Il valore del patrimonio culturale. Scritti dal 1935 al 1987” (Felici editore, Pisa).
Il volume è stato curato da un’equipe dell’università di Udine, composta da Monica Naldi, dottoranda in Storia dell’arte, da Emanuele Pellegrini, collaboratore di ricerca al dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali e da Donata Levi, docente di Storia della critica dell’arte all’ateneo friulano nonché autrice della prefazione.
Sono intervenuti Simona Rinaldi, dell’Università della Tuscia e Rossella Fabiani, della Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia. L’appuntamento è stato organizzato dalla Scuola di specializzazione in Beni storico-artistici.
Emanuele Pellegrini e Monica Naldi hanno saputo raccogliere in un unico volume i molti scritti di Carlo Ludovico Ragghianti (Lucca, 1910_ Firenze,1987), uno dei maggiori storici dell’arte del Novecento, mettendo in luce per la prima volta, in modo organico, il costante impegno di questo studioso per la tutela del patrimonio storico-artistico e del paesaggio italiano. «Un impegno – spiega Levi – che attraversa tutto il Novecento, ma che conserva aspetti di grande attualità, come la carenza di finanziamenti e di personale, la difficoltà nel far rispettare le disposizioni legislative ancora oggi al centro del dibattito».
Inoltre Emanuele Pellegrini durante le ricerche all’archivio della Fondazione Ragghianti di Lucca ha rinvenuto diversi documenti inediti che consentiranno di fare luce sull’attività del deputato friulano Vittorio Marangone (Aubing, 1912 – Udine, 1990) a favore della politica dei beni culturali. «Un’attività importante – sottolinea Levi –, ma purtroppo finora dimenticata».
Marangone fu il primo a promuovere a metà degli anni Cinquanta, su pressione dello stesso Ragghianti, la prima commissione parlamentare contro il degrado del patrimonio artistico e l’importanza della sua tutela.
La commissione (1956-58) fu incaricata di elaborare due proposte di legge: una doveva “destinare fondi speciali per salvaguardare il patrimonio artistico e culturale italiano”, mentre l’altra era intesa a “proteggerne le bellezze naturali e storiche dalle devastazioni”. «A conclusione del suo mandato – spiega Levi – la commissione Marangone produsse una serie di importanti proposte che andarono purtroppo disattese».
Sarà possibile studiare questa nuova documentazione nell’ambito del corso di Storia della Critica d’Arte della laurea magistrale in Storia dell’arte e conservazione dei beni artistici e architettonici dell’Università di Udine, in collaborazione con la Fondazione Ragghianti.
Per maggiori informazioni: http://www.uniud.it/
Pietro Marzocca