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Dopo la fuga ecco il ritorno dei cervelli in Italia. storia di Samantha Pozzi

Antonietta Amato 29 Maggio 2011
A. A.
11/12/2024

Dopo la fuga ecco il ritorno dei cervelli in Italia, la dottoressa Samantha Pozzi ritorna presso le strutture dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Erano 5 anni che la ricercatrice svolgeva la sua attività all’estero adesso è tornata presso il Dipartimento di Oncologia, Ematologia e Patologie dell’Apparato Respiratorio dell’Ateneo emiliano.

Il motivo che ha spinto la dottoressa ha tornare dagli Stati Uniti è la possibilità di occuparsi di ricerche sul fronte del mieloma multiplo nello staff del professor Stefano Sacchi.

La ricercatrice durante l’esperienza all’estero ha avuto l’occasione di lavorare in qualità di Research scientist presso due prestigiosi istituti di ricerca affiliati alla Harvard Medical School di Boston: il Dana Farber Cancer Institute e il Massachusetts General Hospital. L’attività che ha svolto è stata dedicata prevalentemente a progetti di ricerca traslazionale nell’ambito della patologia ossea nel mieloma.

La dottoressa Pozzi può vantare un CV di tutto rispetto infatti dopo la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pavia, la ricercatrice ha conseguito nel 2003 la specializzazione in Ematologia presso l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia e ha in seguito collaborato al Programma di Terapie Onco Ematologiche Innovative diretto dal prof. Stefano Sacchi con ricerche nell’ambito del mieloma multiplo. Samantha Pozzi inoltre ha collaborato con il Gruppo Italiano Studio Linfomi e ha fatto diverse pubblicazioni di rilievo, oltre a ricerche relative allo sviluppo delle lesioni osteolitiche nel mieloma multiplo.

Di recente il suo lavoro si è concentrato nel low energy fractures in relazione al trattamento con bisfosfonati, ed una lettera in merito all’argomento è stata pubblicata sul New England Journal of Medicine.

Numerosi sono stati anche i premi riconosciuti alla dottoressa per il suo importante lavoro. Di recente le è stato conferito il Junior Grant dell’International Myeloma Foundation (IMF) a San Francisco e il Grant Claflin presso il Massachusetts General Hospital.

Pietro Marzocca

© Riproduzione Riservata
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Antonietta Amato Studentessa alla facoltà di Economia, è entrata nel mondo del giornalismo giovanissima. Ha partecipato in qualità di direttrice ad un progetto che prevedeva la diffusione locale di un giornale prodotto completamente da ragazzi, i cui proventi sono stati devoluti interamente all’Unicef . Animata anche dalla passione per la scrittura, si è diplomata con una buona media al liceo classico, si è iscritta alla facoltà di economia e gestisce un’attività commerciale, ma continua a coltivare il sogno di poter lavorare un giorno in un’azienda che faccia dell’informazione apartitica la sua capacità distintiva. Il suo compito a Controcampus prevede la risoluzione di tutte le questioni relative alla organizzazione amministrativa, gestione utenze presso la testata: sarà ben disponibile a dare ai nostri collaboratori tutte le relative informazioni. Leggi tutto