Questi cambiamenti sono stati approvati all’unanimità in un’ampia manovra sulla contribuzione studentesca.
Queste le principali novità della rimodulazione effettuata:
– Sarà mantenuto il premio di laurea di 250 euro riconosciuto a coloro che conseguono il titolo triennale di studio, con una votazione di 110 su 110 e lode, entro il 31 maggio dell’anno successivo al compimento della durata normale del corso di studio.
– La precedente fascia di reddito, che andava da 17.000 a 40.000 euro di reddito ISEE, sarà suddivisa in due fasce e in entrambe ci sarà una sensibile riduzione della contribuzione rispetto al passato. Tale riduzione sarà più consistente per la prima fascia, compresa tra 17.000 e 25.000 euro di reddito ISEE, e meno per la seconda fascia, tra 25.000 e 40.000 euro di reddito ISEE. Dato che il Ministero ritiene inattivi gli studenti che non conseguono almeno 5 crediti formativi universitari (CFU) nell’anno precedente (e non corrisponde le relative risorse finanziarie), lo scorso anno l’Ateneo aveva deliberato una maggiorazione del 50% delle tasse per questa fascia di studenti. Ora tale maggiorazione è stata ridotta al 5%.
– Oltre alla prima rata, la contribuzione dovuta sarà sempre ripartita in tre rate, salvo il caso in cui sia inferiore a 50 euro.
– Per quanto riguarda i corsi liberi, cioè quelli che possono essere sostenuti senza iscriversi all’Università, il costo di iscrizione al singolo corso di insegnamento sarà ridotto da 25 a 15 euro per ogni CFU.
– In aggiunta a tutti questi provvedimenti, eccezionalmente per quest’anno è stato deciso di non applicare l’incremento ISTAT alla contribuzione studentesca.
Per maggiori informazioni: http://www.unipi.it/
Pietro Marzocca