Si tratta di un progetto realizzato per la prima volta in Italia grazie all’impegno e alla volontà dell’Università di Pavia e del Ministero dell’educazione superiore saudita.
Venti studenti che hanno trascorso 7 mesi di studio a Pavia hanno ricevuto, durante l’evento, gli attestati di partecipazione.
A dare il benvenuto è stato il pro-rettore per le relazioni internazionali, professor Gianni Vaggi, a cui sono seguiti gli interventi della prof.ssa Orsetta Zuffardi, Preside Vicario della Facoltà di Medicina e Chirurgia e del Coordinatore istituzionale per i rapporti tra l’Ateneo pavese e l’Arabia Saudita, prof. Gian Battista Parigi. Inoltre era presente il Dott. Fauad Mougharbel, dell’Ufficio Culturale dell’ Ambasciata del Regno dell’Arabia Saudita in Italia
Il prof. Parigi ha spiegato che l’idea di attivare una scuola di preparazione alla Facoltà di Medicina per studenti sauditi è nata due anni fa, durante la prima partecipazione dell’Università di Pavia alla International Exhibition and Conference on Higher Education svoltasi a Riyadh nel gennaio 2010.
Iniziative simili, nel corso dell’ultimo decennio, sono state svolte in diversi Paesi europei nonché in Corea del Sud e Giappone. Inizialmente la partecipazione è stata solo di pochi studenti poi nel corso degli anni ne sono stati coinvolti a centinaia, anche grazie ai cospicui investimenti che l’Arabia Saudita ha sostenuto nell’educazione superiore.
Il governo saudita attualmente mette a disposizione dei propri studenti circa 20.000 borse di studio, le King Abdullah Scholarship, per l’iscrizione nei migliori atenei di tutto il mondo.
Il governo saudita ha considerato Pavia come Ateneo pilota per poter svolgere un primo corso Foundation Year Study Programme, rivolto a tutti i giovani sauditi desiderosi di intraprendere la professione medica.
Pietro Marzocca
