>
  • Tassone
  • Buzzatti
  • Cacciatore
  • Rossetto
  • Rinaldi
  • Scorza
  • Crepet
  • Casciello
  • Romano
  • Liguori
  • Quarta
  • Dalia
  • Algeri
  • Cocchi
  • De Leo
  • Leone
  • Bonetti
  • Coniglio
  • Ferrante
  • di Geso
  • Carfagna
  • Bonanni
  • Santaniello
  • Pasquino
  • Bruzzone
  • Miraglia
  • Paleari
  • Valorzi
  • Romano
  • Alemanno
  • Antonucci
  • Andreotti
  • Gnudi
  • Quaglia
  • Chelini
  • Falco
  • Ward
  • Califano
  • Grassotti
  • Mazzone
  • De Luca
  • Barnaba
  • de Durante
  • Boschetti
  • Gelisio
  • Napolitani
  • Meoli
  • Baietti
  • Catizone

Benedetta cultura!

27 Settembre 2011
.
25/04/2024

La cultura, antica ricchezza d'Italia, da sempre ci identifica nel resto del mondo.

È tradizione e nello stesso tempo possibile spazio di innovazione, è il paesaggio di monumenti e di luoghi d’incanto, è il sapere – i saperi – delle nostre università e delle diverse competenze, è la conoscenza come valore e come necessità per crescere. Benedetta dunque la cultura.

Eppure quanto male se ne dice, quanto poco la cultura vale nella considerazione dei governi e dei media, e spesso perfino di chi per ruolo dovrebbe promuoverla. Per coloro che non si fermano a pensare, la cultura rimane qualcosa di estraneo e superfluo, un orpello, un fastidio, un accidente. Come spiegare altrimenti i continui tagli al settore, l’incuria e gli scempi, l’indebolimento del sistema della formazione?

C’è però chi continua a benedirla, a volerla e a volerle bene.
Dagli operatori del settore, dalle associazioni, spesso dai singoli individui arriva finalmente il segnale di un diverso sentire, la domanda di luoghi di discussione veri, di tutela per il paesaggio naturale e culturale, di una scuola che funzioni. Le rivendicazioni non riguardano più solo i finanziamenti, si chiede più qualità in tv, più responsabilità nei media, più occasioni per imparare.

La cultura insomma come qualcosa in cui credere, e da cui ripartire per contrastare l’involuzione, l’elogio dell’ignoranza e dell’arroganza che ha accompagnato il declino civile ed economico degli ultimi anni. Per concretizzare l’istanza del pieno sviluppo della persona umana annunciato nell’articolo 3 e quel sostegno alla cultura fondato sull’articolo 9 della nostra Costituzione, per costruire la consapevolezza necessaria alla democrazia. La cultura, dirne bene e pensarne meglio. Per rimettere le cose a posto.
Maledetta ignoranza. Benedetta cultura.

Intervengono: PIETRO DORFLES (giornalista e critico letterario), LUCA FORMENTON (editore), ANNA LONGO (giornalista culturale), SALVATORE SETTIS (archeologo e storico dell’arte), NICLA VASSALLO (filosofo).

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata