>
  • Califano
  • Romano
  • Andreotti
  • Paleari
  • Gnudi
  • Dalia
  • Meoli
  • Buzzatti
  • Cocchi
  • Crepet
  • Carfagna
  • Gelisio
  • Santaniello
  • Tassone
  • Bonanni
  • Chelini
  • Bonetti
  • Rossetto
  • Bruzzone
  • Miraglia
  • Scorza
  • Rinaldi
  • Grassotti
  • Napolitani
  • Baietti
  • Catizone
  • Mazzone
  • Cacciatore
  • Romano
  • Casciello
  • De Leo
  • Falco
  • Valorzi
  • Alemanno
  • De Luca
  • Barnaba
  • Leone
  • de Durante
  • Quaglia
  • di Geso
  • Pasquino
  • Coniglio
  • Boschetti
  • Ward
  • Algeri
  • Liguori
  • Antonucci
  • Ferrante
  • Quarta

Unipr: Celebrazioni romagnosiane

24 Ottobre 2011
.
14/12/2024

Si terrà mercoledì 26 ottobre, alle 16.

30, presso l’Aula dei Filosofi del Palazzo Centrale dell’Università di Parma, il secondo appuntamento delle “Celebrazioni romagnosiane”, una serie di eventi di rilievo scientifico, organizzati dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo, in occasione dei 250 anni dalla nascita di Gian Domenico Romagnosi (1761-1835).

L’incontro, intitolato “Romagnosi e il diritto penale”, vede come relatori il Prof. Avv. Giuseppe Frigo, Giudice della Corte Costituzionale, e il Prof. Ettore Dezza, Ordinario di Storia del diritto italiano presso l’Università degli Studi di Pavia; introducono e concludono l’incontro il Prof. Alberto Cadoppi e il Prof. Avv. Paolo Veneziani, entrambi Ordinari di Diritto penale presso l’Università di Parma.

Gian Domenico Romagnosi fu giurista e filosofo politico: i numerosi tomi della sua Opera omnia rivelano la facondia del suo pensiero. Fu uno degli artefici della riforma illuministica del diritto penale; è considerato l’iniziatore del diritto amministrativo in Italia e scrisse importantissime pagine sulla scienza costituzionale, da considerarsi fondamentali per lo sviluppo del pensiero politico risorgimentale.

Il suo più insigne allievo fu Carlo Cattaneo.
Gian Domenico Romagnosi si laureò all’Università di Parma l’8 agosto 1786. Nel 1791 divenne pretore a Trento e rientrò a Parma nel 1802 per insegnare Diritto pubblico nell’Università di questa città. Nel 1806 fu chiamato a Milano a partecipare ai lavori di codificazione penale del Regno Italico. Passò il resto della sua vita a Milano, diventando un punto di riferimento dell’élite intellettuale progressista della città lombarda, dove morì l’8 giugno 1835. Fu sepolto a Carate Brianza, dove amava trascorrere le villeggiature a casa Azimonti.

All’indirizzo web http://www.unipr.it/node/351248 è disponibile il comunicato stampa generale relativo all’intero ciclo delle “Celebrazioni romagnosiane”.

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata