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Unifi, l’ateneo sotto esame: parlano le associazioni

Redazione Controcampus 1 Dicembre 2012
R. C.
15/12/2024

Non provate a chiamarli bamboccioni.

Anche perché, fra una seduta in consiglio di facoltà, una consulenza alle matricole sui piani di studio e magari due ore sui banchi per seguire una lezione di sociologia, non avrebbero tempo per rispondervi.

Sono Ludovico Rella e Chiara La Porta, rappresentanti degli studenti di Sinistra Universitaria e Azione Universitaria, due big fra le associazioni dell’universo studentesco fiorentino.

Pianeti paralleli che convergono (ma è meglio se non glielo dite) quando si tratta di battersi sul campo per dare una mano agli studenti, raccogliendo firme per ottenere un appello in più, facendo da bussola ai neoiscritti oppure puntando i piedi in consiglio sui prezzi dei libri, delle dispense e anche dei parcheggi in facoltà.

Perché della politica vivono il volto reale, quelle decisioni che, prese in Senato accademico e in Consiglio di Facoltà, stabiliranno se una cattedra vive o muore, se un piano di studi sarà sballato da una decisione del Senato, se un esame sarà dato in facoltà o in un dipartimento a chilometri dall’aula dove fino a ieri eravate seduti.

E non solo” spiega Chiara La Porta, 21 anni, rappresentante degli studenti in consiglio di Facoltà di Scienze Politiche per

Chiara La Porta

Azione Universitaria.

Chiara cosa significa nel concreto fare politica in ateneo?

E’ un impegno a tempo pieno. L’orientamento politico pervade e orienta le nostre posizioni in consiglio  e il modo in cui ci rapportiamo con gli studenti e gli impegni che prendiamo con loro. Ma presto si capisce che la nostra concezione di vita universitaria va spesa sul campo, tutti i giorni fronteggiando problemi veri, che nel 90 per cento dei casi dipendono da decisioni prese a chilometri di distanza da qui“.

Ad esempio?

Il nostro tempo lo spendiamo accanto agli studenti cercando di colmare il gap burocratico presente fra i ragazzi e l’ateneo.  Gli studenti troppo spesso sono abbandonati a loro stessi proprio durante il primo anno di studio, quello più critico durante il quale si imbocca la strada che porterà ad essere donne e uomini di domani. Una strada che può essere ostacolata da tutto meno che dalla burocrazia“.

Quindi come combattere il “mostro”?

Uno dei nostri impegni è quello di aiutare gli studenti nella compilazione dei piani di studio, svolgendo una sorta di funzione di tutoraggio. Oppure cercando di garantire date per appelli che fino a cinque anni fa erano regolarmente calendarizzate, ma la cui assenza oggi, può far slittare la laurea di qualcuno di mesi. Lo scorso anno ad esempio siamo riusciti a ripristinare l’appello di aprile per gli studenti di scienze politiche, purtroppo quest’anno il bis non è riuscito“.

Qual è la top 3 di richieste d’aiuto ricevute dagli studenti?

Al primo posto metterei i problemi di comunicazione con i professori: mail a cui non arriva risposta, colloqui fantasma o cancellazione di lezioni annunciate male e tardi. Ma sul podio ci sono anche esami che di anno in anno cambiano il peso dei crediti e la confusione fra i tre ordinamenti dai quali gli studenti rimbalzano alla ricerca della soluzione più adatta al loro percorso di studi“.

L’ateneo fiorentino da sempre è orientato politicamente , come vivi il rapporto con i tuoi colleghi-avversari?

Siamo entrati in facoltà solo da due anni  e non nascondo che a volte la convivenza sia complicata. Ma a parte qualche discussione sull’occupazione delle bacheche all’interno del polo è difficile che il rispetto reciproco venga a mancare. E’ una frizione che si percepisce soprattutto in occasione di iniziative culturali o dibattiti ma quello che ci ripaga è la fiducia degli studenti e lavorare per loro praticamente tutti i giorni“.

Oneri e onori: ti hanno mai accusata di protagonismo?

Ho 21 anni e la mia età dimostra che il protagonismo non c’entra. Chi ha in mente il modello di rappresentante degli studenti trentenne e fuoricorso deve cambiare idea. Non lo faccio ne per avere un trampolino di lancio nella carriera politica, né per tornaconto personale in termini di popolarità,  anzi spesso èl’effetto che si ottiene è quello di un boomerang fra chi non la pensa come te. Si tratta di una passione, tapparle le ali sarebbe un crimine“.

Ludovico Rella

Una strada, quella del cursus honorum universitario, lastricata di problemi quotidiani che anche Ludovico Rella, 24enne trentino, rappresentante degli studenti per Sinistra Universitaria nel consiglio di facoltà di Scienze Politiche, condivide.

Ma allora c’è spazio per l’impegno intellettuale al di fuori dalle aule?

Senza dubbio. Appartengo a un’organizzazione studentesca diffusa su tutto il territorio nazionale. Dunque lo spettro di problemi e questioni che ci troviamo ad affrontare va dai rapporti col Ministero dell’Istruzione ai problemi di parcheggio del polo delle Scienze Sociali di Novoli. Non si tratta solo di montare una polemica di principio: senza l’azione delle rappresentanze studentesche alcuni diritti fondamentali degli studenti verrebbero accantonati o dimenticati. Diritto allo studio significa anche non dover comprare delle dispense a prezzi da rapina in copisteria, considerando che spesso le tasche di studia e già paga la retta non sono poi così piene“.

Su quali punti “rimanderesti” al prossimo appello l’ateneo fiorentino?

Da migliorare sicuramente c’è la qualità offerta dal sistema dei tirocini. Spesso gli studenti vengono abbandonati a loro stessi con poca attività di tutoraggio. Implementare la possibilità degli studenti di lasciare dei feedback sulla propria esperienza aiuterebbe l’ateneo a capire quali sono i punti deboli. La responsabilità non è solo delle azienda a caccia di stagisti usa e getta“.

Una soluzione?

In molti casi le lauree triennali mancano di una fase seminariale in cui la base teorica si confronti con qualcosa di pratico, con l’attualità, specie nell’area delle scienze sociali c’è bisogno di sperimentazione pratica. Nella facoltà di giurisprudenza per esempio organizziamo la simulazione di un processo penale. E’ questo che manca, l’assaggio di esperienza professionale. Purtroppo l’organico di oggi regge a malapena l’attuale offerta formativa”.

Dall’Adige all’Arno, cosa ti ha portato a Firenze e come ti sembra il rapporto fra la città e il suo ateneo?

L’Università di Trento è un ateneo eccellente in ambito sociologico ma nonostante questo nel 2007 ho scelto di studiare in riva d’Arno perché ritengo fondamentale aprirsi a nuove esperienze e imparare a vedere oltre la soglia del proprio giardino. Il bilancio personale, oggi, è sicuramente positivo ma credo che Firenze sia una città eccessivamente soffocata dalla sua dimensione turistica. Un dato di fatto che spesso le impedisce di confrontarsi veramente con politiche di cittadinanza studentesche e di inclusione della realtà universitaria nella carne viva della città“.

Ateneo che il 30 ottobre, con l’elezione dei rappresentanti degli studenti in Senato Accademico che hanno visto la conferma di Rella, adesso attende il turno elettorale per la nomina dei membri interni del Consiglio di amministrazione di martedì 4 dicembre. Occasione in cui sarà proprio il Senato a nominare a maggioranza assoluta i tre membri esterni previsti dallo nuovo Statuto di Ateneo, voluto dalla riforma Gelmini, per il nuovo Consiglio di Amministrazione.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto