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Parola ai presidi di facoltà per le elezioni all’Università di Salerno

Redazione Controcampus 3 Dicembre 2012
R. C.
29/03/2024

A meno di 24 dalle elezioni universitarie, parola ai presidi di facoltà dell'Università di Salerno per sentire l'opinione del corpo dicente in merito.

 

«Una grande opportunità per fare esperienza di partecipazione, comprendere dal di dentro i processi democratici, formarsi concretamente come cittadino responsabile, sensibile al bene comune.

Questo il pensiero di Luigino Rossi, Preside della Facoltà di Scienze Politiche – Per uno studente di Scienze Politiche diventa anche l’occasione per mettere in pratica quanto ha appreso teoricamente durante il corso di studio e coltivare una vera ecologia politica collaborando alla realizzazione di un ambiente umano e sociale animato dalla convivenza pacifica».

Dal pensiero del dott. Rossi parola ai presidi di facoltà di economia, è Daniela Valentino, Preside della Facoltà di Economia: «La circostanza che un giovane iscritto all’università abbia esperienza politica universitaria è sicuramente uno strumento di potenziamento del processo formativo che si attua all’interno dell’Istituzione.

Sviluppare la conoscenza delle tematiche interne presenti nell’Istituzione, avviare il dibattito con i Colleghi e con la Struttura per la ricerca di soluzioni adeguate alle esigenze rilevate, sviluppare le capacità di analisi e progettuali e potenziare la capacità di elaborazione di soluzioni condivisibili con gli altri protagonisti del processo sono, sinergicamente, elementi più che positivi nel processo di maturazione della personalità del Singolo anche al di là della sua posizione transitoria di Studente».

E ancora parola ai presidi di facoltà di Scienza MM.FF.NN. Maria Transirico, Preside della Facoltà di Scienza MM.FF.NN., che vede l’esperienza politica di uno studente come «un’occasione di crescita, un modo per acquisire un maggior senso di responsabilità e per meglio imparare a rapportarsi con gli altri».

Come è stato nel corso del suo mandato il rapporto con i rappresentanti degli studenti in seno al CdA?

«Ritengo che sia stato un rapporto sinergico.- sostiene il professore Rossi – Mi sento di affermare, senza ombra di smentita, che la Facoltà di Scienze Politiche, nei venti anni della sua storia, si è segnalata per il clima di partecipato dialogo con la componente studentesca ed il suoi rappresentanti favorendo lo scambio d’informazioni, sempre attenti alla grammatica del dialogo per educare e custodire, con sapiente lungimiranza, il senso del tempo senza contentarsi di obiettivi mediocri».

«Posso esprime il mio giudizio come componente di Senato dato che non sono componente del CdA. – spiega la professoressa Valentino– I rappresentanti degli Studenti in tale Organo hanno svolto un egregio lavoro cercando di evidenziare, con la opportuna correttezza, le posizioni di tutti gli studenti e non dei soli iscritti alla associazione di appartenenza. In ogni caso hanno difeso le posizioni e le argomentazioni degli Studenti riuscendo, in più di una occasione, ad indurre a serie riflessioni gli altri componenti del Senato. L’esperienza è nel complesso più che positiva e personalmente sono riuscita a trarre più di uno spunto di riflessione sulle tematiche inerenti la didattica della Facoltà. Va segnalato che la Facoltà di Economia negli ultimi tre anni non ha avuto rappresentanti nei suoi Organi collegiali (per scadenza del loro mandato) e molte delibere assunte sulla programmazione didattica sono state deliberate senza la effettiva partecipazione degli Studenti. La successiva richiesta di riflessione palesata dai Rappresentanti in Senato, pertanto, ha costantemente garantito ogni ulteriore e doverosa riflessione».

Anche la professoressa Transirico come la professoressaValentino ha esperienze nel Senato «In qualità di Preside della Facoltà di Scienze MM. FF. NN.,- spiega- ho avuto modo di interagire con i rappresentanti degli studenti in seno al Senato Accademico, al Consiglio di Facoltà e, quotidianamente, in Facoltà. C’è sempre stato un rapporto di reciproca stima e di massima collaborazione. Una delle occasioni in cui gli studenti delle Associazioni studentesche danno un importante contributo alla vita della Facoltà è quando si tengono i Test di accesso alla Facoltà. In quei giorni di settembre ci sono da gestire circa duemila studenti che partecipano ai Test di accesso, e gli studenti delle Associazioni si occupano di tutta l’organizzazione necessaria al di fuori delle aule in cui si svolgono i Test. I rappresentanti degli studenti si occupano poi di accogliere le matricole e di fornire loro informazioni, e talvolta di aiutare gli studenti nella compilazione dei piani di studio. Inoltre sono spesso promotori di interessanti e stimolanti iniziative culturali».

Non crede che le associazioni non elette e con un rappresentante in CdA abbiano meno garanzie e privilegi (quote finanziamenti progetti culturali, ecc)?

Per il professore Rossi «E’ un rischio legato al livello di sensibilità e di formazione dei protagonisti. Se veramente si è orientati verso  il bene comune e non si concepisce la funzione come espressione di una lobby allora il rischio può essere veramente ridimensionato. Chi ne è capace ha una grande opportunità anche per il futuro, acquisendo una educazione alla politica come nuovo areopago formativo per dare, dopo questo fecondo tirocinio, il proprio apporto agli organismi intermedi e alle varie agenzie educative esercitando la parresia come tensione a dire la verità con franchezza».

Seppur non facente parte del CdA la professoressa Transirico afferma «Credo che ci sia sempre spazio per le iniziative più interessanti, da qualunque parte esse provengano».

Parola ai presidi di facoltà: il professor Rossi risponde. Quanto conta oggi la politica e quanto i giovani devono crederci? In che modo possono rinnovarla?

«Ovviamente la politica, come arte del possibile, costituisce uno strumento indispensabile nel contesto complesso, articolato e tendenzialmente conflittuale della globalizzazione. – conclude il professore Rossi – Se i giovani perdono fiducia, la società perde la possibilità di confrontarsi con una feconda speranza. Il necessario rinnovamento della politica deve passare per un attivo coinvolgimento delle giovani generazioni, impegnate a realizzare una società a misura d’uomo, nella quale si pratica la collegialità fondata sulla dialettica del confronto e della concertazione».

Parola ai presidi di facoltà: la professoressa Valentino replica. «La domanda, purtroppo, può non essere limitata ai Giovani, ma è argomento pregnante delle attuali riflessioni di ogni Cittadino anche di quelli che hanno vissuto, da Studenti, stagioni politicamente molto attive.- ricorda la professoressa Valentino – Se la politica è l’amministrazione della “polis” per il bene di tutti è attività ineludibile e irrinunciabile. Attualmente esiste un diffuso convincimento che la politica attiva sia mirata al raggiungimento di obiettivi prevalentemente personali cui non si accompagna, quasi mai, una visione prospettica delle esigenze della collettività e della loro effettiva sostenibilità. Se politica è anche  soltanto protestare per non subire gli effetti negativi delle decisioni di coloro che sono istituzionalmente investiti dell’ adozione degli atti di gestione del Bene comune, ciascuno di  noi è Homo politicus, prescindendo dalla sua particolare aspirazione. Più concretamente -conclude la professoressa- è essenziale partecipare politicamente, anche se limitatamente al proprio contesto operativo, per avviare processi dialettici con tutti coloro che sappiano credere in un cambiamento di prospettiva adeguato ai mutamenti del contesto economico, sociale ed etico. E’ necessario avviare un processo di ricambio generazionale per ottenere un migliore risultato? Sicuramente si, a condizione di considerare “giovane” soltanto chi è capace di rimettere in discussione i propri convincimenti e sia capace di ascoltare e considerare  con attenzione le opinioni diverse ed i mutamenti che non riesce a controllare o a condividere».

Parola ai presidi di facoltà: la professoressa Transirico conclude. «Credere e andare fino in fondo partecipando attivamente alla vita politica». Conclude la professoressa Transirico. «Oggi è più che mai importante credere nella politica, e i giovani devono crederci, così come hanno necessità di credere in tanti altri valori. Possono rinnovare la politica partecipando in prima persona e soprattutto in modo costruttivo. Proprio qualche giorno fa, parlando con i  miei studenti di Matematica del primo anno, ho detto loro di essere disponibili anche a candidarsi per un qualche Organo Accademico o, in ogni caso, di votare persone disponibili ad impegnarsi in maniera seria e costruttiva».

Nostra idea era quella di voler raccogliere il parere di tutti i presidi di facoltà ma purtroppo non è stato possibile a causa degli impegni improrogabili di alcuni Presidi che non sono riusciti a rispondere in tempo alle nostre richieste.

Saremo ben lieti di sentire anche il loro parere in merito, qualora volessero, proprio come hanno fatto i loro colleghi in questa sede.

Ad ogni modo votiamo con criterio e al momento della nostra scelta chiediamoci cento volte: Siamo sicuri che vogliamo questi rappresentanti? Siamo noi a decidere chi eleggere e facciamo sì che vengano eletti rappresentanti in grado di ascoltare e risolvere i problemi degli studenti e non fare orecchie da mercante ed illuderci dietro vane promesse solo per zittirci in quel momento.

Possiamo scegliere bene e non i soliti nomi che, nonostante rivendichino d’aver fatto qualcosa, in sostanza non hanno fatto nient’altro che lasciarci inascoltati.

Dora Della Sala

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto