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Elezioni Senato e Consiglio Unisa – I candidati al personale

Redazione Controcampus 10 Gennaio 2013
R. C.
13/12/2024

A poco più di un mese dalle elezioni studentesche che hanno stabilito chi saranno i rappresentanti degli studenti all'interno delle istituzioni universitarie per i prossimi anni, tra meno di una settimana toccherà al personale tecnico-amministrativo scegliere i propri rappresentanti e lo faranno attraverso le Elezioni Senato e Consiglio Unisa.

Elezioni Senato e Consiglio Unisa

Elezioni Senato e Consiglio Unisa

Il 15 e il 16 gennaio si voterà all’Università di Salerno per eleggere un rappresentante del personale tecnico-amministrativo per il Consiglio di Amministrazione e 3 per il Senato Accademico.

Elezioni Senato e Consiglio Unisa. Mentre non ci sarà storia per quanto riguarda l’elezione al Consiglio di amministrazione – considerato che l‘unico candidato è Gerardo Pintozzi, appartenente alla sigla sindacale della CISL – più avvincente si preannunciano le elezioni al Senato accademico dell’Università di Salerno.

Qui infatti, ci sono 4 candidati per 3 posti: Vincenzina Palumbo, Rita Casciello, Francesco Colucci e Michele Pirone.

La dott.ssa Palumbo e la dott.ssa Casciello rappresentano i massimi vertici della CISL – la sigla sindacale con più iscritti all’interno dell’ateneo – il dott. Colucci appartiene sì anch’egli alla CISL, ma ha deciso di candidarsi autonomamente, in virtù del fatto che in questa tornata elettorale, per la prima volta, è prevista l’elezione diretta al Senato e il Dott. Pirone, segretario provinciale della CGIL.

Elezioni Senato e Consiglio Unisa,  parla Vincenzina Palumbo

La dott.ssa Palumbo ci accoglie nel suo ufficio all’interno del rettorato dell’ateneo. Subito comincia la nostra chiacchierata e la dott.ssa Palumbo sottolinea come queste elezioni al Senato accademico si inseriscano in uno scenario politico più vasto e frastagliato: “Siamo di fronte davvero ad un cambiamento totale, perchè queste elezioni al Senato accademico rappresentano il preludio alle prossime e anche piuttosto imminenti elezioni del rettore che subentrerà al prof. Pasquino, per non parlare dello scenario politico nazionale, mai così incerto e difficile da delineare.”

Vincenzina Palumbo ha una storia professionale e di militanza sindacale che parla per sè: “Io lavoro all’università da oltre 30 anni e faccio parte della CISL dal 1984. La CISL ha deciso di presentarsi al voto dei lavoratori con i propri candidati: io e Rita Casciello al Senato, Gerardo Pintozzi al Consiglio d’amministrazione. La sigla sindacale che rappresento costituisce il luogo della realizzazione dei progetti, e la fede, la coerenza, la determinazione che da circa 30 anni caratterizzano il mio percorso fungono da garanzia per la mia candidatura“.

Tra l’altro, in caso di successo, non sarebbe nemmeno la prima volta della dott.ssa Palumbo in Senato: “Sì, ho fatto parte del Senato accademico già dal 2000 al 2003; non completai il mandato, perchè poi mi fu assegnato un altro incarico che accettai, anche per mantenere degli equilibri interni al sindacato. La mia, quindi, non è affatto una candidatura improvvisata e ti assicuro che negli anni il personale tecnico-amministrativo ha fatto sentire la sua voce all’interno delle istituzioni, ed essere riusciti ad ottenere un posto in più – passando da 2 agli attuali 3 posti riservati ai rappresentanti del personale tecnico-amministrativo in Senato accademico – è stata un’importante conquista”.

Ultima battuta sugli avversari e in particolare su Francesco Colucci, iscritto alla CISL, ma candidato indipendente a queste elezioni al Senato accademico dell’Università di Salerno: “In questo momento è fondamentale il gioco di squadra, quindi chiunque verrà eletto dovrà agire nel bene dell’università, per la realizzazione di progetti e iniziative fondamentali per l’ateneo. Il dott. Colucci ha potuto candidarsi liberamente, nessuno all’interno della nostra sigla sindacale gli ha posto un veto, per cui a lui, come agli altri candidati faccio il mio in bocca al lupo!”

Elezioni Senato e Consiglio Unisa, parla Rita Casciello

Raggiungiamo poi la dott.ssa Rita Casciello all’interno di un laboratorio della facoltà di Ingegneria presso il quale lavora. “Il mondo universitario si trova di fronte ad importanti novità, frutto delle tante riforme che si sono susseguite negli ultimi anni. I rappresentanti del Senato accademico per la prima volta verranno eletti direttamente, l’architettura organizzativa degli atenei subirà profondi cambiamenti, la didattica che finora era prerogativa delle facoltà sarà di competenza dei dipartimenti, che quindi si occuperanno della gestione di ricerca e didattica.”

Rita Casciello si sofferma poi anche su altri aspetti riguardanti l’ateneo: “In più siamo negli ultimi mesi dell’era Pasquino, che a mio avviso ha operato molto bene, ha fatto molto per la crescita strutturale e qualitativa dell’ateneo, che ora è una delle realtà più apprezzate in Italia. Certo adesso si entrerà in una nuova fase e ritengo sia importante per l’università l’impegno assunto dalla sigla sindacale della CISL di mettersi in gioco con dei propri candidati, nel caso specifico io e Vincenzina Palumbo al Senato, Pintozzi al Consiglio di amministrazione.”

La CISL è il sindacato di tutti e per tutti continua la dott.ssa Casciello, “quindi quando si vanno a ricoprire cariche istituzionali si va al di là delle diverse appartenenze sindacali, anche perchè prima di essere sindacalisti siamo persone e quindi si lavora nell’interesse dell’ateneo, dei docenti, del personale tecnico-amministrativo e degli studenti.”

Elezioni Senato e Consiglio Unisa, parla Francesco Colucci

Andiamo ad incontrare Francesco Colucci, in occasione del rinfresco organizzato al bar di Piazza del Sapere per presentare la propria candidatura e incontrare amici e colleghi, “ho organizzato qui questo ritrovo, perchè giustamente non ho a disposizione una sede sindacale, essendo la mia una candidatura autonoma, pur comunque continuando ad essere iscritto alla CISL”.

E in effetti, la candidatura del dott. Colucci ci sembra la vera sorpresa di queste elezioni al Senato accademico dell’Università di Salerno, una candidatura che come afferma Colucci serva per uscire da quello che “è un default non solo economico-finanziario, ma anche politico e sociale”.

Anche Francesco Colucci si sofferma sui grandi mutamenti che attendono l’università: “Per la prima volta i rappresentanti del Senato saranno eletti direttamente, il recepimento della riforma Gelmini farà sì che le facoltà spariranno e rimarranno solo i dipartimenti con un ampliamento di poteri e funzioni, e siamo anche al termine del mandato di Pasquino, che giudico tutto sommato positivo. Quindi, adesso, c’è bisogno di nuova partecipazione e con questa mia candidatura – indipendente dalla sigla sindacale cui appartengo – credo che possa fare bene al sindacato”.

E questa sua indipendenza dalla sigla sindacale a differenza dei suoi 3 competitors si riverbera anche nella comunicazione: al di là del ritrovo organizzato al bar dell’università, Colucci ha preparato dei bigliettini sui quali pubblicizza la sua candidatura al Senato e la sua pagina facebook, sulla cui pagina si possono trovare dichiarazioni, interviste e proposte per la sua campagna elettorale.

Poi ricorda i suoi 20 anni trascorsi all’Università di Salerno: “Nel 2013 festeggio i 20 anni di attività all’interno dell’ateneo, i primi 5 come studente della facoltà di Scienze della Comunicazione, poi dal 1999 sono responsabile dell’Ufficio rapporti con la stampa e promozione d’ateneo. Quindi, considero questa università la mia seconda casa, nella quale mi auguro di trascorrere almeno altri 25 anni di lavoro e di impegno sociale. Voglio avere un approccio totale, stare in Senato vuol dire raddoppiare il lavoro, studiarsi le carte, ma io voglio spendermi per fare in modo che quest’ateneo possa crescere, qualificarsi sempre di più, e diventare una struttura che tuteli i bisognosi e premi i più meritevoli”. Insomma, il messaggio sembra chiaro: basta con questo finta eguaglianza – regnante specialmente nella pubblica amministrazione – di tutti in tutto, a prescindere dai meriti e dalle competenze.

Elezioni Senato e Consiglio Unisa, parla Michele Pirone

Anche il dott. Pirone, segretario provinciale della CGIL, si sofferma sull’importanza di queste elezioni: “L’elezione diretta dei senatori è il risultato di una lunga battaglia che ha visto in prima fila la CGIL e anche le altre sigle sindacali. Sono state apportate delle modifiche ad uno statuto che risale ai primi anni ’90 le quali hanno permesso questa importante partecipazione per le elezioni. Il prossimo Senato accademico verrà costituito per la prima volta con questo nuovo meccanismo, quindi il ruolo dei rappresentanti dovrà essere anche quello in parte di costituenti, qualche regolamento andrà certamente migliorato”.

I tagli che ha subìto l’istruzione pubblica e la pubblica amministrazione sono sotto gli occhi di tutti: “L’istruzione statale ha subìto un attacco violentissimo da parte dell’ultimo governo di centro-destra e del governo tecnico. All’università non facciamo turn-over, le ultime assunzione risalgono a circa 6 anni fa, insomma una situazione insostenibile”.

E poi siamo al termine dell’era Pasquino: Sì, nei prossimi 6 mesi cambieremo rettore e direttore amministrativo (quest’ultima figura istituzionale sarà denominata “direttore generale”, ndr) e tutto ciò indubbiamente rappresenta un’ulteriore incognita”.

Michele Pirone ha una notevole esperienza dirigenziale e amministrativa alle spalle: “Mi candido per mettere a disposizione l’esperienza che ho maturato come dirigente sindacale, ma anche come consigliere comunale in una realtà non piccola come quella di Baronissi”

E sugli avversari? Pirone è chiaro: “Questa è una degna competizione, dalle colleghe della Cisl, Palumbo e Casciello, mi differenzia l’impostazione sindacale che ho, che poi è il riverbero delle differenze che ci sono tra CISL e CGIL anche a livello nazionale. Per Colucci noto che si stanno prodigando molti docenti, ritengo la sua una candidatura un po’ “montiana”, espressione dei poteri forti dell’università, per nulla innovativa, qui c’è un problema di rappresentanza, chi rappresenta chi? Fermo restando che ritengo Francesco Colucci una persona validissima con alle spalle importanti esperienze lavorative e amministrative”.

Una vera e propria campagna elettorale per queste elezioni al Senato accademico dell’Università, sicuramente più stimolante da seguire rispetto alle elezioni studentesche del mese di dicembre.

In bocca al lupo a tutti i candidati e con loro ci rivedremo al termine delle elezioni per commentarne l’esito.

© Riproduzione Riservata
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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto