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Registro Elettronico. Come funziona il registro elettronico a scuola: da settembre obbligatorio

Redazione Controcampus 17 Settembre 2013
R. C.
13/12/2024

Circa 9 milioni gli studenti italiani che torneranno in classe.

Ad accoglierli non poche novità:  dalla messa on line delle pagelle all’un utilizzo più diffuso di pc e tablet. Ma la vera rivoluzione copernicana riguarderà la smaterializzazione definitiva dei registri di classe. La scuola del futuro parla digitale.

Registro Scolastico

Registro Scolastico

Da quest’anno scolastico, infatti, stando al decreto varato dal governo Monti e invocato da Profumo in nome della famosa “dematerializzazione”, dovrebbe andare in cattedra il registro elettronico: il primo passo verso la totale eliminazione del cartaceo tra i banchi di scuola.

Stop ai registri di carta quindi. Arriva il registro elettronico. Ad imporne il superamento, il “decreto di razionalizzazione della spesa pubblica” del governo Monti, ormai di un anno fa. l cammino che porta alla scuola 2.0 non si ferma. Così dopo le iscrizioni via web e le pagelle elettroniche, la dematerializzazione raccoglie un’altro “scalpo” illustre. Il provvedimento avrebbe dovuto trovare applicazione già lo scorso anno ma le difficoltà, troppe, lo hanno reso di fatto un anno di sperimentazione/transizione necessario alla scuole per attrezzarsi e ai docenti per formarsi adeguatamente in merito. Una sorta di anno zero per le centinaia di istituti della Belpaese che, chiusa la stagione delle proroghe, dovranno ora obbligatoriamente dotarsi del temuto registro elettronico.

Ma docenti e scuole sono veramente pronti? Procediamo con ordine.

  • Ecco cos’è il registro elettronico
    • Scuola online

      Scuola online

      Nell’attesa sono in molti a chiedersi cosa sia, nella sostanza, un registro elettronico? Si tratta, in estrema sintesi, di un servizio on line “user friendly”di gestione della classe. Equivale, nelle sue funzionalità essenziali, ad una registro tradizionale ma offre maggiori possibilità di impiego. Le caratteristiche su cui vale la pena soffermarsi sono fondamentalmente tre:

    1. è uno strumento metodologico che sostituisce il nostro vecchio registro cartaceo
    2. è in formato digitale ed è on-line
    3. consente di potenziare e ottimizzare aspetti organizzativi e didattici del registro scolastico.
  • Due gli obiettivi principali che il registro digitale si prefigge
  1. semplificare al massimo la gestione burocratica che l’insegnante deve svolgere;
  2. consentire ai genitori di seguire da casa il lavoro dei propri figli attraverso l’accesso diretto e trasparente a: programmi svolti, voti, assenze, eventuali note.
  • Come funziona il Registro elettronico.
    • Formazione e Insegnanti

      Formazione e Insegnanti

      Vantaggi per genitori e docenti. Il servizio viene offerto a tutti i genitori degli alunni iscritti all’istituto per consentire una maggiore collaborazione scuola-famiglia. Il formato elettronico risponde all’esigenza di snellire la normale prassi burocratica scolastica e di comunicare in tempo reale con le famiglie. Il genitore, con le proprie login e password private rilasciate dalla scuola, accede alla sezione dedicata alla comunicazione scuola-famiglia (attraverso specifici campi) e può così consultare direttamente e in totale trasparenza tutte le informazioni e i dati relativi all’andamento scolastico del proprio ragazzo. Interessanti report ci restituiranno così la lista delle lezioni tenute in una classe,le assenze,le annotazioni con livello di criticità/gravità (basso, medio, alto),le valutazioni per ogni alunno, strategie, conoscenze ed abilità  (la scala dei voti può essere personalizzata), programmazione disciplinare, relazione finale.

    • Vantaggi considerevoli non solo per i genitori, ma anche per i docenti che potranno:
    1. incrociare i dati di ciascun alunno, visto che ognuno elaborerà una cartella personale per ogni singolo studente;
    2. creare delle statistiche sull’andamento del singolo alunno e dell’intera classe;
    3. garantire trasparenza alle famiglie, ordinando in modo preciso le valutazioni dello studente.
    4. condividere con gli altri docenti criteri di verifica dei risultati
    5. ottimizzare delle procedure di progettazione didattica e di fornire ai docenti validi strumenti di interpretazione dei risultati
    • Relativamente agli scrutini,  un apposito pulsante (es. “GO”) darà inizio allo scrutinio con data, ora, elenco docenti presenti. Iniziato lo scrutinio si raccolgono le proposte di voto, con possibilità di modificare i voti durante lo scrutinio. Compare in automatico anche la media. La tabella finale resa dal software sarà ciò che visualizzeranno i genitori come pagella per il proprio alunno.
  • Alle scuole massima libertà circa l’acquista del software ritenuto più idoneo per il registro elettronico.
    • Scuola online

      Scuola online

      Non esiste un singolo tipo di registro elettronico e molti sono i servizi già disponibili. Sono memorizzati nel registro elettronico tutti i dati sensibili a livello di privacy. I dati anagrafici dell’alunno vengono direttamente inseriti dal sistema senza inutili trascrizioni e le valutazioni vengono inviate direttamente al coordinatore di classe che può così disporre di una panoramica globale del ragazzo, per cui anche lo scrutinio ne risulta facilitato. E non finisce. La digitalizzazione dei registri permetterà alle segreteria di inviare circolari direttamente on-line sul registro ed ottenere riscontri in tempo reale sulla lettura o meno della circolare.

    • Vengono proposti diversi tipi di registro in quanto ogni tipologia di scuola ha proprie esigenze. Alcune specifiche, tuttavia, paiono ricorrere un po’ in tutti i software finora attivati e sperimentati.
    • Il registro elettronico avrà nella prima schermata un menù che indirizza alla schermata del registro per le assenze, a quello delle lezioni dove verrà registrato l’argomento del giorno e alle annotazioni, accessibile a genitori e docenti tramite login.
    • Nella schermata delle valutazioni delle discipline il docente registrerà o modificherà i voti operando sul singolo studente, o su tutti gli studenti della classe. In ambo i casi, abbinate al voto, sarà possibile registrare delle note interne riservate esclusivamente al docente ed altre liberamente consultabili dai genitori.
    • Parte focale del registro elettronico saranno le comunicazioni scuola-famiglia. Il registro infatti consentirà di inviare tramite SMS o mail delle comunicazioni in tempo reale ai genitori. Con un solo clic, insomma, sarà finalmente possibile inserire l’argomento della lezione, i risultati di un compito scritto,incluse le valutazioni delle competenze, i risultati di verifiche orali, note sia di merito che di demerito; visualizzare lo storico dello studente; richiedere un incontro ai genitori. Tutto questo sia su pc/mac/linux che su piattaforme mobile IOS, android, winphone.
    • Il conteggio delle ore di assenza, argomenti, voti, note sono automaticamente riportati in tutti i registri. Una visione settimanale del registro di classe e del registro del docente permette di visualizzare il lavoro scolastico settimanale ed il Dirigente può accedere con le proprie login e password ai registri di classe ed ai registri personali di tutti i docenti per un controllo rapido ed un aggiornamento estremamente semplificato. Presenti anche funzioni utilissime per il coordinatore di classe o altro responsabile come spedizione massiva di sms/email  (i costi sono a carico della scuola, ma il gradimento della comunicazione da parte dei genitori è alto
  • I contro secondo dirigenti e docenti del registro elettronico
    • Iscrizioni Online Scuola

      Iscrizioni Online Scuola

      Alla vigilia della nuova rivoluzione, comunque, tutto pare fermo ai nastri di partenza. Le scuole sono ancora in forte ritardo e le famiglie quasi del tutto disinformate (il 39% dei presidi che ha già introdotto la novità dichiara di non aver ricevuto nessun tipo di riscontro dalle famiglie). Un’indagine di Kion condotta su 200 dirigenti scolastici ha messo in luce come il 98% di essi sia consapevole dell’obbligatorietà del registro elettronico da settembre 2013, ma:

      1. l’11% ha appena acquistato il software;
      2. il 68% non ha ancora esteso la novità a tutte le classi;
      3. il 20% è fermo alla sperimentazione.
  • Analfabetismo informatico dei docenti italiani con il registro elettronico
    • Ciliegina sulla torta la questione, sempre urgente ed attuale, dell’analfabetismo informatico del personale docente che pone in una condizione di grave ritardo competitivo la stragrande maggioranza degli insegnanti italiani. I nostri insegnanti, dato innegabile, avrebbero bisogno di una formazione seria. È impensabile pretendere da persone che hanno iniziato il mestiere in epoca pre-digitale che insegnino ai ragazzi di oggi, cosiddetti “nativi digitali”, venuti su a pane e tecnologia, quindi istintivamente vocati al tecnologico e alla novità, come usarlo se loro per primi non ne conoscono strumenti e potenzialità.
    • Le scuole italiane sono arrivate tardi all’informatizzazione, arrangiandosi come meglio potevano, e scontano pertanto un tasso di accesso alla Rete tra i più bassi di Europa. Se digitalizzazione dev’essere, allora, occorrerà passare ai fatti senza ulteriori indugi e fornire finalmente alle scuole i computer, le aule informatiche e, soprattutto, garantire agli insegnanti dei corsi di formazione ed aggiornamento “digitale” come recentemente ribadito  dallo stesso Decreto Scuola 2013.
© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto