>
  • Scorza
  • Catizone
  • Pasquino
  • Liguori
  • Buzzatti
  • Tassone
  • Rossetto
  • Gnudi
  • di Geso
  • Grassotti
  • Andreotti
  • Cacciatore
  • Crepet
  • Paleari
  • Meoli
  • Bonetti
  • Quaglia
  • Coniglio
  • Leone
  • Falco
  • De Luca
  • Romano
  • Barnaba
  • Bruzzone
  • Algeri
  • Gelisio
  • Califano
  • Baietti
  • Antonucci
  • Casciello
  • Cocchi
  • Rinaldi
  • Romano
  • Chelini
  • Ferrante
  • Alemanno
  • De Leo
  • Napolitani
  • Quarta
  • Bonanni
  • de Durante
  • Dalia
  • Boschetti
  • Ward
  • Santaniello
  • Valorzi
  • Miraglia
  • Mazzone
  • Carfagna

Giuria premi e programma dello Short al Cà Foscari Short Film Festival

Redazione Controcampus 11 Marzo 2014
R. C.
13/10/2024

La IV edizione del Concorso internazionale Cà Foscari Short Film Festival: ecco Giuria premi e programma dello Short.

Giovani talenti in gara al Cà Foscari Short Film Festival i migliori ‘corti’ internazionali, premi e programmi speciali

In giuria del Cà Foscari Short Film Festival il regista di ‘Benvenuti al Sud’ Luca Miniero, l’affermato regista indiano Kumar Shahani, la produttrice giapponese Keiko Kusakabe

Quarta edizione del Cà Foscari Short Film Festival, dal 19 al 22 marzo a Venezia, il Festival internazionale dei ‘corti’ organizzato dall’Università Ca’Foscari Venezia e tutto dedicato ai lavori inediti realizzati dagli studenti di cinema di tutto il mondo.

Cà Foscari Short Film Festival – Primo  festival in europa  organizzato da una Università – Il festival, il primo in Europa interamente concepito, organizzato e gestito da un’università, mantiene fede alla sua mission di essere una manifestazione pensata dai giovani per i giovani: sono loro i protagonisti di questa grande festa, dall’una e dall’altra parte dello schermo. Lo “Short” è, infatti, pensato come momento professionalmente formativo per gli studenti volontari di Ca’Foscari, che forniscono linfa vitale sempre nuova alla collaudata macchina organizzativa del festival, con il coordinamento del direttore artistico e organizzativo Roberta Novielli, docente dell’ateneo, e la collaborazione delle figure professionali d’esperienza che formano il comitato scientifico internazionale. La partecipazione attiva degli studenti rimane comunque un elemento centrale nella filosofia dello Short, i giovani vengono, infatti, coinvolti in tutte le fasi della realizzazione del festival: dal catalogo alla logistica, dall’ufficio stampa ai sottotitoli, dal gruppo video alla giuria dei concorsi collaterali. I volontari dello Short crescono di anno in anno, e a chi vi ha già partecipato – e con entusiasmo continua a farlo – si aggiungono sempre forze nuove, tanto da toccare quest’anno la cifra record di oltre 200 studenti volontari.

Giuria premi e programma dello Short del Cà Foscari Film Festival

Concorso internazionale Cà Foscari Short Film Festival: 30 opere in gara – Trenta le opere in gara per il Concorso Internazionale, provenienti da svariati Paesi, Argentina, Giappone, Stati Uniti, India. Fra i temi più ricorrenti delle pellicole di questa edizione sfera dell’individuo, spesso donna o appartenente alla categoria dei “deboli”, vittima di violenze sia fisiche sia psicologiche, molto spesso a opera di un gruppo. In questo modo i giovani registi sembrano voler sottolineare la fragilità del singolo, sia esso vittima o carnefice. In questo ultimo caso, in particolare, risalta la volontà di mascherare le debolezze e l’incapacità di elaborare rabbia e frustrazione in maniera costruttiva, nascondendosi nell’omogeneizzazione di un gruppo allargato, per perpetrare senza conseguenze morali una violenza insensata.

Dalla Bolivia (paese presente per la prima volta al festival) con la particolarissima e struggente animazione di Memento Mori della giovane Daniela Wayllace, all’India con Endever-After di Kunal Madan, nel quale una ragazza è adescata su internet, per poi essere vittima di uno stupro di gruppo, tema purtroppo di stretta attualità. Dalla Spagna arriva invece Los demonios di Miguel Azurmendi, nel quale tre ragazzi sfogano la noia picchiando un barbone senza apparente motivo, mentre la produzione tedesca God is the greatest di Kai Gero Lenke rappresenta un episodio esemplare della violenza che le vittime civili devono subire in una guerra come quella in atto in Siria, dove è ambientato il cortometraggio.

Giuria premi e programma dello Short del Cà Foscari

La giuria internazionale, chiamata a decretare il vincitore del Concorso, è composta quest’anno da uno dei registi italiani più noti, Luca Miniero (autore di alcuni dei maggiori successi nazionali degli ultimi anni come Benvenuti al Sud, il seguito Benvenuti al Nord e il recentissimo Un boss in salotto), dal regista indiano Kumar Shahani, uno dei nomi più prestigiosi del Nuovo Cinema indiano nato nei tardi anni ’60, autore di opere acclamate dalla critica come Maya Darpan (1972) e Tarang (L’onda, 1984), nel quale realizza la sua teoria di cinema epico, e dalla produttrice e distributrice giapponese Keiko Kusakabe, già nella giuria di Venezia Orizzonti nel 2006 e personalità alla quale si deve la realizzazione di alcune delle opera più riuscite di Shin’ya Tsukamoto come A Snake of June, Vital e il recente Kotoko.

Ai tre giurati sarà dedicato il consueto programma speciale intitolato Programma speciale della giuria, nel quale saranno proiettati cortometraggi che li vedono protagonisti in varie vesti, come Wonder di Mizue Mirai, l’ultimo film prodotto dalla Kusakabe che ha debuttato in anteprima mondiale alla Berlinale 2014, per poi avere la sua premiere italiana proprio allo Short..

Ikono Tv Partner del Cà Foscari Short Film Festival – Quest’anno il Ca’ Foscari Short Film Festival può inoltre vantare partnership d’eccezione, tra cui il “canale dell’arte” Ikono, web tv attiva in oltre trenta paesi in tutto il mondo che si impegna nella promozione di artisti emergenti e della video arte in generale, protagonista delle pillole che saranno proiettate durante le pause tra i programmi del festival.

Programmi e giuria premi e programma dello Short

  • tra i fiori all’occhiello di questa quarta edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival c’è il focus, realizzato in collaborazione con il Consolato di Svizzera, sul video artista e cineasta sperimentale elvetico Yves Netzhammer, già presente alla Biennale Arte di Venezia nel 2007 e alla Biennale Cinema (sezione Orizzonti) nel 2011. Con il suo stile originalissimo e inquietante, condurrà gli spettatori alla scoperta del lato oscuro dell’esistenza, in un’esperienza visiva davvero unica grazie alle proiezioni di Peripheries of Bodies (2012) e Addresses of Impossible Places (2009).
  • Altro grande appuntamento di questa edizione è lo speciale dedicato al collettivo Zero, che scrive, dirige e produce indipendentemente le proprie opere. Lo Short, da sempre attento a tutte le forme della comunicazione “breve”, dopo lo speciale della passata edizione sulle pubblicità, quest’anno getta uno sguardo sulla Rete, dove gli Zero sono diventati tra gli artisti italiani più visualizzati di YouTube, grazie alla serie di spot-parodie #coglioneNo. Nello speciale a loro dedicato, il pubblico scoprirà che i tre ragazzi non solo possiedono uno straordinario talento comico, ma anche uno stile e un gusto per il cinema che li porta a essere tra le figure emergenti più interessanti nel panorama dell’audiovisivo italiano.
  • All’indomani della scomparsa di Alain Resnais, lo Short omaggia la memoria del grande cineasta francese con la proiezione speciale del cortometraggio Guernica del 1950, uno dei suoi documentari d’arte più celebri, rappresentativo della sua rigorosa indagine filmica che permette in questo caso di entrare nelle pieghe, storiche e artistiche, dell’immortale opera di Picasso.
  • Il consueto sguardo rivolto al passato si articola in due percorsi: da una parte, dopo l’apprezzamento riscosso lo scorso anno, torna un nuovo programma speciale dedicato al comico americano Charles Bowers che si concentrerà questa volta su suoi particolarissimi lavori d’animazione da A.W.O.L. (1918) a Say Ah-h! (1925). Carlo Montanaro proporrà invece, in collaborazione con Airsc e Archivio Stereoscopico italiano e Lobster di Parigi, una ricognizione sulle sperimentazioni nella storia del cinema, partendo da L’oracle de Delphes di Georges Mèliès (1903), passando per gli esperimenti in 3D degli anni ‘30 dei fratelli Lumiere, quindi le sperimentazioni di Marcel Duchamp, per arrivare fino agli anni ’80, in un percorso di perfezionamento ed evoluzione del mezzo filmico durato più di un secolo.
  • Un programma speciale, intitolato Studiare da regista e curato dallo studioso Fabio Francione in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, sarà dedicato ai saggi di laurea realizzati da alcuni diplomati illustri della più famosa scuola di cinema italiana. Il pubblico avrà la possibilità di ammirare in questo modo alcune delle opere meno conosciute di registi italiani di assoluto valore come Liliana Cavani, il documentarista Luigi Di Gianni e il compianto Emidio Greco.
  • Il fumettista Igort, autore della locandina di questa edizione del festival,  tratta dalla bellissima copertina del suo pluripremiato Sinfonia a Bombay, sarà protagonista del programma speciale Il mondo di Igort nel quale il pubblico avrà la possibilità di partecipare a un lungo incontro con l’artista sardo, occasione imperdibile per approfondire la conoscenza della sua sfaccettata opera.
  • Dopo l’esperienza di Anymation, il festival d’animazione organizzato nel 2012 dagli ideatori dello Short, torna uno spazio omonimo dedicato al cinema animato, nella forma di un corposo programma speciale contenente corti e inserti da film che hanno fatto la storia dell’animazione. La selezione è avvenuta in base alla rilevanza che hanno avuto sulla sperimentazione stilistica e sull’avanzamento tecnico di questo genere cinematografico, in un programma che si articolerà in tre percorsi: animazione tradizionale, stop motion e digitale, con particolare riguardo per tecniche come la clay animation o la pixelation.
  • Lo Short continua a promuovere e supportare i suoi giovani talenti con Short in perspective, un programma dedicato ai nuovi lavori di tre passati vincitori del festival, con la volontà di accompagnare l’evoluzione di queste carriere promettenti e ancora in divenire: i lavori proiettati saranno la docu-fiction Sobota della tedesca Maria Elisa Scheidt (vincitrice della prima edizione), l’affascinante documentario sull’isola giapponese di Hashima di Aurelien Vernhes-Lermusiaux (vincitore della seconda edizione) con Hashima Mon Amour e si concluderà con un cortometraggio espressamente dedicato al nostro festival che è anche una riflessione a posteriori sulla stagione della primavera araba, a opera della regista tunisina Imen Ben Mlouka.
  • Attenta a tutte le piccole e grandi realtà che si prefiggono di far conoscere i nuovi talenti del cinema europeo, lo Short dedica un programma speciale allo straordinario catalogo della giovane agenzia di distribuzione tedesca Aug&Ohr. Fondata nel 2011 a Berlino, si occupa della diffusione, soprattutto attraverso i festival, dei cortometraggi di oltre un centinaio di promettenti registi; interessanti personalità artistiche che meritano di essere scoperte e valorizzate. Il programma – che prevede la proiezione di dieci cortometraggi – è estremamente vario e spazierà tra animazione, fiction, video-arte e mockumentary.
© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto