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Turisti Russi in Italia nella ricerca Bicocca

Redazione Controcampus 5 Giugno 2014
R. C.
28/03/2024

Università degli Studi di Milano -Bicocca - Turisti Russi in Italia: raddoppiati in 5 anni e spendono il 65% più degli altri I turisti russi in Italia hanno raggiunto quota 1.

088.000 nel 2013 con una spesa di 1.328.000.000 di euro.

Apprezzano il nostro Paese (voto medio 8,88) soprattutto per arte, ambiente e cucina e arrivano a spendere 210 euro al giorno, il 65 per cento in più di tutti gli altri turisti stranieri anche se reputano l’Italia troppo cara.

Tra le destinazioni per spesa, la Lombardia è seconda solo all’Emilia Romagna. I dati presentati oggi al Convegno Internazionale “Il Turismo Italo-Russo.

Turisti Russi in Italia nella ricerca Bicocca

Nuovi orizzonti conoscitivi, formativi e operativi” organizzato dall’Università di Milano-Bicocca.

Da 461 mila nel 2009 a 1 milione e 88 mila nel 2013. In cinque anni sono più che raddoppiati i turisti russi che visitano l’Italia. Sempre nello stesso periodo di tempo sono in crescita anche i pernottamenti, passati da poco meno di 3 milioni e 600 mila (3.594.000) a quasi 8 milioni (7.827.000) con la spesa che è schizzata da 623 milioni e 1 miliardo e 328 milioni di euro. Con una spesa media giornaliera nel 2013 che si attesta a 170 euro, superiore del 65 per cento alla spesa media generale degli altri turisti stranieri in Italia, rappresentando quindi un segmento molto ricco.

È la fotografia del turismo fra Federazione Russa e Italia scattata dall’”Indagine sul turismo internazionale dell’Italia” realizzata da Banca d’Italia presentata questo pomeriggio nella prima delle due giornate del Convegno Internazionale “Il Turismo Italo-Russo. Nuovi orizzonti conoscitivi, formativi e operativi”, organizzato dall’Università di Milano-Bicocca in collaborazione con la Russian International Academy for Tourism in occasione dell’Anno del Turismo Italia-Russia.

Ma come valutano l’Italia i turisti russi? Dai dati dello studio “Le opinioni dei turisti: come i russi vedono l’Italia e gli italiani la Russia” elaborato da Giovanni Tonini e Olga Dyakonova del dipartimento di Economia, Metodi quantitativi e Strategie di Impresa dell’Università di Milano-Bicocca, che ha preso in considerazione 9 aspetti (dalla cortesia alla sicurezza, passando per arte, ambiente, alberghi, pasti, prezzi, acquisti e informazioni) e che è stato anch’esso presentato questo pomeriggio, è emerso che, in una scala da 1 a 10, il voto medio dato all’Italia dai viaggiatori russi è 8,88 (leggermente più basso, 7,24, quello dato alla Russia dai viaggiatori italiani).

Dal 1997 al 2013 il voto medio complessivo dato all’Italia dai viaggiatori russi è passato da 8,40 a 8,88 (toccando il punto più basso nel 2006: 8,20). Nel 2013, i primi tre aspetti maggiormente apprezzati dai Russi in Italia sono l’arte (9,29), l’ambiente (9,10) e il cibo (8,91). Viceversa, i tre aspetti meno apprezzati sono le informazioni (8,46), gli alberghi (8,01) e soprattutto i prezzi (7,38). Gli italiani in Russia apprezzano soprattutto la città e le opere d’arte (7,33), la qualità e la varietà dei prodotti nei negozi (7,28), e la sicurezza (7,22), meno apprezzati la cortesia (6,97), le informazioni per i turisti (6,48) e i prezzi e il costo della vita (6,08).

L’aspetto maggiormente gradito sia dai Russi in Italia che dagli italiani in Russia è l’arte, ritenuta fattore trainante del turismo. Viceversa, l’aspetto meno gradito dai viaggiatori di entrambe le nazionalità sono i prezzi, ritenuti elevati. In altri termini, il maggior fattore di attrazione turistica di ambedue i Paesi sono le città e le opere d’arte, mentre il maggior fattore di “repulsione” sono i prezzi e il costo della vita. Nello studio di Giovanni Tonini, ordinario di Statistica Sociale, e Olga Dyakonova, dottoranda in Marketing, condotto su un campione di 140 mila viaggiatori internazionali (italiani e stranieri) intervistati al momento di attraversare il confine di Stato, si formulano alcune proposte per superare i punti di debolezza dell’offerta turistica russa e italiana: adeguamento agli standard internazionali della qualità dei servizi degli esercizi alberghieri e delle altre strutture ricettive;

  • miglioramento della qualità e quantità dell’informazione turistica (soprattutto per la Russia) e formazione di personale qualificato in conformità con gli standard internazionali;
  • promozione più mirata della Russia e dell’Italia come destinazioni turistiche per i mercati turistici nazionali e internazionali (dove il brand locale faccia sistema con quello nazionale);
  • intensificazione della cooperazione fra Russia e Italia per promuovere i prodotti turistici di entrambi i paesi.

Dalla relazione “Comportamenti di spesa dei viaggiatori russi in Italia e degli italiani in Russia” di Andrea Alivernini di Banca d’Italia, è emerso, in sintesi, che:

  • la spesa dei viaggiatori russi in Italia a prezzi correnti dalla fine degli anni 90 è cresciuta a un ritmo medio di oltre il 25 per cento annuo;
  • nel 2013 la Russia è stata per l’Italia il settimo mercato incoming con il 4,0 per cento di quota di mercato sul totale delle entrate turistiche (per la Russia, la quota di spesa dei turisti italiani è del 4,5 per cento);
  • i viaggiatori russi in Italia sono caratterizzati da un livello di spesa media giornaliera fra i più elevati (circa 170 euro nel 2013, 210 per chi alloggia in hotel, 150 per i viaggiatori d’affari). La spesa media giornaliera dei russi in Italia nel 2013 è stata superiore del 65 per cento alla spesa media generale, che si è attestata a 103 euro;
  • anche la spesa media giornaliera degli italiani in Russia è superiore (di circa il 20 per cento) a quella calcolata per tutti i paesi visitati: nel 2013 ha raggiunto i 104 euro (161 per chi ha scelto l’hotel, 121 per i viaggiatori d’affari, mentre per il complesso delle destinazioni la spesa media giornaliera si è attestata rispettivamente a 80, 122 e 100 euro);·
  • il turismo dei viaggiatori russi per spesa si concentra in Emilia Romagna. Le altre destinazioni sono Lombardia, Lazio, Veneto e Toscana;·       la spesa turistica dei russi in Lombardia nel 2013, pari a 262 milioni di euro, è aumentata del 6 per cento rispetto a quella sostenuta nel 2012 e rappresenta il 20 per cento delle spese complessive dei viaggiatori russi in Italia;·
  • le spese in Russia dei residenti in Lombardia ammontano nel 2013 a circa 160 milioni di euro e rappresentano il 40 per cento di tutte le spese dei viaggiatori italiani in Russia; sono più che raddoppiate a prezzi correnti rispetto a quelle registrate nel 2010.

I dati della ricerca Bicocca sui Turisti Russi

«I dati presentati oggi – ha detto il rettore Cristina Messa aprendo i lavori del Convegno – confermano l’interesse e l’importanza crescente per l’Italia del mercato turistico russo sia sotto il profilo economico sia sotto il profilo culturale. In tal senso, iniziative come questa due giorni organizzata dall’Università di Milano-Bicocca in collaborazione con la Russian International Academy for Tourism, con la quale siamo stati i primi in Italia a sottoscrivere un accordo di cooperazione e doppia laurea sin dal 2009, sono utili per comprendere le tendenze del mercato turistico e intensificare i rapporti di collaborazione didattica a livello internazionale».

«Il turismo in Russia, nei suoi aspetti sociali, economici e formativi – ha detto Evgeny N.Trofimov, rettore dell’Accademia Internazionale Russa del Turismo di Mosca -, costituisce una importante area di intervento nei piani di sviluppo economico 2012-20 del Governo Russo. Il settore è in crescita e si punta su un turismo responsabile e sostenibile. Ciò richiede personale qualificato a tutti i livelli. In questa ottica, la concreta e positiva collaborazione tra l’Accademia Internazionale Russa del Turismo e l’Università di Milano-Bicocca, consente di avere non solo strumenti conoscitivi, ma di formare quadri di eccellenza con una visione globale dei rapporti tra i due Paesi. L’Accademia Internazionale Russa del Turismo, fondata nel 1969, si pone in una posizione leader, grazie all’accordo con Bicocca, tra gli oltre 500 istituti che in Russia si occupano di formazione turistica».

«Il mercato del turismo russo continua la sua crescita che sfiora il 6 per cento ogni anno – ha detto Mauro Parolini, Assessore al Commercio e Turismo di Regione Lombardia. – «Una grande occasione per il nostro territorio, se si considera che i turisti russi dimostrano una propensione alla spesa che è quasi doppia rispetto alla media degli altri visitatori. Questo dato pone al centro della discussione odierna due elementi: la necessità di strutture ricettive di alto profilo e la necessità di un servizio ad hoc pensato per la clientela russa. Una sfida che Regione Lombardia sta affrontando, investendo in progetti territoriali orientati verso questo risultato, tenendo ben presente i tre asset che in modo prevalente riguardano il turismo russo sul nostro territorio: la cultura, gli sport invernali, i laghi e lo shopping (quest’ultimo non ancora rilevante ma in forte espansione)».

«Nel campo del turismo medico o di cura – ha dichiarato Umberto Solimene, segretario generale della Federazione Mondiale del Termalismo (Femtec) – che i cittadini russi ricercano con interesse, l’Italia ha competitor importanti in paesi come Israele, Germania o Stati Uniti. Ma nel turismo del benessere abbiamo pochi rivali, perché il nostro sistema termale e’ ben integrato nel territorio. Occorre far conoscere di più questo potenziale, anche formando il personale alla conoscenza delle lingue. Bisogna organizzare una proposta unitaria per un “sistema benessere termale italiano” rivolto anche al mercato russo».

Il Convegno Internazionale “Il Turismo Italo-Russo. Nuovi orizzonti conoscitivi, formativi e operativi” ha ricevuto il patrocinio del Consolato Generale della Federazione Russa a Milano, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dell’Enit, del Comitato Scientifico Expo del Comune di Milano, della Camera di Commercio Italo-Russa, della Fondazione Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia-Russia, di Federterme, di Femtec, di Russia Cristiana e dell’Associazione Italia Russia. L’Università di Milano-Bicocca è l’unico ateneo italiano ad aver attivato programmi di doppia laurea e alta formazione con la Russian International Academy for Tourism di Mosca. In particolare, dal 2009 vige un accordo di Doppia Laurea Magistrale in Economia del Turismo che prevede, per gli studenti italiani, un periodo di formazione di un anno presso l’Accademia russa frequentando il secondo anno del Master Course in “Management”, mentre per gli studenti russi un anno presso l’ateneo milanese, frequentando il secondo anno del corso di Laurea Magistrale in Economia del Turismo. La tesi viene preparata con un relatore italiano e un relatore russo e, completati gli studi, gli studenti ottengono un doppio titolo, valido in tutti i Paesi UE e in tutta la Federazione Russa.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto