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Auto Metano 2015: novità, confronto consumi e prezzi auto metano e gpl

Redazione Controcampus 28 Gennaio 2015
R. C.
14/12/2024

Le alternative delle automobili a benzina o diesel per abbattere i consumi e il costo carburante sono tante: ecco le Auto Metano 2015 Novità delle case, il confronto tra auto a Metano e auto Gpl, incentivi, consumi e prestazioni, i consigli della redazione su quale auto metano o gpl comprare rapporto qualità prezzo Ma veniamo alla domanda che gli automobilisti si fanno di corrente: quale auto a metano o gpl comprare? Quale consuma di meno? Quale costa meno? Quale Auto Metano 2015 o Gpl prevede incentivi? Insomma quale acquistare per fare un buon affare? Pro e contro delle Auto Metano 2015 e Auto Gpl 2015.

-Tutte-le-novit%C3%A0-sul-mercato.-Confronta-caratteristeche-prezzi-consigli.pdf” target=”_blank”>Guida Auto a Metano: listino prezzi caratteristiche e consigli <<< Scarica Gratis

Ottime prestazioni, consumi bassissimi, ridottissime emissioni, assenza di residui carboniosi all’interno del motore e rumorosità contenuta. Sono sempre più numerosi gli  italiani che si convertono al gas.

Tra il 2011 e il 2012 le immatricolazioni di auto a gas in Italia sono quasi triplicate passando dal 5,5% al 13%. Oggi nel nostro Paese circolano circa 2 milioni e 700 mila auto a metano e a Gpl, pari al 7% dell’intero parco auto italiano. A rivelarlo, una recente analisi curata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.

Consigli Auto Metano

Consigli Auto Metano

La crisi morde tutti, tranne le auto a metano e a gpl. E non solo per via degli incentivi. È l’immagine stessa dell’auto a gpl e a metano ad essere mutata: non più soluzione di ripiego, ma scelta intelligente per chiunque guardi all’ambiente e, ovviamente, al portafoglio.

Negli ultimi mesi le case automobilistiche hanno presentato molte novità e oggi l’offerta è molto ampia comprendendo modelli di auto metano 2015 praticamente in ogni segmento di mercato, Skoda Rapid, Hyundai i30 , Volkswagen Passat  ecc.

Dalle utilitarie alle berline a 4 porte, delle station wagon alle grandi e spaziose auto monovolume, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche.

Auto metano: quale scegliere, impianto di serie o trasformata

Volete smettere di spendere troppo di benzina e passare al metano senza comprare una nuova auto? Nessun problema, potete comodamente convertire il vostro veicolo da benzina a metano. L’operazione, ovviamente, va effettuata presso un officina autorizzata e richiede circa 3 giorni di lavoro per un costo finale compreso tra i 1.000 ai 2.000 euro. Risultato garantito e nessun pentimento: l’alimentazione a metano è notoriamente la più “green” tra le tecnologie basate su motori a combustione interna.  È vero, l’alimentazione a GPL diminuisce la potenza del motore, che però subisce un calo complessivo pari ad un contenutissimo 2% rispetto al sistema a benzina. Alcuni motori, dopo la conversione, possono, invece, mostrare una potenza superiore rispetto al sistema a benzina. Trasformando l’auto a benzina, avrete inoltre la possibilità di montare 2 serbatoi: uno per la benzina e l’altro per il metano. In questo modo, l’autonomia dell’auto sarà raddoppiata e, tramite un tasto posto sotto il cruscotto, potrete scegliere il sistema di combustione che riterrete più consono.

Vantaggi auto metano: incentivi, eco sostenibilità e sicurezza

Ma i punti di forza non finiscono certo qui. Accanto al risparmio, infatti, vanno citati altro vantaggi tutt’altro che trascurabili che potrebbero far preferire le auto metano 2015 alle loro omologhe a benzina:

  • Eco Sostenibilità – Anzitutto l’eco-compatibilità, data dalle minori emissioni per l’ambiente circostante. Tutti gli impianti a metano emettono fattori nocivi per l’ambiente in quantità pari a circa il 25% in meno rispetto ad un impianto a benzina, al 30% in meno per le auto a gasolio ed infine circa il 10% in meno rispetto alle auto che siano alimentate a GPL. Inoltre, le auto a metano non hanno emissioni di idrocarburi ritenuti pericolosi, in quanto cancerogeni come ad esempio il benzene, nocciono molto meno all’ambiente. Non solo: le auto a metano 2015 hanno la possibilità di circolare liberamente nelle giornate ecologiche e nelle zone a traffico limitato, consentendo una maggiore libertà di movimento per i proprietari con tutti i benefici che ne conseguono.
  • Agevolazioni ed Incentivi – Le auto metano 2015 danno diritto alla fruizione degli appositi incentivi previsti da alcune regioni sia per chi acquista che per chi converte il proprio veicolo al metano. Non solo bonus statali, ma anche esenzioni o riduzioni sul pagamento della tassa di circolazione senza contare altri vantaggi tra cui l’ingresso gratuito nelle Z.T.L., la possibilità di circolare durante i blocchi del traffico, la “libertà” dai provvedimenti di targhe alterne, gli sconti sui parcheggi a pagamento. Per conoscere tutte le agevolazioni previste dalla legge, è comunque consigliabile informarsi anche sui siti Internet dei propri comuni di residenza.
  • Sicurezza – Il metano, com’è noto, è un carburante più sicuro rispetto a benzina e GPL. Merito della sua scarsa tendenza a formare composti con le sostanze presenti nell’aria e della sua minore densità, che lo porta a volatilizzarsi rapidamente nell’atmosfera, il che implica un ridotto rischio di incendio. L’alta resistenza alla detonazione consente, poi, al metano di raggiungere elevati rapporti di compressione, esaltandone il rendimento energetico. Peculiarità cui si aggiungono gli ottimi riscontri forniti dai crash-test necessari per ottenere l’omologazione. Anche la vita per il motore solitamente si allunga rispetto ai motori a benzina o diesel, dato che non c’è contaminazione nell’olio.

Svantaggi auto metano: problemi, prestazioni e rifornimento

Consigli Auto Metano 2015

Consigli Auto Metano 2015

Ecco le naturali limitazioni connesse a questa particolare tecnologia da valutare nella scelta dell’auto metano 2015

  • Tra gli handicap di questa tecnologia e dunque anche delle auto metano 2015 segnaliamo, le prestazioni ridotte e anzitutto, la perdita di potenza, a parità di motore, rispetto a un veicolo alimentato a benzina, il che si traduce in un calo delle prestazioni in rapporto alla cilindrata del propulsore e alle dimensioni del veicolo.
  • A discapito di questa convenientissima tecnologia, va poi menzionato anche per le auto metano 2015 il carico ridotto, poco spazio, il nodo “serbatoio”: spesso troppo grande, per cui l’installazione del bombolone comporta in molti casi una diminuzione della capacità di carico del mezzo.
  • Il grande vulnus anche per le auto metano 2015 rimane, tuttavia, quello correlato alla rete di distribuzione, che nel nostro Paese avviene molto a macchia di leopardo (900 le stazioni in tutta Italia). Per fare il pieno, insomma, potrebbe essere necessario percorrere qualche chilometro in più.

Ma quali sono le novità del mercato italiano ed estero delle auto a metano 2015? Ecco le caratteristiche, consigli e prezzi.  Come orientarsi nella jungla di offerte e scoprire le ultimissime auto auto metano 2015, quelle più interessanti e convenienti? Come ridurre al minimo il rischio di errore? Non fatevi prendere dal panico e confrontate caratteristiche e costi attraverso la nostra guida dei modelli. Per tutti gli aggiornamenti e i prezzi di listino. In più tanti utili consigli per l’acquisto.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto