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Concorsi Comune di Milano 2019: bando e posti disponibili

Daniela Saraco 14 Giugno 2019
D. S.
20/04/2024

Nuove opportunità di lavoro e concorsi Comune di Milano 2019: ultime notizie sul bando e sul numero di posti disponibili.

Le organizzazioni sindacali e il Comune di Milano scendono finalmente ad un accordo per la copertura occupazionale dell’ ente: ben 1000 i posti di lavoro disponibili, anche tramite concorso pubblico.

Ecco  le informazioni utili, cosa fare e cosa sapere sulle prossime assunzioni Comune di Milano. Il Comune ha raggiunto una intesa con i sindacati  Cgil, Cisl, Uil, Csa e Rsu per l’ assunzione di 1000 lavoratori negli uffici di Milano. Le assunzioni saranno attive entro il 2019. Bisogna, difatti, provvedere anche alla copertura dei pensionamenti anticipati con Quota 100. La Giunta comunale non ha ancora approvato l’accordo, ma c’è aria di emergenza visto che sono tante le posizioni da coprire per garantire la continuità lavorativa del Comune.

Le assunzioni per i nuovi concorsi al Comune di Milano interesseranno vari profili, tra cui Agenti di Polizia Municipale e personale scolastico.

Nello specifico,è previsto l’inserimento di:

  • 994 figure a tempo indeterminato
  • 5 riservati alle categorie stabilite dalla legge 12 Marzo 1999 n.68, relativa al lavoro per le categorie protette;
  • 16 con procedure di mobilità

Alcune delle  nuove unità operative saranno scelte tramite concorso pubblico, mentre  altre saranno scelte tramite scorrimento di graduatorie già esistenti e relative a concorsi che si sono già svolti.

Concorsi Comune di Milano 2019: bando per 1000 nuove assunzioni grazie a quota 100

Dopo una analisi della forza lavoro e dei pensionamenti anticipati per la Quota 100, la città di Milano  necessita di indire nuovi concorsi che si rivolgeranno sia a diplomati che a laureati.

Siamo in attesa della pubblicazione del bando di concorso in Gazzetta Ufficiale per avere tutte le informazioni utili alla candidatura, i requisiti di cui essere in possesso, le scadenze per la partecipazione e le modalità di presentazione della domanda.

Non sono precisate, al momento, tutte le figure occorrenti. Anche  per conoscere il dettaglio dei posti che verranno messi a concorso  è necessario attendere l’uscita del bando.

Resta da precisare che i concorsi pubblici rappresentano un’importante modalità di inserimento nel mondo del lavoro e consentono di lavorare nel settore pubblico con contratti a tempo indeterminato, determinato, part-time o con assegni di ricerca.

Si tratta di modalità  con le quali le amministrazioni statali e altri enti pubblici inseriscono nuovi lavoratori  tra il proprio organico di fatto. Questo dopo aver valutato i titoli posseduti e l’esito delle varie prove previste per i concorsi al comune di Milano.

Come prepararsi ad un concorso pubblico per personale TA al comune

Nelle linee guida sulle procedure concorsuali non esiste una procedura standard valida per il reclutamento di qualunque professionalità.

Nell’ambito degli strumenti previsti dalla legge e dai regolamenti, occorre modulare le procedure di volta in volta per cercare  soluzioni più adatte in relazione alla figura professionale da scegliere.

Di certo,  chi decide di partecipare ad un concorso per personale TA deve conoscere il diritto amministrativo. Ma quale livello di conoscenza della materia è necessario per prepararsi ad un concorso pubblico? Dipende dal tipo di concorso al quale si partecipa. A volta sono richieste solo nozioni generali  di diritto amministrativo mentre in altri casi  si esige una conoscenza approfondita della materia.

  • Nei concorsi pubblici la valutazione della conoscenza di una materia è normalmente effettuata tramite prove a quiz, almeno nelle prime fasi del concorso.
  • Nelle preselezioni la regola è quella dei quesiti a risposta multipla, con la classica domanda corredata da 3 o 4 alternative di risposta.
  • Nelle prove scritte la scelta ricade normalmente sui quesiti a risposta aperta. Si tratta di una domanda cui deve seguire una breve illustrazione dell’istituto compendiata in poche righe.
© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto