
Ristorante
L’emergenza sanitaria da Covid nella ristorazione ha innescato anche una crisi economica senza precedenti. Ristoranti chiusi in Piemonte, Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna e Campania, ma in tutta Italia anche la chiusura di bar e pizzerie sta comportando conseguenze catastrofiche.
Il Decreto Natale è ormai in scadenza e si prevedeva un weekend di tregua per i ristoratori. Ma nel nuovo DPCM di Gennaio 2021 la riapertura di ristoranti e bar potrebbe subire una nuova proroga. Dal 7 gennaio dovrebbe scattare la zona gialla per tutta l’Italia il 7 e l’8, il 9 e il 10 in zona arancione e la divisione in fasce per la settimana successiva. Da fonti vicine al governo si vocifera che sarà emanato un nuovo DPCM ponte con regole più rigide. Quindi arriverà la conferma a breve che nel weekend la riapertura di bar e ristoranti di gennaio 2021 non ci sarà e che probabilmente solamente il servizio di asporto potrà essere garantito.
In molti si chiedono: cosa succederà dopo il 7 Gennaio? Quando riapriranno i bar e i ristoranti? Si potrà aprire ai clienti o eseguire solo i servizi di asporto e domicilio?
Ipotesi apertura bar e ristoranti a gennaio 2021: chi vorrebbe riaprire e quali sono le modalità
Le ipotesi di riapertura bar e ristoranti dal 7 gennaio 2021 sono diverse, e riguardano in generale anche altri commercianti.
In molti pensavano che passare le festività natalizie in lockdown avesse dato l’opportunità di migliorare i dati giornalieri sul contagio da Covid-19. Ma i dati non sono rassicuranti, e non consentono un allentamento delle restrizioni. Infatti, è in arrivo un nuovo DPCM che sospende la riapertura di bar e ristoranti a gennaio 2021, continuando a mettere in ginocchio un settore già in crisi profonda.
A nulla servono gli appelli dei ristoratori e del personale dipendente, costretto ad aprire e a chiudere le serrande dei negozi. Di fatto, al governo c’è già chi propone nuove ipotesi circa nuove misure restrittive rigide. Infatti dal 7 gennaio ritornerà il sistema a zone gialle, arancioni e rosse. Le regole di prevenzione da Coronavirus restano le stesse. A cambiare, saranno i criteri di attribuzione delle fasce:
- una regione sarà rossa se l’indice rt è superiore a 1,25 (prima 1,5);
- è arancione una regione con rt superiore a 1 (prima 1,25);
- una regione è gialla se l’indice rt inferiore a 1 (prima inferiore a 1,25).
Si ipotizza una zona rossa nei weekend anche se si è in zona gialla.
Rinvio apertura bar e ristoranti: chi preferisce la chiusura
Bar e ristoranti chiusi ai clienti fino a metà gennaio. È questo lo scenario che si prospetta all’orizzonte. I dati del contagio giornaliero di Coronavirus non fanno sperare ad un rallentamento della curva epidemiologica.
Tra i funzionari del ministero della salute e i membri del CTS si adotta un atteggiamento prudente. Con la reintroduzione della divisione dell’Italia a zone, dovrebbero quindi vale le precedenti norme per i ristoratori in generale:
- zona gialla: chiusura bar e ristoranti fino alle ore 18. Asporto consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.
- zona arancione: chiusura bar e ristoranti 7 giorni su 7. Asporto concesso fino alle 22,. Per il domicilio non ci sono restrizioni.
- zona rossa: chiusura bar e ristoranti 7 giorni su 7. Asporto concesso fino alle 22, Per le consegne a domicilio non ci sono restrizioni.