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Catanzaro: cardiochirurgia e pediatrica

19 Giugno 2006
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26/09/2024

Cardiochirurgia pediatrica: le nuove tecniche di intervento al centro del terzo appuntamento con i Seminari di Medicina e Chirurgia Cardiovascola Cardiochirurgia pediatrica: le nuove tecniche di intervento al centro del terzo appuntamento con i Seminari di Medicina e Chirurgia Cardiovascolare all'Università Magna Græcia Le nuove tecniche di intervento per quanto riguarda il trattamento delle cardiopatie congenite nel paziente pediatrico sono state al centro del terzo appuntamento dei Seminari di Medicina e Chirurgia Cardiovascolare dell'Università Magna Græcia, che si è svolto nei giorni scorsi al Campus universitario di Germaneto.

Nel 95% dei casi, grazie agli avanzamenti delle ricerche e degli studi nell’ambito della cardiochirurgia pediatrica, i problemi si possono rivolere e la qualità di vita futura dei bambini è molto buona. Questo uno dei tanti aspetti trattati durante l’incontro scientifico.

Il ciclo di seminari, organizzato dall’Unità Operativa di Cardiochirurgia, diretta dal professor Attilio Renzulli, e patrocinato dall’Università Magna Græcia e dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini, ha visto tra i partecipanti illustri studiosi ed esperti del settore, quali il professor Gaetano Gargiulo, di origine calabrese, direttore del Centro di Cardiochirurgia pediatrica dell’Università di Bologna, che ha relazionato sulla terapia chirurgica e le tecniche di intervento per quanto riguarda la trasposizione dei grossi vasi, il professor Leslie Hamilton, che dirige l’Unità di Cardiochirurgia pediatrica del Freeman Hospital a Newscaste upon Tyne ed è presidente della Società inglese di Cardiochirurgia, che ha trattato gli aspetti inerenti il trapianto in età pediatrica e l’assistenza ventricolare nei bambini, il professor Tom Roland Karl, direttore del Centro di Cardiochirurgia pediatrica dell’Università di San Francisco, che ha focalizzato la sua attenzione sulla chirurgia delle ostruzioni multiple all’efflusso sinistro.

L’incontro, moderato dal professor Ciro Indolfi, direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia Interventistica e Direttore della Scuola di Specializzazione in Cardiologia presso l’Università Magna Græcia, e dal dottor Salvatore Canepa, Primario dell’Unità di Terapia Intensiva e Neonatologia dell’Ospedale di Lamezia Terme, è stato aperto dal Direttore generale del Policlinico Universitario Mater Domini, la dottoressa Anna Rosalba Buttiglieri, che ha sottolineato l’importanza di tali iniziative scientifiche nell’ottica di una crescita nell’eccellenza per Università e Policlinico, al fine di garantire ai cittadini una risposta di altissima qualità ai loro bisogni di salute.

“Per quanto riguarda la cardiochirurgia pediatrica – ha detto il professor Gargiulo – possiamo dire che abbiamo raggiunto dei livelli molto buoni in quanto non ci sono delle cardiopatie non più suscettibili di chirurgia; i risultati sono ottimali, molto positivi anche a distanza, i bambini infatti crescono bene, anche se hanno avuto cardiopatie complesse. È logico che per fare questo- ha evidenziato il professor Gargiulo – occorre l’integrazione con tante altre figure specialistiche, e la collaborazione reciproca tra i vari centri. La trasposizione dei grossi vasi, ad esempio, è una cardiopatia molto complessa che oggi, grazie alle nuove tecniche chirurgiche, ha raggiunto dei livelli ottimali di trattamento, la mortalità è scesa al di sotto del 4% e i bambini ritornano ad avere un cuore normale, per cui possono aspirare ad avere una vita normale.”

“Un incontro – ha sottolineato il professor Renzulli – che ha permesso la discussione e il confronto sui problemi connessi alla cardiochirurgia pediatrica , che talvolta richiede trattamenti costosi e complessi per i piccoli pazienti affetti da cardiopatie congenite, trattamenti di altissima specializzazione. Bisogna proseguire con gli studi e le ricerche per quanto riguarda la cardiochirurgia pediatrica, per continuare l’approfondimento di queste tematiche e l’opera di sensibilizzazione rivolta agli operatori e agli addetti del settore, stabilendo una rete di contatti e collaborazione tra i più importanti centri e istituzioni italiane ed estere, per permettere così un miglioramento continuo delle tecniche e delle terapie di intervento.”

© Riproduzione Riservata
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