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Università sotto esame

23 Giugno 2006
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14/05/2024

Un cambiamento radicale potrebbe investire le università italiane.

Infatti, tramite l’applicazione delle norme Iso9001 sarà possibil

Un cambiamento radicale potrebbe investire le università italiane. Infatti, tramite l’applicazione delle norme Iso9001 sarà possibile sottoporre a giudizio gli atenei e stabile così uno standard per la valutazione dei servizi universitari. I media ci hanno spesso abituati alla lettura di “pagelle”, nelle quali, tra l’altro, l’Italia si colloca piuttosto in basso, ma è sempre stato facile aggirare la critica appellandosi al non obiettivo criterio di valutazione e alla relativa utilità di tali classifiche.
Ma ora, a proporre l’introduzione di criteri di gestione della qualità anche all’interno delle università italiane è un documento elaborato da 44 esperti in rappresentanza di sedici diversi atenei , della conferenza dei rettori, dell’associazione dei direttori amministrativi e dei dirigenti delle università italiane, oltre a consulenti dei sistemi di qualità e organismi di certificazione.
L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza, l’efficacia e la trasparenza dei processi organizzativi e raggiungere, così, maggiore qualità nel servizio universitario. Modelli dell’attuazione di tale progetto sono proprio quei paesi europei, come Svezia e Finlandia (recentemente si sono aggiunte anche Francia e Germania), che applicano già sistemi di valutazione a tutta l’area di formazione del capitale umano. Vari sono i principi toccati dal documento: il primo è lo studente, il fruitore del servizio. Esso dovrà essere seguito, sostenuto e valorizzato attraverso una sensibile attenzione alle sue esigenze e attraverso l’orientamento e il coinvolgimento nelle attività universitarie.
Se si deciderà, dunque, di accreditare i corsi di laurea il primo passo sarà proprio la garanzia dell’organizzazione della struttura e solo poi ci sarà la valutazione sulla qualità del prodotto e sull’offerta formativa.

© Riproduzione Riservata
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