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Il “Grand Hotel Cristicchi” fa tappa a Pisa

8 Giugno 2010
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19/04/2024

Originale, geniale, bizzarro, questi sono i tre aggettivi per descrivere un giovane artista del nostro tempo, Simone Cristicchi.

Controcampus Originale, geniale, bizzarro, questi sono i tre aggettivi per descrivere un giovane artista del nostro tempo, Simone Cristicchi.
Il cantautore romano, ha fatto tappa a Pisa, per festeggiare i 15 anni di Sinistra per… un movimento studentesco che porta avanti valori quali, la democrazia, l’uguaglianza, la solidarietà e la pace.
E allora quale miglior regalo di compleanno se non la musica e i testi di un artista anticonformista come Cristicchi.

Il parco della Cittadella, sabato 5 giugno si è riempito di gente pronta ad ascoltare e ad applaudire un cantante, che non solo regala della buona musica ma offre, al tempo stesso, numerosi spunti di riflessione su cui ognuno di noi dovrebbe soffermarsi almeno per un momento.
Cristicchi ha presentato il suo nuovo album “Grand Hotel Cristicchi” del quale fa parte anche “meno male” il testo con il quale, ha partecipato alla 60°edizione del Festival di Sanremo e ha voluto aprire e chiudere il concerto della Cittadella.

In queste due ore di buona musica, il cantante ha voluto offrire il meglio delle sue canzoni, passando dal suo primo successo “vorrei cantare come Biagio Antonacci” che, nel 2005, l’ha fatto conoscere al grande pubblico, a “studentessa universitaria” . Dopo questi primi testi, magari, meno carichi di significato, non poteva mancare quello che invece, ha fatto conoscere il Cristicchi profondo, sensibile e attento ai problemi sociali, quel testo, che, più di una canzone, sembra una poesia cantata, quel testo che toglie il fiato e inquieta quel tanto che basta per indurre a una intensa riflessione: ” ti regalerò una rosa”, con il quale ha vinto la 57° edizione del Festival della canzone Italiana. E’ stato davvero un momento di grande emozione.

Una grande attenzione l’ha suscitata, senza dubbio, il pezzo sul G8 “Genova brucia”, scritto dalla prospettiva dei poliziotti che hanno praticato la mattanza quel famoso 19 Luglio del 2001.

Il momento, più folcloristico della serata , invece, c’è stato con la salita sul palco dei minatori di Santa Fiora, che hanno fatto ballare e cantare sulle note della musica tradizionale.
Anche qui Cristicchi non ha certo mancato di ricordare le persone che muoiono ogni giorno sul lavoro, le cosiddette “morti bianche”.

Infine, bello e sincero è stato il suo omaggio ai grandi nomi della musica italiana, a quei grandi artisti scoparsi che, Cristicchi immagina in paradiso a fare un gran concerto. Si parla di Fabrizio de André, Giorgio Gaber, Lucio Battisti, Domenico Modugno, Rino Gaetano e tanti altri ancora. A loro ha dedicato “Fabbricante di canzoni”.
Simone Cristicchi è un artista a 360°, fa divertire, fa ballare, fa cantare ma soprattutto fa pensare. Con le sue parodie a volte velate e a volte fin troppo esplicite va a toccare i temi più “scottanti” dei giorni nostri.
C’è un bisogno disperato di questi artisti veri, artisti con la “A” maiuscola e non solo di “Meteore” volendo prendere spunto dal titolo di una sua canzone.

Letizia Del Regno

© Riproduzione Riservata
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