Molti erano presenti a questo progetto come l’Università di Bari, l’assessore allle politiche giovanili, le associazioni studentesche nonchè l’assessore al bilancio.
Lo scopo di questa riunione era volto alla necessità di non chiamare Bari “Città con molti universitari”, bensì farla diventare una reale “Città universitaria”.
Nel corso di questa riunione molti sono stati i quesiti discussi si è trattato infatti dei trasporti pubblici con i connessi aumenti dei biglietti, l’aumento del costo degli affittti a nero, edilizia per i non residenti a prezzi agevolati e altro.
In prima linea si è anche parlato di migliorare i servizi presenti per gli universitari e attivare una Carta unica di cittadinanza studentesca, proponendo inoltre dei luoghi di aggregazione per gli studenti.
Alla fine di questa convocazione, il gruppo ha stabilito di nominare dei gruppi di lavoro per indicare, focalizzare, scoprire nuovi modi, espedienti o tecniche per poi andare a lavorare sia su strutture già esistenti sia su lavori da proporre e sviluppare.
I vari gruppi costituitosi che hanno deciso di riunirsi nelle settimane a venire sono quello degli alloggi, trasporti, spazi, comunicazione e convenzioni.
Il mondo universitario, e non , si complimenta con i vari enti sperando che si possa iniziare un cammino di collaborazione, sostegno e raffronto che interessa settantamila giovani e che diventa altresì ricchezza non solo economica ma universale ed educativa per il paese.
Tutto ciò sarebbbe una valorizzazione ulteriore per il Sud che è sempre molto bistrattato e ignorato.
Mario Bove