Sembra infatti che le onde sonore che vengono emesse dagli esseri umani, suoni e rumori possano trasformarsi in energia che permetterebbe il caricamento del cellulare; ciò comporterebbe l’inutilizzo della batteria di riserva o dei cavi elettrici utili al caricamento.
Il ricercatore coreano Sang-Woo Kim ha spiegato in una conferenza il funzionamento del dispositivo: la batteria del telefono viene collegata ad un materiale fonoassorbente che emette delle vibrazioni al momento della ricezione del suono, questa vibrazione viene trasferita su dei filamenti di ossido di zinco che contraendosi e espandendosi produrrebbero elettricità.
Questa nuova tecnologia potrebbe essere immessa sul mercato già a partire dal prossimo anno e potrebbe essere utilizzata non solo nell’ambito della telefonia mobile, ma in tutto l’ambito informatico, nei veicoli elettrici, nell’illuminazione pubblica e potrebbe essere impiegata anche in svariati modi, come ad esempio non ricavando energia solamente nelle conversazioni, ma anche da barriere anti-rumore sistemate lungo la strada.
Mario Bove