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Auto e Moto Economiche: auto e moto economiche, preferite e più acquistate dai giovani

Redazione Controcampus 24 Febbraio 2013
R. C.
13/12/2024

L’acquisto di un’auto o di una moto è decisamente un passo importante per i giovani i quali principalmente cercano auto e moto economiche.

Solitamente è frutto di un lungo risparmio o di un prestito;

Altre volte, invece, è un acquisto dovuto alla necessità: spostarsi per lavoro o per studio.

A quel punto, è necessario trovare qualcosa che possa conciliare qualità e prezzo.

Nella scoperta di quali auto e moto economiche i giovani acquistano di più la prima impressione è proprio questa: si tratta solitamente di auto o di moto dai costi non elevati ma dalle buone prestazioni.

Si tratta, dunque,  auto di media cilindrata e dalle prestazioni sufficientemente buone per affrontare qualunque esigenza (dallo spostamento in città ai lunghi percorsi).

La prima fra le auto più acquistate dai giovani è italiana: modello della casa FIAT, la Punto sembra essere decisamente una delle prime scelte tra le nuove generazioni.

Auto e Moto Economiche: i modelli offerti dalla FIAT tra gli imbattibili qualità prezzo

Tra i vari modelli che la Fiat offre per quest’auto, la preferita dai giovani è la Punto Diesel Multijet 1.3.

I motivi sono diversi: prestazioni, sicurezza, estetica, praticità. La caratteristica che, però, rende speciale quest’auto per un giovane al suo primo acquisto è il consumo. La parola d’ordine per un primo acquisto (soprattutto di questi tempi) è Risparmio. La Punto, oltre ad avere un prezzo modico, permette di risparmiare anche sui consumi: la Multijet 1.3, infatti, permette consumi piuttosto bassi di gasolio. Se prendiamo in considerazioni il modello da 85 cv, la Punto è in grado di percorrere ben 20 km con un solo litro di gasolio. Un’altra alternativa è il modello da 75 cv che ha un prezzo inferiore di circa mille euro rispetto al precedente modello citato e con un litro di gasolio percorre all’incirca 16 km.

Altra caratteristica interessante, consequenziale al basso consumo di gasolio, è la bassa quantità di anidride carbonica prodotta. La produzione di CO2 è pari a 90 grammi per chilometro; non è poco , ma di certo, rispetto ad altro modelli, la Punto possiede sotto questo punto di vista una marcia in più.

Altra automobile molto gettonata fra i giovani è la Panda della FIAT

Anche in questo caso (non ai livelli della sopracitata Punto) c’è un rapporto qualità/prezzo notevole. La Panda, in particolare la 4X4, pare abbia prestazioni eccellenti, soprattutto su strade particolarmente difficili come quelle di montagna o colpite da neve o piogge. Il lavoro e l’università non si fanno arrestare di certo dalla neve, e se lo fanno succede quando davvero la situazione delle strade è impraticabile. Un’auto come questa, in particolare per chi ha iniziato da poco a viaggiare, è molto sicura e in grado di affrontare le peggiori intemperie.

Molti giovani temono le condizioni meteorologiche invernali proprio per l’eventuale spesa in più da fare con le gomme: non si può certo viaggiare con gomme lisce quando si rischia di trovare ghiaccio su strada. La Panda 4X4 viene incontro a questa difficoltà: fornisce le gomme invernali di serie; grazie a queste particolarissime gomme, infatti, è possibile viaggiare in qualunque situazione, sia d’estate che in inverno, garantendo, così, risparmio e sicurezza.

Per quanto riguarda i consumi, la Panda Turbo Diesel Multijet 1.3 da 75 cv permette di percorrere dai 13 ai 18 chilometri con un litro. L’auto tende a consumare di meno se la si usa in città o su strade “accidentate”, nei lunghi viaggi tende a consumare un po’ di più. Consiglio, dunque, di acquistarla a seconda delle esigenze che si hanno ma, tutto sommato, è un auto comoda per ogni occasione.

Un trend a basso prezzo che conquista giovani e adulti è la Volkswagen Pol

Altra auto molto gettonata che entra a pieno titolo tra le  auto e moto economiche, molto cercata fra i giovani (soprattutto fra i ragazzi) è la Volkswagen Polo. Il motivo non è solo il prezzo (il modello appartenente alla linea Trendline è decisamente conveniente). I motivi per cui quest’auto è tanto quotata tra i ragazzi è l’equilibrio tra il prezzo e le sue potenzialità.

La Volkswagen Polo è, sostanzialmente, cugina della tanto amata Golf e di questa possiede, non tutte, ma buona parte delle qualità. I latini dicevano “in medio stat virtus”, ed è proprio questo il principio su cui si basa questa automobile, sotto tutti i punti di vista: garantisce buone prestazioni, un consumo accettabile ed un prezzo proporzionato alle sue qualità.

Inoltre,esteticamente, pare piaccia molto: in sostanza, è un’auto con cui un ragazzo può conciliare tutte le sue necessità, dall’andare al lavoro al fare un lungo viaggio in buona compagnia.

Auto più economiche e più vendute: elenco, ecco quali sono

Ma vediamo nei dettagli quali sono le Auto più vendute nel 2012

Discorso diverso vale per le moto. Chi acquista una motocicletta difficilmente lo fa per necessità.

La moto è un mezzo di trasporto limitato: consente viaggi lunghi ma di certo non con le comodità di un auto, non è adattabile a tutti i climi (infatti, viene usata soprattutto nella bella stagione) e richiede una certa manutenzione.

Chi compra una moto lo fa quasi sempre per un solo motivo: la passione. I motociclisti costituisco una classe di appassionati. Insomma, l’auto la possono guidare un po’ tutti, ma la moto, per essere esaltata, ha bisogno di un motociclista degno di lei.

Vediamo quali sono i modelli di moto più acquistati dai giovani.

Il primo modello verso cui i giovani si rivolgono fa parte della famiglia Yamaha, si tratta della T-Max 500.

Questo modello è diventato, infatti, un fenomeno non solo commerciale ma anche di costume. Il prezzo di acquisto è di 9.195 euro, una cifra non da poco ma pare che il suo design accattivante e le sue ottime prestazioni stradali facciano di questa moto il modello per cui i ragazzi sbavano maggiormente.

Inoltre, è un buon viaggiatore autostradale: i trasferimenti lunghi sono perfettamente alla portata di questa moto grazie al serbatoio di 15 litri e, se siete amanti delle lunghe traversate, la Yamaha offre numerosi optional a cui attingere per migliorare le qualità di questa motocicletta. Non condiglita per i consumi.

Moto economica e sempre TREND è la Ducati Monster 696

Questo modello, decisamente più alla portata del primo (la Ducati Monster ha un prezzo base di 7.990 euro), possiede delle caratteristiche uniche e uno stile invidiabile.

La prima Ducati Monster presentata dalla firma italiana diversi anni fa e che fatto nascere una vera e propria categoria di appassionati, i “monsteristi”.

Ciò che rende interessante questa moto è la sua semplicità e versatilà: pur essendo una moto di classe e ammirata dagli appassionati, la Ducati Monster 696 appaga anche le esigenze di chi approccia al motociclismo per la prima volta.

La Monster 696, infatti, possiede una forte personalità, grazie alle sue riconosciute qualità e prestazioni, e un aspetto accattivante ma è anche una moto facile da guidare. Inoltre, per tutti i ragazzi che vogliono usarla per fuggir via lontano da libri o da lavori stressanti, questo modello di Ducati garantisce, grazie al serbatoio da 15 litri, di coprire lunghe distanze senza problemi, dimostrando di possedere un’ottima tenuta di strada.

Come la ducati Monster non è da meno la Yamaha Mt 03, consigliata sopratutto per la enorme facilità di guida sopratutto nel traffico e per gli ottimi consumi che offre.

Ma vediamo nei dettagli quali sono le moto più vendute nel 2012

Avete scelto ciò che fa per voi? Le auto e moto economiche che più rispondono ai vostri interessi? non vi resta che allacciare le cinture, indossare il casco perchè la fuga dai libri o da datori di lavoro noiosi va fatta sempre in sicurezza!

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto