Il periodo degli esami per noi donzelle è decisamente triste, non solo per lo stress ma soprattutto per il nostro aspetto: capelli arruffati, pelle opaca e piena di brufoli (la causa? NUTELLA!) e la ceretta viene costantemente rimandata.
Tutte quelle cure di bellezza che ci riserviamo di solito vengono man mano rimandate al giorno successivo all’esame e, arrivato il momento, riprendere le “sembianze umane” diventa più complicato, il lavoro è tanto e la voglia è poca.
Tutte le giovani, studentesse e/o lavoratrici, vorrebbero trovare un modo per poter recuperare il tempo perduto in poco tempo: mi spiace ma la soluzione non c’è! Anzi, esiste: la costanza.
Bisogna periodicamente curare il proprio corpo usando i vari trattamenti di bellezza necessari.
Quali sono i trattamenti estetici più importanti? E quali i Trattamenti Bellezza Fai da Te ?
“Scopri le varie possibilità di trattamenti estetici e i trattamenti bellezza fai da te, tecniche e alternative per giovani e studentesse di Trattamenti bellezza fai da te”
Parlare di tutti loro richiederebbe un’enciclopedia, qui di seguito vi esporrò quelli più importanti in assoluto.
Trattamenti Viso
Solitamente la pulizia del viso prevede varie fasi;
Per prima cosa viene fatta una detersione del viso con latte detergente e tonico, utili per rimuovere cellule morte e smog dalla pelle del viso.
La fase successiva prevede la vaporizzazione: il vapore ozonizzato prevede la dilatazione dei pori facilitando la rimozione, nella fase seguente, dei punti neri, localizzati principalmente nella “zona T” (fronte-naso-mento).
La penultima fase prevede il peeling, ovvero l’uso di una crema con microgranuli da massaggiare sulla pelle.
Infine, viene fatta una maschera idratante e protettiva al viso per circa 15-20 minuti.
Per un trattamento del genere è necessario rivolgersi ad un estetista e ripetere il tutto periodicamente; per fortuna, non è necessario spendere tanti soldi: esistono dei Trattamenti Bellezza Fai da Te
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Non è necessario possedere tutta questa roba per i Trattamenti Bellezza Fai da Te:
E’ possibile utilizzare un tonico rinfrescante per pulire il viso anziché il latte detergente;
Per la vaporizzazione che consente l’apertura dei pori basta far bollire dell’acqua in una pentola e metterci la testa sopra coperta da un asciugamano per non far disperdere il vapore.
Per quanto riguarda il peeling, se non si possiede le scrub, è possibile mescolare una normale crema con zucchero o sale fino (è consigliabile lo zucchero, il sale potrebbe provocare bruciore nel caso di piccole ferite).
Con mani pulite e una salviettina si passa alla spremitura dei punti nei aperti; infine, stendiamo la crema idratante.
Trattamenti fai da te
Passiamo ad altri Trattamenti Bellezza Fai da Te, quello relativo al corpo.
Una delle scocciature che la bellezza impone è quella della depilazione; le tecniche sono varie:
Crema depilatoria: Si usa una sorta di sapone che, tenuto sulla zona interessata per un certo numero di minuti, porta via con sé i peli superflui al momento del risciacquo, ovviamente, per ogni pelle esiste un tipo di crema depilatoria; di solito questa tecnica viene utilizzata per gambe e inguine, zone alle quali la crema depilatoria può approcciare con maggiore tranquillità.
Rasoio: E’ una tecnica usata soprattutto per i peli più robusti, in particolar modo per le ascelle. La ricrescita si ripresenta dopo poco tempo e, purtroppo, favorisce peli incarniti. Sulle ascelle, come noto, si deve usare preferibilmente questa tecnica: l’epilazione può provocare formazione di cisti.
Arriviamo, dunque, alle tecniche di epilazione come Trattamenti Bellezza Fai da Te.
Ceretta:è decisamente la più consigliata e, soprattutto, la più economica. Può essere fatta a caldo oppure a freddo e permette, come le altre tecniche di epilazione, l’indebolimento del follicolo pilifero e la riduzione dello spessore del pelo. Come nel caso della crema depilatoria, esistono vari tipi di cere a seconda del tipo di pelle. Inoltre, si differenziano anche dall’aroma (un piccolo vizio che rende la tecnica, seppur dolorosa, più leggera e piacevole). E’ sempre consigliabile, dopo lo strappo, l’applicazione di un olio lenitivo per rilassare la pelle. Nel caso in cui si soffre di capillari e vene varicose, l’uso della ceretta è espressamente sconsigliato!
Depilazione
Pinzette: essendo uno strumento utilizzato localmente, viene usato soprattutto per le sopracciglia; a proposito di questo, consiglio a tutte le giovani studentesse e non di tirare le sopracciglia dalla parte inferiore e mai dalla parte superiore (so che la pelle tra gli occhi e il sopracciglio è più delicata e, dunque, provoca più dolore ma “chi bella vuole apparire.”).
Epilatore elettronico: il noto Silk-epil è tra i più rinomati; questi aggeggi, grazie ad una ruota costituita da pinze, provvede a tirare sistematicamente tutti i peli uno per uno. La tecnica è sconsigliata, favorisce la nascita di peli incarniti.
Esiste, infine, la depilazione definitiva, divisa in due tipologie:
Elettrodepilazione: un ago trasmette una piccola scossa elettrica al follicolo pilifero nel bulbo, indebolendolo. La tecnica viene solitamente utilizzata per i peli sul viso, attorno all’areola mammaria e la pancia.
Luce pulsata: questa tecnica si sta enormemente diffondendo da un anno a questa parte. Attraverso un processo chiamato fototermolisi, vengono bruciate le cellule del bulbo pilifero, e di conseguenza il pelo non ricrescerà più. Prima era necessario farlo nei centri di bellezza, ora è possibile farlo in casa. Un unico investimento, dunque, comporterebbe un risparmio futuro definitivo.
Altro tasto dolente è la cellulite.
Essere grasse o magre non fa differenza, né tanto meno l’età: la cellulite può colpire chiunque. Gli estrogeni (ormone tipicamente femminile, ecco perché gli uomini ne sono meno soggetti) favoriscono il deposito di grassi nel tessuto sottocutaneo; si formano, così, cuscinetti (la cosiddetta “pelle a buccia d’arancia”) su polpacci, braccia, cosce e glutei.
Quante, fra studentesse e lavoratrici (di ogni età) che non hanno la possibilità di fare sport che permette un consumo di grassi e una facilitazione della circolazione, spesso fanno uso di creme e fanghi? Se usati con regolarità, questi prodotti (spesso di erboristeria) danno col tempo i primi risultati.
Anticellulite
Qui di seguito, un elenco delle marche che producono creme e prodotti anticellulite:
Biotherm- Chanel – Chenot- Clarins – Clinians – Coloniali – Collistar – Debora – Bioetyc – Dior – Galenic – Garnier Bodytonic – Givenchy – Lancaster – Lancome – Laboratori Lierac – La Prairie – Rilastil Intensive – RoC – Rodriguez – Sisley
Anche se per le giovani studentesse è più semplice reperire creme e prodotti simili per la cura della cellulite, esistono delle tecniche particolari per eliminare drasticamente gli inestetismi, tra cui la mesoterapia e la carbossiterapia. La liposuzione, infatti, è stata rinnegata poiché inutile e non risolutiva.
Queste tecniche, soprattutto quelle di Trattamenti Bellezza Fai da Te, hanno in comune un’unica caratteristica dalla quale dipendono gli esiti a lungo termine: la costanza.
Gli esami vi attanagliano? Invece di prendervi mezz’ora di pausa tra un paragrafo e l’altro marcendo davanti Facebook, curate il vostro corpo: studiare con una pelle liscia e un viso luminoso impedirà alla fatica di prendere maggiore sopravvento!
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
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