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All’Unimore Mostra Giovanni Battista Amici

Redazione Controcampus 31 Gennaio 2014
R. C.
20/04/2024

Università degli Studi di MODENA e REGGIO EMILIA - Mostra Giovanni Battista Amici A Modena fino al 20 febbraio la mostra “Giovanni Battista Amici: ottico, astronomo, naturalista”.

Organizzato dal Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Unimore e curata dalla prof. ssa Elena Corradini dell’Unimore e dal prof. Alberto Meschiari della Scuola Normale Superiore di Pisa, l’allestimento suddiviso in tre sezioni getta uno sguardo sull’attività molteplice di questo illustre scienziato modenese, distintosi come ottico, “instrument maker”, astronomo e naturalista.

Successivamente la mostra Unimore, realizzata col contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che propone molte curiosità e strumenti di Amici, farà tappa a Firenze e Viterbo.

L’Unimore ricorda lo scienziato Giovanni Battista Amici (Modena 1786–Firenze 1863), dedicando a questo suo illustre docente di origini modenesi una esauriente mostra Unimore, organizzata dal Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” e curata dalla prof.ssa Elena Corradini, docente di Museologia presso lo stesso Dipartimento, e dal prof. Alberto Meschiari, docente della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Inaugurata mercoledì 29 gennaio presso il Foro Boario di Modena (via Bono da Nonantola 2), la mostra Unimore “Giovanni Battista Amici: ottico, astronomo, naturalista, che ha ricevuto il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e resterà aperta al pubblico fino a giovedì 20 febbraio, conclude le celebrazioni promosse dall’Ateneo emiliano per il 150° della morte di questo grande costruttore di strumenti scientifici ottici dell’Italia preunitaria, scienziato di levatura internazionale, che diede grande impulso allo sviluppo del moderno microscopio e delle osservazioni microscopiche. Attraverso questa iniziativa, che fa seguito a un convegno tenutosi a Modena nell’aprile scorso sull’opera scientifica di Giovanni Battista Amici, ci si propone di offrire una panoramica dell’attività molteplice di questa eclettica personalità, distintasi non solo come ottico e “instrument maker”, ma anche come astronomo e naturalista, collocando la sua opera scientifica nella sua età e fra i suoi contemporanei.

Giovanni Battista Amici – ha sottolineato il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisanoè certamente il più prestigioso scienziato che ha espresso la città di Modena e ci è sembrato doveroso ricordarlo anche con questa mostra Unimore, una mostra che nasce nello spirito di collaborazione che vede attivi i nostri Musei universitari insieme con quelli delle altre più importanti Università italiane. Ciò che lo fa grande è la sua capacità di avere sempre avuto molta attenzione a dare una finalità applicativa alle sue ricerche. In questo credo dobbiamo riconoscergli una notevole modernità. Attraverso la figura di Amici assume rilevanza il ruolo che la nostra Università ha sempre esercitato per lo sviluppo e il sostegno della ricerca scientifica e della ricerca applicata, a partire dagli stimoli ricevuti da Amici fin dall’inizio dell’attività dal professore di Fisica Giovanni Battista Tommaselli per la realizzazione degli strumenti per arrivare, poi, all’insigne matematico Paolo Ruffini, Rettore dell’Università, che sostenne la ricerca scientifica di Amici, presentando e facendo pubblicare le sue memorie presso l’Accademia delle Scienze fin dal 1818”.

Successivamente la mostra Unimore farà tappa a Firenze, a partire dal 28 febbraio presso La Specola del Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze, di cui Amici assunse la direzione a partire dal 1831, dopo il suo trasferimento da Modena. Quindi, dopo un ritorno a Modena (11 aprile – 17 maggio) dove sarà riallestita al di sotto del porticato dell’Atrio Lapidario del Palazzo del Rettorato (via Università 4), ripartirà, per il periodo dal 21 maggio al 6 giugno, per l’Università della Tuscia di Viterbo, dove sarà ospitata prima presso l’Orto Botanico e negli ultimi giorni presso il Palazzo del Rettorato.

Determinante fu l’attività di Amici anche per la nascita a Modena del primo Osservatorio Astronomico – afferma il prof. Alessandro Capra, Direttore del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”– per la realizzazione del quale l’arciduca Francesco IV d’Austria Este cedette nel 1826 il torrione orientale del suo seicentesco Palazzo Ducale, tuttora di proprietà dell’Università, oggi assegnato al nostro Dipartimento di Ingegneria. Per le sue osservazioni Amici realizzò innovativi e importanti strumenti, alcuni dei quali conservati ancora nell’Osservatorio Geofisico di Modena e oggi esposti in mostra Unimore”.

La mostra Unimore si articola in tre sezioni.

  • Nella prima sezione, introdotta dai ritratti dei più importanti scienziati di fama internazionale con i quali Amici si trovò a collaborare – spiega la prof.ssa Elena Corradini, che ne ha curato l’allestimento – viene illustrata, con il supporto di testi e manoscritti provenienti dalla Biblioteca Estense, la carriera dello scienziato e instrument maker che, dopo gli anni modenesi, proseguì a Firenze, dove Amici, direttore della Specola del Museo di Fisica e Storia naturale, continuò a realizzare strumenti per gli scienziati di tutta Europa. Particolare attenzione, in questa prima sezione, viene dedicata alle camere lucide, originale strumento che consentiva di riprodurre in disegno quanto veniva osservato e con il quale Amici eseguì numerosi ritratti di colleghi e amici che frequentavano il suo studio, alcuni dei quali sono riprodotti in mostra”.
  • Nella seconda sezione – precisa il prof. Alberto Meschiari, altro curatore della mostra – sono esposti alcuni microscopi di Amici. Grande rilevanza ha, nel bicentenario della sua costruzione, un microscopio a riflessione, o catadiottrico, firmato e datato 1814, il primo a essere conservato. Attraverso gli strumenti in mostra, i documenti e i testi esplicativi, si potrà seguire l’evoluzione dei contributi di rilievo internazionale dati da Amici al perfezionamento di questo strumento, dal catadiottrico all’acromatico, dalla lente emisferica frontale all’obiettivo a immersione. Così come si potranno ripercorrere alcune tappe delle osservazioni naturalistiche da lui compiute, sia nel settore della botanica – dalla ripresa dello studio della circolazione della linfa in alcune pianticelle acquatiche, iniziato nel Settecento dall’abate Bonaventura Corti, docente presso l’Università modenese, fino alla descrizione dell’intero processo della fecondazione in alcune piante fanerogame – che in quello dell’istologia, con la minuziosa descrizione della fibra muscolare striata”.
  • L’ultima sezione è dedicata all’astronomia: all’Osservatorio astronomico di Modena e alla Specola del Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze; agli strumenti realizzati da Amici, dallo strumento dei passaggi, ai telescopi riflettori e rifrattori, ai micrometri, allo spettroscopio con prisma a visione diretta; e alle sue osservazioni astronomiche.

Nell’ambito della mostra Unimore sono previste, oltre a visite guidate, attività didattiche, in collaborazione con il Laboratorio didattico dei Musei Civici, che prevedono l’utilizzo sia di microscopi, per consentire al visitatore di avvicinarsi alle osservazioni naturalistiche di Amici, sia della camera lucida, per disegnare ritratti dal vero, come faceva Amici nel suo studio, prima a Modena poi a Firenze.

Accanto al ritratto di Amici, sarà esposto in anteprima quello che l’artista modenese Wainer Vaccari ha voluto appositamente realizzare per questa mostra Unimore in onore del suo celebre concittadino.

Per aperture informazioni e prenotazioni rivolgersi a: tel. 059 2055012: e-mail: [email protected]

© Riproduzione Riservata
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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto