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1 Maggio 2014 Festa del Lavoro: cosa fare e dove andare il 1 maggio

Redazione Controcampus 6 Marzo 2014
R. C.
04/10/2024

Ecco tutto quello che devi sapere sul 1 Maggio 2014, Origini e Tradizioni, Cosa Fare e Dove Andare.

Ecco tutto quello che devi sapere sul 1 Maggio 2014, Origini e Tradizioni, Cosa Fare e Dove Andare. Ricordiamo che uno dei principali eventi è quello del Concertone a Roma. Leggi e scopri anche il Meteo del primo Maggio 2014

1 Maggio 2014

1 Maggio 2014

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La Festa del lavoro o Festa dei lavoratori è una festività celebrata l’1 Maggio 2014 di ogni anno che intende ricordare l’impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori di tutto il mondo.

La Festa del lavoro del 1 Maggio 2014 è riconosciuta in molte nazioni del mondo ma non in tutte. Alle nostre latitudini, sono tante le manifestazioni per richiamare il diritto al lavoro, e così anche la tutela della dignità e della sicurezza dei lavoratori.

È la Festa del Lavoro del 1 Maggio 2014 che, come vuole la tradizione, significa cortei, concertini, arte, ma anche scampagnate, grigliate, sagre, sport.

Con l’arrivo della primavera e del caldo, con l’allungarsi delle giornate, la Festa del Lavoro  è l’occasione giusta per tutti quelli che amano godersi un antipasto d’estate, senza dimenticare le lotte e le rivendicazione provenienti dal martoriato mondo del lavoro, guardando con attenzione, intelligenza e lungimiranza al presente ed al futuro delle prossime leve lavoratrici.

Festa del Lavoro 1 Maggio

Festa del Lavoro 1 Maggio

Festa del Lavoro storia e significato. La Festa del lavoro festeggiata l’1 Maggio 2014 nasce alla fine dell’ottocento in ricordo del “Massacro dell’Haymarket di Chicago”, avvenuto in seguito alla prima manifestazione nazionale per la giornata delle 8 ore fissata il primo maggio 1886 dai sindacati americani, duramente repressa nel sangue dalle forze dell’ordine.

La prima celebrazione della Festa dei lavoro si tenne a Roma il 1890. In quell’occasione la città venne occupata da poliziotti, carabinieri, corpi dell’esercito e squadroni di cavalleria. Durante il Ventennio fascista la festa dei lavoratori venne abolita da Mussolini, pur continuando in clandestinità. Si tornò a festeggiare la Festa del lavoro solo dopo la guerra, a Roma il primo maggio 1945. Nel corso degli anni ’50 e ’60 le celebrazioni del primo maggio (diventata ormai festa nazionale) furono un momento di divisione tra le forze sindacali.

Solo Cgil e Uil lo celebravano, mentre la cattolica Cisl preferiva “santificare” la festa di San Giuseppe lavoratore il 19 marzo.

L’autunno caldo e le lotte per i diritti dei lavoratori ricompattarono le principali sigle sindacali tricolore, che tornarono così a festeggiare la ricorrenza insieme dal 1970.

Festa del Lavoro e 1 maggio 2014 cosa fare e dove andare

Quest’anno la Festa del Lavoro cade di giovedì, per cui, salvo le ormai abituali intemperanze del meteo, sarà possibile programmare un “ponte “abbastanza lungo.

Ecco alcune proposte per la Festa del Lavoro – 1 Maggio 2014, ecco cosa fare:

  • 1 Maggio

    1 Maggio

    1 Maggio 2014 festa del lavoro e cortei in tutte le città: Giornata di festa quella del primo maggio, certo, ma anche di riflessione e coinvolgimento critico. Come ci testimonieranno cortei e manifestazioni unitarie dei lavoratori organizzate dalle principali sigle sindacali italiane (CGIL, CISL, UIL) in tutte le piazze dello Stivale. Ripensare la storia e il significato della Festa del Lavoro nei nostri (difficili) giorni sarà il nostro primo dovere. La Festa del lavoro si ripropone come occasione per ribadire la centralità del lavoro nella vita della democrazia, per meditare sui diritti degli uomini e delle donne e fare avanzare ovunque le prospettive di progresso occupazionale e sociale. Come dicono le nostre mamme, “prima fai i compiti e poi vai a giocare”. Perché la libertà è anzitutto partecipazione!

  • 1 Maggio 2014 nei centri benessere: La festa del Lavoro è la giornata in cui, notoriamente, il lavoratore cerca un’isola di relax dove godersi il meritato giorno di riposo. Il lavoro ci logora? E allora cosa c’è di meglio di una intera giornata alle terme o, perché no, in una bellissima Spa? Trattamenti di bellezza, fanghi, solarium. I centri benessere sono l’ideale per rigenerare membra e nervi, ascoltando musica rilassante, immersi in piscine d’acqua calda e massaggiati da mani esperte ed oli essenziali.
  • 1 Maggio 2014 e gite fuori porta: Complice la primavera e la voglia di non restare a casa, sei italiani su dieci (59 %, stime Coldiretti) trascorreranno la Festa del Lavoro facendo una passeggiata, una gita fuori porta o un picnic all’aria aperta nonostante il tempo incerto. Che sia al mare o in montagna, un pic nic è sempre la scelta giusta per festeggiare il 1 Maggio con allegria e tra amici. L’importante non è solo scegliere dove andare ma soprattutto con chi andare. Una semplice gita in montagna o un pranzo sfizioso in giardino, può trasformarsi in una piacevolissima giornata se si può contare sulla compagnia giusta.
  • 1 Maggio

    1 Maggio

    1 Maggio 2014 al mare: La Festa del Lavoro, ovvero il primo maggio è il giorno ideale per una gita fuori porta, ma soprattutto per i primi bagni, tempo permettendo: la primavera scorre, arrivano le prime giornate di sole e di caldo e siamo prossimi all’estate. E giacché il primo maggio è tradizionalmente uno dei giorni più primaverili dell’anno, se il sole splende non c’è occasione migliore per “anticipare” le vacanze al mare. E in Italia c’è solo l’imbarazzo della scelta per l’1 maggio 2014 al mare. Il nostro personalissimo carnet propone: Fiordo di Furore e Grotta Azzurra di Palinuro (Campania), Santa Maria di Leuca (Puglia), Praia a Mare (Calabria), Baia di San Fruttuoso (Liguria), Punta Palascìa (Puglia), Spiaggia di Calamosche (Sicilia) e via dicendo. Insomma eventi per tutti i gusti.

  • 1 Maggio 2014 ed iniziative sportive: Sport al potere anche per l’edizione 2014 della Festa del Lavoro.  Sarà un 1 maggio all’insegna del trekking urbano e del podismo. Si cammina nelle città d’arte, ci si inerpica verso i borghi più impervi e si cercano le bellezze nascoste dei nostri luoghi conosciuti e no. Un modo di fare turismo dustante dai circuiti tradizionali, decisamente sostenibile e meno vincolato, vi porterà a visitare gli angoli più nascosti e meno noti delle vostre, attraverso itinerari studiati da esperti conoscitori delle singole città partecipanti alla manifestazione.
  • 1 maggio 2014 nei luoghi e nei borghi più belli d’Italia:  Tasche permettendo,  la Festa del Lavoro sarà per molti un’opportunità per riscoprire i borghi più belli d’Italia, piccoli angoli sperduti in cui il tempo sembra essersi fermato. Meglio se da soli, nei paesi fantasma. Gettonatissimi i borghi medievali, preferibilmente abbandonati. Paeselli dove non vive più nessuno.  Per un primo maggio 2013 ve ne consigliamo tre: Triora (Liguria), Pentedattilo (Calabria), Gennas (Sardegna).

E allora l’1 maggio 2014 dove andare? Quando si tratta di festività, in questo caso la Festa del Lavoro, la tendenza prevalente degli Italiani negli ultimi anni pare diventata, specie negli ultimi anni, quella di organizzare la propria vacanza sul web, meglio se last minute, scegliendo mete che offrono un ottimo rapporto qualità prezzo. Le tasche non permettono? No problem! Per chi resta le opzioni tra cui scegliere sono numerose.

Quali sono allora i trend della Festa del Lavoro 2014? Se siete fra i tanti che non hanno ancora deciso dove andare, ecco qualche idea per il ponte della Festa del Lavoro 2014:

  • 1 Maggio

    1 Maggio

    1 maggio 2014 concertone a Roma. La Mecca di ogni 1 Maggio che si rispetti rimane ovviamente la stessa: il Concertone romano del Primo Maggio, la “Woodstock italiana” che annualmente CGIL, CISL e UIL rinnovano da 14 anni in piazza San Giovanni. L’avvenimento richiama nella capitale un gran numero di spettatori, trasmesso integralmente dalla Rai. La kermesse musicale ha luogo nel pomeriggio e vede sul palco un gran numero di gruppi italiani, della scena musicale indipendente e non, oltre ad un ricco parterre di stelle internazionali. Tra gli obiettivi: sviluppare tra i più giovani la giusta coscienza civile verso i temi più importanti dell’attualità quali la pace, il terrorismo e le grandi battaglie dell’umanità. Iniziative analoghe, anche negli altri capoluoghi italiani. Non perdetevele! Vedi Guida per il primo maggio per non perderti tutti gli eventi della festa dei lavoratori in Italia.

  • 1 maggio 2014 pic-nic e parchi pubblici: Anche per la Festa del Lavoro 2014, il must  del Primo Maggio tricolore rimane l’immancabile pic-nic nei più bei parchi pubblici delle nostre città. Ma quali sono i parchi migliori per trascorrere una giornata all’aria aperta, all’insegna dello svago e del relax? Per chi rimane in città, segnaliamo: Villa Borghese (Roma), Parco Lambro (Milano), i Giardini Margherita (Bologna), la Villa Comunale a Napoli e il Parco della Favorita di Palermo.
  • 1 maggio 2014 in mini vacanze: Vi trovate lontano da Roma e preferite soluzioni più tranquille? Le alternative, al solito, si sprecano: dalle gite fuori porta, ai weekend, fino ai viaggi a lungo raggio. E in tempi di crisi economica (e lavorativa) come quello che stiamo vivendo, meglio strizzare un occhio al low cost. Diverse le capitali europee che è possibile raggiungere per il ponte della Festa del Lavoro approfittando di tariffe aeree particolarmente convenienti. Dall’intramontabile Londra a Barcellona, da Amsterdam a Cracovia, passando per Sofia e Francoforte. Ginevra e Praga le new entry per i vacanzieri del 1° maggio. Per i facoltosi che vogliono regalarsi un viaggio un po’ più lungo, può optare per Cuba o per la Thailandia, che oltre ad avere tariffe aeree abbordabili, sono anche dei Paesi molto economici, dove la vita e gli hotel costano poco. Ed è quindi possibile concedersi qualche lusso in più.
  • 1 Maggio

    1 Maggio

    1 maggio 2014 ed iniziative culturali: E per chiudere in bellezza ricordiamo gli eventi dediti alla cultura, giovedì 1 Maggio molti musei italiani saranno visitabili al costo di solo 1 euro. Anche quest’anno il Mibac lancia questa iniziativa nel giorno dedicato ai lavoratori per permettere di riscoprire il nostro patrimonio storico e artistico. In concomitanza con la Festa del Lavoro tutti i musei e i siti archeologici della penisola restano aperti, spesso anche di notte. In Italia tutto il mese di maggio è dedicato alla cultura, il che si traduce in sconti particolari sui biglietti, con tariffe agevolate e talvolta con ingressi addirittura gratuiti. Allo scopo di incoraggiare la fruizione del patrimonio artistico del Belpaese, anche per la Festa del Lavoro 2014 sono numerose le iniziative volute dal ministero per i Beni e le Attività Culturali, che coinvolgeranno musei,  monumenti, gallerie e aree archeologiche statali lungo tutto lo Stivale. Da menzionare quella relativa alla Reggia di Caserta che sarà regolarmente aperta il 1 maggio con i consueti orari di visita. Inclusi nel biglietto di ingresso: gli Appartamenti Storici, la Pinacoteca, la Quadreria, la collezione di arte contemporanea “Terrae Motu”.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto