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Stelle di Neutroni, raggi x e raggi gamma nella ricerca dell’Università di Trento

Redazione Controcampus 16 Febbraio 2015
R. C.
29/03/2024

Università degli Studi di Trento - Stelle di Neutroni: Lampi di Raggi Gamma, segreti svelati tra vita e morte di una stella da Unitn Dipartimento di Fisica dell'Università di Trento e Max Planck Institute for Gravitational Physics insieme in uno studio che apre nuove prospettive nel campo della fisica gravitazionale e dell'astrofisica delle alte energie.

Il ricercatore Riccardo Ciolfi (UniTrento): «Siamo a caccia di una soluzione per il puzzle degli “short gamma-ray burst”, che da decenni attrae l’attenzione degli astrofisici. L’emissione di raggi X che segue questi lampi di raggi gamma è in apparente contraddizione con i modelli di riferimento della comunità scientifica. Attraverso un’inaspettata inversione temporale, il nostro modello potrebbe risolvere il problema, permettendo di comprendere meglio i meccanismi responsabili di questi eventi spettacolari»

Gli scienziati le chiamano “stelle di neutroni” e sono uno dei possibili stadi finali dell’evoluzione stellare. Come giganti nuclei atomici tenuti insieme da un’attrazione gravitazionale cento miliardi di volte più intensa di quella della Terra, sono il residuo collassato e densissimo di una stella di grande massa: concentrano l’equivalente del nostro Sole entro un raggio di appena 10 km. Svelare i misteri di questi straordinari laboratori di fisica estrema, che possono insegnarci molto sulle forze fondamentali dell’Universo, rappresenta oggi una delle maggiori sfide dell’astrofisica.

Quando due stelle di neutroni si trovano legate in un sistema binario, orbitano l’una intorno all’altra riducendo gradualmente la loro distanza, fino al punto in cui le due si scontrano. Questo evento raro ma cruciale si ritiene responsabile dell’origine degli “short gamma-ray burst”, violentissime esplosioni tra le più luminose dell’Universo (pari al rilascio di due milioni di trilioni di trilioni di megatonnellate di tritolo). Osservabili da galassie lontane, tali esplosioni di raggi gamma della durata inferiore a due secondi sono ancora oggi tra gli eventi più enigmatici per la scienza. Secondo i modelli attuali, questi lampi di radiazione si manifestano quando l’unione di due stelle di neutroni risulta in un collasso gravitazionale e nella formazione di un buco nero. Il disco di materia residua che inizialmente circonda il buco nero viene “risucchiato” in meno di un secondo e l’elevata energia magnetica e termica dà luogo a un getto di energia e particelle da cui scaturisce la radiazione gamma.

Gli “short gamma-ray burst” sono rilevati regolarmente da satelliti come Swift. Ma negli ultimi anni è stata registrata anche una successiva emissione di raggi X, che può durare fino a diverse ore: molto più a lungo di quanto ci si potrebbe aspettare data la brevissima attività del buco nero appena formatosi.
Proprio questa anomalia ha attirato l’attenzione di due ricercatori dell’Università di Trento (Dipartimento di Fisica) e dell’Istituto Albert Einstein di Potsdam in Germania (Max Planck Institute for Gravitational Physics) che, in un recente studio pubblicato sulla prestigiosa rivista The Astrophysical Journal Letters, hanno proposto una spiegazione a tale fenomeno. Un’ipotesi che potrebbe aprire a nuovi sviluppi in un’area di ricerca – quella dell’astrofisica delle alte energie e delle onde gravitazionali – che negli ultimi anni ha conosciuto progressi sorprendenti.

«Nel nostro studio – spiega Riccardo Ciolfi, assegnista di ricerca del Dipartimento di Fisica e primo firmatario del lavoro – consideriamo la possibilità che l’unione di due stelle di neutroni porti alla temporanea formazione di una stella supermassiva, in grado di resistere al collasso gravitazionale da minuti ad ore prima di dare origine al buco nero, e mostriamo come la sua continua emissione di energia fino al momento del collasso possa spiegare la radiazione X osservata per molto tempo dopo il lampo di raggi gamma».

Grazie a simulazioni matematiche al computer, è stato possibile dimostrare che a causa dei fortissimi campi magnetici, la stella supermassiva si circonda di una densa nube di materia ed energia. Pochi istanti dopo il collasso a buco nero, si genera il getto prorompente che attraversando la nube indisturbato produce la radiazione gamma, mentre gran parte dell’energia emessa dalla stella prima del collasso è ancora intrappolata nella nube e verrà rilasciata come radiazione X su tempi molto lunghi. Questo ritardo fa sì che una buona parte del segnale X sia osservato soltanto dopo il lampo gamma che segue collasso, anche se l’energia che ne è responsabile viene emessa dalla stella prima del collasso (“time reversal”). Rispetto al tempo di propagazione della luce nel vuoto, il ritardo con cui l’ultimo “fotone” emesso dalla stella prima del collasso arriverà a noi è stato stimato dai due ricercatori e risulta compatibile con la lunga durata della radiazione X che si osserva a seguito dell’esplosione di raggi gamma.

«Finora – aggiunge Ciolfi – si è sempre ritenuto che il picco di segnale in onde gravitazionali, generato dall’incontro delle due stelle di neutroni, e il rilascio di raggi gamma fossero eventi quasi contemporanei. Il nostro modello evidenzia invece che questi due eventi sono separati dalla “vita” della stella supermassiva, formatasi prima dell’inevitabile collasso a buco nero. Rivelatori di onde gravitazionali come Virgo (in Italia) e LIGO (negli USA), che saranno operativi già a partire da quest’anno, potranno dunque avvisare i satelliti gamma e X dell’evento imminente, dando loro la possibilità di seguirlo e catturarne i segreti».

«L’area di ricerca nel campo delle onde gravitazionali e dell’astrofisica delle alte energie – commenta Lorenzo Pavesi, direttore del Dipartimento di Fisica – sta regalando ai nostri ricercatori e al nostro Ateneo molte soddisfazioni. Le attività di ricerca e i recenti riconoscimenti ai professori Roberto Battiston e Stefano Vitale sono esempio di come l’Università di Trento e il Dipartimento di Fisica abbiano ormai conquistato autorevolezza in questo campo. Il coinvolgimento di giovani ricercatori come Riccardo Ciolfi e la collaborazione con istituzioni scientifiche di avanguardia nella fisica gravitazionale, quali l’Istituto Albert Einstein della Max Planck Society, rafforzano il ruolo di primo piano della nostra Università».

© Riproduzione Riservata
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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. 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