Con l’arrivo dell’autunno le giornate si fanno più brevi. Il sole tramonta prima e con l’ora solare 2017 dovremo abituarci nuovamente a diversi ritmi.
Ma quando spostare le lancette dell’orologio? Durante il mese di ottobre, le lancette vanno spostate un’ora indietro. Una buona notizia, quindi, perchè potremo dormire un’ora in più. Il cambio ora legale in ora solare si terrà proprio questa settimana.
La data del cambio dell’ora legale coincide come sempre con l’ultimo fine settimana di ottobre. La scelta del giorno non è casuale. Infatti in questo modo tutti potranno abituarsi al nuovo orario, avendo un giorno festivo per “carburare” con i nuovi ritmi della giornata.
Inoltre, tutte le attività e gli uffici eviteranno i possibili disagi che potrebbero crearsi con il cambio orario.
Tra gli inconvenienti c’è certamente la minore durata delle ore di luce. Le giornate saranno quindi caratterizzate da più ore di buio, riducendo di fatti le attività lavorative, e non solo, della seconda parte del giorno. In compenso, però, i più mattinieri potranno beneficiare del Sole fin dal primo mattino. Anche se questo fenomeno si assottiglierà con l’arrivo dell’inverno. Vediamo quali sin i vantaggi e gli svantaggi cui andremo incontro anche quest’anno.
Cambio ora legale 2016: data di quando entra in vigore l’orario solare, lancette un’ora indietro
Una delle consuetudini più difficili da accettare è certamente il cambio orario. Molti fanno fatica ad abituarsi progressivamente ai cambiamenti di luce dettati dalle stagioni. Infatti in estate le ore di luce sono molto più numerose rispetto all’inverno. Di conseguenza, durante le stagioni di transizione come la primavera e l’autunno, il sonno potrebbe essere alterato, perchè c’è chi fatica a svegliarsi presto la mattina, quando fuori è ancora buio. Allo stesso modo potrebbe essere più faticoso concentrarsi o lavorare quando sembra essere calata la notte improvvisamente, quando l’orologio segna ancora il pomeriggio!
Il cambio ora solare e legale avviene a marzo ed ottobre. Spostando le lancette un’ora avanti o indietro si cerca di far fronte, almeno in parte, a questi disagi. Ma anche di risparmiare energia elettrica, facendo coincidere maggiormente gli orari delle attività lavorative e scolastiche alle ore di luce del Sole.
Questa settimana sposteremo le lancette un’ora indietro. Tra la notte di sabato 29 e domenica 30 ottobre ci sarà il cambio orario legale in solare. In pratica, quando l’orologio segnerà le ore 3,00 di notte, dovremo spostare l’ora indietro di 60 minuti. Avremo, quindi, più tempo per riposare e al nostro risveglio ci sarà anche maggiore luce al mattino.
Vantaggi e svantaggi del cambio ora: cosa succede con l’orario solare
La consuetudine di spostare le lancette avanti o indietro in Italia è stata stabilita per legge nel 1966. Dopo 30 anni, e quindi nel 1996, tutta l’Europa si adegua a questi nuovi ritmi scanditi da orario solare e legale. Nel 2010, il cambio ora diventa legge. E così l’ultima domenica di marzo ed ottobre da oltre 40 anni si procede allo switch dell’ora.
Ma perchè è necessario adeguarsi a questi cambiamenti e nuovi ritmi? Una delle principali ragioni per cui si ebbe il cambio orario, è stata il risparmio energetico. Facendo coincidere le attività lavorative e scolastiche con le ore di massima luce delle giornate, si consuma molta meno energia elettrica. Infatti, con l’ora legale è possibile sfruttare l’ora di luce dalle 6 alle 7, e di tardare l’accensione della luce elettrica la sera. Questa intuizione fu molto utile soprattutto negli anni del dopoguerra, quando era fondamentale per il Paese cercare di ridurre al minimo gli sprechi. Solo successivamente il cambio orario venne ripreso e successivamente confermato dalla legge.
Non mancano, però, anche alcuni svantaggi. Infatti molte persone, soprattutto bambini ed anziani, faticano ad abituarsi ai nuovi orari. Di conseguenza accusano fastidi e disturbi legati al sonno o all’appetito. Soggetti particolarmente sensibili, invece, potrebbero manifestare anche disturbi cardiaci causati dallo stress e dalla fatica determinati dalla sottrazione di un’ora di sonno. Un fenomeno, quindi, che si verifica soprattutto d’estate.