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Esami maturità a settembre 2020 causa Coronavirus: cambiamenti Miur

Daniela Saraco 16 Marzo 2020
D. S.
28/03/2024

Possibile decreto del Ministro dell'istruzione sugli esami maturità a settembre 2020 a causa Coronavirus: dal proposta del 6 politico ai possibili cambiamenti del Miur per Covid-19.

Sono varie le possibilità per la scuola dovute all’emergenza Covid-19: lezioni fino a luglio, esame di stato 2020 a settembre con commissione interna. Vediamo quali sono gli scenari possibili per gli studenti .

Dopo la chiusura delle scuole si sospetta che anche la data esame di maturità 2020 possa cambiare per il Coronavirus. MIUR e Azzolina preparano un piano di emergenza per gli esami di stato 2020. Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato, difatti, un nuovo decreto con le nuove misure per il contrasto e il contenimento del virus sull’intero territorio nazionale. Molte misure preventive riguardano il comparto scuola. Le scuole sono attualmente chiuse fino al 3 aprile per l’emergenza Coronavirus.

La validità dell’anno scolastico è stata comunque  annunciata dal Ministro Azzolina. Ma per gli esami di maturità sarà previsto un 6 politico a tutti gli studenti?

Cosa succederà terminata l’emergenza Coronavirus per la scuola? Il ministero dell’Istruzione sta studiando delle misure che potrebbero cambiare le procedure della Maturità 2020.

Una certezza riguarda le prove Invalsi che, iniziate lunedì 2 marzo per le classi quinte, sono sospese. Il ministero sta dunque lavorando ad un piano straordinario per gli esami di Stato, qualora l’emergenza dovesse continuare. Inoltre, prendendo come modello quanto accadde nei territori colpiti dal sisma, gli studenti potrebbero sostenere gli esami solamente con prove orali. Le prossime ore sono quindi decisive perché potrebbe arrivare la conferma che prove scritte della maturità 202 sono state abolite ufficialmente.

Il Governo, dunque, sta valutando una serie di proposte per apportare alcuni cambiamenti per gli esami di maturità. Nel dettaglio, ecco quali sono le possibili novità determinate dalla quarantena forzata per tutti gli studenti molti dei quali chiedono il sei politico e professori impegnati per ora con la didattica online.

Rinvio esami di maturità a settembre 2020 per Coronavirus, la proposta al vaglio del Miur

La chiusura delle scuole fino al 3 aprile per emergenza coronavirus ma, soprattutto, l’ipotesi che questa chiusura possa continuare, porta molti interrogativi per chi deve sostenere gli esami di maturità. Il Miur sta vagliando una serie di proposte comunicate dalle varie forze politiche.  Forza Italia, infatti, propone l’idea di allungare l’anno scolastico fino alla fine di giugno, con il potenziamento delle lezioni  nelle ore pomeridiane nei mesi di maggio e giugno. La stessa ipotesi è stata fatta dalla Lega. Un’altra idea, arrivata dall’Unione degli Studenti, prevede la sostituzione della seconda prova scritta con la tesina.

C’è anche la possibilità di evitare la figura del commissario esterno per gli esami di stato quest’anno. La commissione  interna, infatti,  permette al Governo di risparmiare soldi e ai ragazzi di essere valutati da chi  ha seguito il loro percorso scolastico. Il MIUR, però, non si è ancora pronunciato sull’esame di Stato.

Intanto Azzolina comunica dalla sua pagina facebook: “In questi giorni ho lavorato senza sosta al Ministero dell’Istruzione. Come Governo stiamo definendo il nuovo decreto #Coronavirus. Un provvedimento davvero molto atteso e che darà risposte importanti, anche sulla scuola. Non appena le misure saranno approvate spiegherò tutto nel dettaglio, ho intenzione anche di collegarmi in diretta per condividere con voi tutte le novità contenute nel decreto che riguardano la comunità scolastica e che ci aiuteranno ad affrontare questa crisi. Nel frattempo, l’invito è sempre lo stesso: non date retta alle voci e alle ricostruzioni non ufficiali che continuo a leggere anche in queste ore.”

Cosa cambia con gli esami di stato 2020 a settembre: 6 politico a tutti?

La Ministra dell’Istruzione non ha intenzione di assegnare il 6 politico a tutti. Di conseguenza  la maturità 2020 potrebbe avere delle facilitazioni. I professori potrebbero   più comprensivi, dato che il  tempo di frequenza è ridotto. Per questo gli studenti avranno poche possibilità di recupero. Inoltre il Miur sta vagliando la possibilità di rimandare gli esami a settembre con la sola prova orale. La proposta è stata fatta da alcuni dirigenti del Piemonte e della Lombardia, dove  le attività didattiche sono sospese già da tempo.

Al momento non sappiamo se le scuole rimarranno chiuse oltre il 3 aprile. Una eventuale proroga della chiusura delle scuole, però, potrebbe compromettere la preparazione degli studenti. La didattica a distanza infatti non è paragonabile alle lezioni tenute in classe. L’esame di Stato non dovrebbe comunque prevedere l’interrogazione sull’alternanza scuola-lavoro. Inoltre, ci sarà l’annullamento delle prove Invalsi, al momento già sospese. E’ chiaro che anche l’ipotesi degli esami a settembre comporta delle difficoltà. In primis a settembre ci sono i test d’ingresso delle università ai corsi a numero chiuso. Gli studenti alle prese con la maturità non avrebbero il tempo di prepararsi per la prova d’ammissione. Non ci sono, però, documenti ufficiali a riguardo. Quindi bisogna aspettare nuove direttive dalle istituzioni. 

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto