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Pasqua cattolica e ortodossa: differenze e simboli a confronto

Flavia de Durante 2 Aprile 2021
F. d. D.
25/04/2024

Significato della Pasqua cattolica e ortodossa: date, quali sono simboli e differenze, tradizioni, origini della festività, perché e come si festeggia nelle due chiese cristiane.

Parliamo di una delle ricorrenze più importanti della religione cristiana, ma le due Chiese della stessa fede, cattolica ed ortodossa, festeggiano il significato di questa Domenica Santa in modo diverso, e ci sono differenze importanti.

Una coincidenza della Pasqua Cattolica e Ortodossa è che in giorni diversi entrambe celebrano la resurrezione di Cristo, con riti e tradizioni. Ma la differenza principale è che la prima segue il calendario giuliano, mentre la cattolica quello gregoriano. Per questo motivo, ogni anno, non cadono nello stesso giorno.

Questa festività ha diversi significati. Primo tra tutti certamente il passaggio dalla morte alla vita di Cristo. Inoltre, in queste giornate, all’inizio della primavera, si festeggia rinascita e nuova vita.

Nel confronto tra Pasqua cattolica e ortodossa, differenze sono evidenti, ma anche numerosi collegamenti tra culture: segni, simboli e tradizioni pasquali ne raccontano la storia

Differenze tra Pasqua cattolica e ortodossa: significato e simboli, tradizioni e abitudini

Nell’indagare le differenze tra Pasqua Cattolica e Ortodossa, le date diverse in cui si festeggia la resurrezione di Cristo, rappresentano certamente una evidente divergenza teologica tra due Chiese. Mentre tradizioni, significato e simboli di questa festività restano simili tra le due Chiese.

Infatti, le cerimonie sono affini, così come  alcune tradizioni pasquali.

La cosa più importante, sia per i cattolici che per gli ortodossi, è ricordare passione e morte di Gesù per liberare gli uomini dal peccato originale, e la sua resurrezione.

Sia cristiani cattolici che ortodossi celebrano interamente Quaresima e la Settimana Santa, antecedente alla domenica di festa per la resurrezione, anche se in modi differenti. Si ripercorrono quindi gli ultimi giorni di vita di Gesù. Quindi dalla sua morte e il suo ritorno alla vita con riti, preghiere ed usanze.

Per stabilire la data della Pasqua ortodossa, il calcolo che ogni anno viene effettuato dalla Chiesa fa riferimento al calendario Giuliano. Oscilla ogni anno tra il 4 Aprile e l’8 Maggio. Ossia sempre dopo la data della Pasqua Cattolica, giorno che cade la prima domenica dopo la luna piena successiva all’equinozio di primavera. Sempre in una data tra il 22 Marzo e il 25 Aprile.

Le due chiese hanno definizioni differenti di equinozio di primavera e luna piena.

  • La Chiesa orientale, ortodossa, stabilisce la data seguendo la luna piena astronomica e il reale equinozio. Inoltre, per gli orientali è necessario che la festività si verifichi sempre dopo quella ebraica.
  • La Chiesa occidentale, cattolica, utilizza convenzionalmente una data fissa per l’equinozio, il 21 marzo.

Più volte è stato proposto far coincidere le due date. Nel 1997, infatti, il Consiglio Ecumenico delle Chiese avanzò la proposta, ma senza successo.

La Chiesa ortodossa vive il giorno di festa della resurrezione di Cristo in modo molto intenso e sentito. Anche più di quella cattolica. I simboli della Pasqua come l’agnello che rappresenta il sacrificio di Gesù e le uova che indicano nuova vita, sono comuni alle due chiese.

Pasto e cena nella tradizione pasquale cattolica e ortodossa

Nelle due chiese, come abbiamo visto, fondamentale è il momento del pasto pasquale. Sono innumerevoli i cibi tradizionali della cultura religiosa cristiana occidentale. Come le uova di cioccolato, l’agnello o il capretto, il casatiello campano, la torta pasqualina, la pastiera.

La tradizione orientale condivide la pietanza dell’agnello. Ma si distacca da quella occidentale per cibi come uova sode o una zuppa acida. Viene preparata una torta, detta pasca, con pasta frolla e uva sultanina. Questo dolce viene preparato esclusivamente per il periodo pasquale. E’ circolare, per ricordare la culla di Gesù e ha una croce al centro.

Nel giorno della Pasquetta, in occidente dedicato a giornate fuori porta, grigliate all’aperto e occasioni per incontrare gli amici, in alcune zone d’oriente esistono usanze ben differenti.

Ad esempio, è comune una particolare tradizione. Le ragazze giovani e le donne dei villaggi vengono “annaffiate” con acqua o profumi, perché fresche e rigogliose come i fiori che arrivano con l’inizio della primavera, periodo pasquale.

I giovani ragazzi visitano le case delle donne e viene offerto loro del liquore o un altro alcolico, che non possono rifiutare!

Usi e tradizioni Pasqua Ortodossa e Cattolica a confronto

Come abbiamo visto, nelle tradizioni e i simboli della Pasqua Cattolica coincidenze con l’Ortodossa non mancano. Ma ci sono anche alcune differenze nel significato di questa festa tra queste due chiese a confronto.

La tradizione della Chiesa orientale, in particolar modo, vive questo giorno come la “festa delle feste”, ed è fondamentale per i credenti rispettare tutti i riti e gli usi.

Innanzitutto, è prevista una Quaresima di circa sette settimane, prima di arrivare alla Settimana Santa (Săptămâna mare), dedicata al sacrificio, alla preghiera e al ricordo degli ultimi giorni della vita di Cristo e della sua gloriosa resurrezione.

Il giorno che sancisce l’inizio di questa settimana è la “Domenica dei Salici”, corrispondente alla “Domenica delle Palme” per i cattolici.

Nello specifico, per gli ortodossi:

  • Giovedì santo: lettura dei dodici vangeli, uno ogni ora. Inoltre, vengono preparate le tradizionali “uova rosse“.
  • Venerdì santo: si celebra una messa funebre. Durante la quale i fedeli circondano la Chiesa portando tra le mani delle candele accese e ripercorrendo simbolicamente la via crucis.
  • Sabato santo: inizia con una messa a mezzanotte. Nel buio, il sacerdote porta all’altare una candela accesa. Poi, invita tre volte i fedeli ad accendere le loro candele da quella posta all’altare. Successivamente si sollevano canti tipici. E’ abitudine dei fedeli, inoltre, tornare nelle proprie case con la candela ancora accesa. Se non si spegne, è buon auspicio.
  • La giornata della Domenica è interamente dedicata a festeggiamenti, liturgie e riti per celebrare la resurrezione dal giorno alla notte. Tra questi, una tradizionale e divertente Battaglia delle uova.

Allo stesso modo, anche la tradizione cattolica vede il lungo periodo di Quaresima e la settimana Santa prima del giorno di festa domenicale. Con qualche usanza differente, i fedeli si preparano per celebrare la resurrezione di Cristo.

  • Il Giovedì santo ricorda l’ultima cena, la lavanda dei piedi e la processione in memoria dell’adorazione di Gesù al sepolcro.
  • il Venerdì santo c’è la via crucis, così come gli orientali, anche per i cattolici.
  • il Sabato santo ci si dedica alla preghiera.
  • la Domenica, infine, si celebra la festa in Chiesa, andando a messa. Nelle case cattoliche, poi, è tipico organizzare grandi pranzi in famiglia.
© Riproduzione Riservata
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Flavia de Durante Laureata in Lettere Moderne con il massimo dei voti all'Università degli studi di Salerno. Da sempre amante della lettura, mi diletto a scrivere sin dalla prima adolescenza. Mi interessa esplorare il mondo circostante in tutte le sue sfumature ed in particolare l'animo umano e i rapporti interpersonali. I temi che maggiormente mi interessano sono quelli legati alla cultura, alla storia, al costume, all'ambiente, all'attualità. Vedo nel settore del giornalismo non solo la possibilità di trasmettere dati ed informazioni, ma anche una grande opportunità di acquisire nuove e varie conoscenze. La curiosità e la voglia di sapere sono i motori principali che mi hanno spinto a intraprendere questo percorso. Leggi tutto