Ente imparziale organizzatore dell’EPSA 2011 (e prima di esso delle edizioni 2007 e 2009) è EIPA (European Institute of Public Administration), che può vantare un’esperienza trentennale di ricerca, consulenza e formazione su tematiche inerenti al management pubblico e agli obiettivi di integrazione del sistema Europa.
Temi premiati – I temi proposti per le varie edizioni EPSA hanno corrisposto coerentemente con le necessità riconosciute dalle direttive politiche europee e con le peculiarità del settore pubblico: complessivamente l’EPSA ha premiato progetti ed enti che abbiano comprovato l’efficienza della gestione nonostante la scarsità delle risorse, che abbiano raggiunto un livello importante di coinvolgimento della cittadinanza (collaborative governance), che abbiano migliorato il servizio pubblico in risposta alla ristrutturazione demografica dell’utenza, che abbiano raggiunto obiettivi di rilievo per mezzo di partenership con soggetti privati e infine che rappresentino eccellenze nel processo di governo del cambiamento (Management of change).
Per questa edizione del 2011, si è evidentemente tenuto in debito conto del contenuto di due documenti importanti che sintetizzano la strategia di sviluppo europea (Trattato di Lisbona e Programma Europa 2020): ciò emerge anche dal discorso di presentazione di EPSA 2011, tenuto il 17 gennaio scorso da Maroš Šefčovič, Presidente della Commissione Europea e Commissario per le Relazioni Interistituzionali, in cui si è sottolineato l’intento di fondo dell’EPSA 2011 riassumendolo nella volontà di promuovere progetti e strategie di crescita sostenibile e inclusiva. Le possibilità di condividere ed esportare, per quanto possibile, le best practices della PA europea sono infatti strumento di obiettivi più generali quali coesione sociale e lotta alla disoccupazione, da molto tempo nell’agenda europea.
Le issues 2011 – La prima traccia proposta titola come Smart Public Service Delivery in a Cold Economic Climate: essa raccoglie progetti che illustrano i miglioramenti nell’erogazione di servizi alla cittadinanza. Il testo chiarisce che si debbano certificare situazioni e procedure che rilevino: miglioramento in quantità e qualità mantenendo i costi, mantenimento della stessa qualità riducendo i costi, aumento di standard con il minimo incremento possibile dei costi di gestione. Le evidenze possono includere la presentazione di nuovi tools (strumenti+procedure) per la misurazione delle performance, ovvero riferiti alla rilevazione, forse la fase più critica dei processi di improvement gestionale.
Opening Up the Public Sector Through Collaborative Governance è il titolo della seconda sezione che prevede raccogliere e poi premiare i progetti che hanno dimostrato l’efficacia e l’efficienza della collaborazione nella gestione dei servizi e/o nel funzionamento di strutture ed enti direttamente coinvolti nell’erogazione di servizi. La presentazione di siffatti progetti che illustrino quindi i benefici dell’implementazione di una governance aperta e partecipativa possono assolutamente avvalersi di studi di supporto volti a presentarli sotto il profilo del costo-opportunità . Ben accette anche le azioni propedeutiche alla messa in atto di politiche gestionali aperte come l’uso delle ICT per rendere tecnicamente possibile il pubblico accesso alle informazioni e le ICT di supporto ai processi decisionali.
Il terzo tema oggetto dell’EPSA2011 si intitola Going Green: Concrete Solutions from the Public Sector e fa propria la sensibilità espressa nel già citato Europa2020, ove si rintraccia il collegamento diretto tra lo sviluppo e la diffusione nella società civile europea di modus vivendi eco-sostenibili e l’obiettivo globale di una crescita socialmente responsabile. Le strade maestre indicate ufficialmente dalla strategia di sviluppo europeo consistono nel mix di politiche energetiche incentivanti la dismissione del carbone e la diffusione delle c.d. energie rinnovabili, politiche di protezione ambientale, la promozione dello sviluppo tecnologico orientato alla riconversione eco-compatibile dei processi produttivi, la corretta informazione dei cittadini che devono essere messi in condizione di scegliere di comportarsi eco-compatibilmente.
Perciò questa terza sezione si rivolge a progetti che hanno portato risultati di rilievo nella sensibilizzazione mediatica della cittadinanza ai temi della sostenitbilità ambientale, nella ristrutturazione di servizi o di assetti organizzativi interni in chiave eco-sostenibile, nell’adozione di metodi di green procurement (ovvero di fornitura delle PA improntata a scelte ecosostenibili).
Un plus -Una sezione del sito istituzionale del premio presenta le iniziative di “trasferimento della conoscenza” che completano la scia dell’EPSAward nella direzione della condivisione delle eccellenze gestionali del settore pubblico. Inoltre sono resi disponibili testi in formato .pdf (come questo) che approfondiscono dettagliatamente i progetti vincenti delle scorse edizioni, riconnettendo esperienze pratiche e direttive teoriche dello sviluppo pubblico. Ben rappresentata l’Italia.
Raffaele La Gala