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Cento ore “short” a Ca’ Foscari: gli studenti “fabbricano” il cinema

Redazione Controcampus 27 Marzo 2012
R. C.
10/10/2024

Cento ore di festival, cento studenti coinvolti nello svolgimento dell’evento, cento opere visionate, 30 titoli in concorso, 14 Paesi partecipanti da tutti i continenti.

È scattato il countdown per la seconda edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival, il concorso internazionale di cortometraggi realizzati da studenti universitari di cinema e di scienze della comunicazione o da studenti delle più importanti scuole di cinema, in programma a Venezia dal 28 al 31 marzo 2012.

Il Ca’ Foscari Short Film Festival è il primo Festival cinematografico in Europa concepito, organizzato e gestito direttamente da un’università. Si svolge nell’Auditorium Santa Margherita nell’ambito delle attività di Cafoscaricinema, il filone culturale dell’ateneo dedicato alle attività cinematografiche.

Il Rettore Carlo Carraro:«E’ una iniziativa importante e di qualità che si inserisce nell’impegno del nostro ateneo per la produzione di cultura a Venezia. Sono gli studenti i protagonisti assoluti, perché si tratta di una sorta di campionato mondiale studentesco al quale concorrono i corti realizzati da universitari e la manifestazione è realizzata dai ragazzi iscritti a Ca’ Foscari impegnati in tutte le fasi dell’organizzazione. Le cifre di quest’anno dimostrano il successo dell’iniziativa che quest’anno va a intrecciarsi anche con cafoscarimusica e cafoscariletteratura in un connubio di esperienze artistiche di grande valore».

Protagonisti assoluti del Ca’ Foscari Short Film Festival sono gli studenti, oltre cento quelli coinvolti nell’organizzazione e realizzazione della grande ‘macchina’ del concorso; dalla produzione alla giuria, dall’ufficio stampa alla parte tecnica, più ‘squadre’ di studenti cafoscarini sono al lavoro per garantire la riuscita del Festival con il coordinamento dei docenti, direttamente impegnati in ogni fase delle quattro giornate cinematografiche.

Il manifesto del Festival è firmato da Tsukamoto Shinya, il cineasta giapponese che ha rinnovato la sua preziosa collaborazione con l’iniziativa donando la bellissima immagine tratta dal suo ultimo film, Kotoko, vincitore della sezione Orizzonti all’ultimo festival di Venezia. Immagine divenuta immediatamente la locandina di questa seconda edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival.

Alla direzione artistica del Festival il critico Roberto Silvestri coadiuvato da Roberta Novielli, delegata del rettore Carlo Carraro alle attività cinematografiche e responsabile di Cafoscaricinema. «Un’edizione ancora più spettacolare e importante – spiega la docente –  dove concorrono 30 corti provenienti da tanti Paesi di tutti i continenti. Particolarmente ricco è anche il programma speciale dove la tecnologia e l’innovazione si intrecciano alle idee di questi giovani talenti ma anche ai grandi classici».

La Giuria del Festival è presieduta dai registi Pappi Corsicato e Rachid Mohamed Benhadj e dal critico cinematografico Irene BignardiPappi Corsicato, autore di importanti lungometraggi (ricordiamo ad esempio il Nastro d’argento come Opera prima “Libera” del 1992), cortometraggi, videoclip, allestimenti teatrali e documentari sull’arte contemporanea, ha appena completo un nuovo lungometraggio, “Il volto di un’altra”. Irene Bignardi è uno dei nomi di punta della critica cinematografica italiana. Giornalista di Repubblica, l’Espresso e Vanity Fair e anche saggista (ha ricevuto il prestigioso Premiolino e la Grolla d’oro alla carriera).  Altro tassello della giuria è il regista e pittore algerino Rachid Mohamed Benhadj, il quale ha girato corti e mediometraggi di forte impegno sociale, concentrandosi senza retorica sulle condizioni disagiate di giovani, donne e proletari del Maghreb. Ha inoltre realizzato sei lungometraggi, di cui l’ultimo, Parfums d’Alger, è in uscita quest’anno con protagonista Isabelle Adjani.

Al concorso internazionale partecipano 30 cortometraggi realizzati da studenti universitari di cinema e di scienze della comunicazione o da studenti provenienti da importanti scuole di cinema come la francesce LE FRESNOY, l’indiana SATYAJIT RAY FILM INSTITUTE e la tedesca HOCHSCHULE FUR FERNSEHEN UND FILM MUNCHEN.

Durante le quattro giornate del Festival al concorso si affiancherà un ricco programma speciale di eventi collaterali: retrospettive, omaggi, scoperte e workshop aperti a tutti gli studenti. Bigrock, la scuola di computer grafica tutta italiana che vanta collaborazioni con la DREAMWORKS e PIXAR, una scuola di cinema speciale, L’echo Park Film Center di Los Angeles; la“Lunga marcia dei marchi cinesi”, un focus dedicato agli spot pubblicitari cinesi del 2008, due concorsi rivolti alle Scuole del Veneto, di cui uno per sceneggiature brevi ambientate a scuola o in biblioteca in collaborazione con Cafoscariletteratura. Pia Masiero, delegata del Rettore alle attività cinematografiche: «Gli studenti saranno liberi di scegliere il genere che vorranno, l’unico vincolo è l’ambientazione di almeno una scena a scuola o in biblioteca». Oltre il muro, nato dalla collaborazione tra gli studenti di Ca’ Foscari e i ragazzi dell’Istituto Penale Minorile di Treviso. Inoltre un omaggio al critico e regista veneziano Francesco Pasinetti con quattro corti da tempo irreperibili negli archivi, a cura di Carlo Montanaro: «La proiezione sarà contornata da otto scatti che catturano l’atmosfera della ‘bottega’ del Pasinetti regista mentre dà indicazioni circondato da amici e collaboratori».

Nel focus dal titolo “Agli albori dell’animazione italiana” ci sarà La storia di Lulù di Arrigo Frusta con la più antica sequenza animata nella storia del cinema italiano che sia stata conservata. Viral Competion, infine, è un workshop che mira a coinvolgere studenti, registi e spettatori, sfruttando in particolar modo le potenzialità del Web per dare vita a una piattaforma cinematografica collettiva; si parte da una video-traccia della durata massima di 30 secondi senza dialoghi aperta a successivi sviluppi e collegamenti con altri video. Le tracce saranno proiettate, discusse e votate durante il Festival decretando così quale sarà la traccia vincitrice e, di conseguenza, il tema prescelto sul quale costruire tassello dopo tassello un vero e proprio corto ‘comunitario’.

Altro appuntamento da non perdere organizzato da Fondazione di Venezia in collaborazione con Ca’ Foscari e inserito nell’ambito delle proposte del Ca’ Foscari Short Film Festival sarà quello con il “mostro sacro” della fotografia Elliott Erwitt,  che terrà all’Auditorium S. Margherita, venerdì 30 marzo, alle ore 11 una lecture dal titolo Fotografie come racconti/Pictures as tales. Componente dal 1953 della famosa agenzia Magnum, insieme ad un gruppo di fotografi storici fra i quali Henri Cartier-Bresson e Robert Capa, Erwitt sarà a Venezia per una mostra personale di fotografie organizzata dalla Fondazione Venezia alla Casa dei Tre Oci alla Giudecca. Al termine della lectio, attorno alle ore 12, grazie a questa collaborazione, all’auditorium Santa Margherita sarà proiettato anche un cortometraggio firmato proprio da Erwitt dal titolo Beauty knows no pain (1971, COL, 25 MINUTI) e concesso dall’Archivio Montanaro. Silvia Burini, prorettore alle Produzioni culturali e rapporti con le istituzioni scientifiche e culturali: «Erwitt terrà in quei giorni a Ca’ Foscari una lezione a tu per tu con gli studenti, una conversazione, un dialogo cui seguirà la proiezione del suo cortometraggio».

La serata finale vedrà la premiazione del corto vincitore della seconda edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival e la proiezione dell’unico frammento sopravvissuto del progetto incompiuto di Charlie Chaplin“The Professor” (1919). La proiezione sarà impreziosita dalla sonorizzazione, dal vivo e in contemporanea, di Elettrofoscari, il laboratorio di musica sperimentale composto da studenti di Ca’ Foscari. Inoltre, nella serata di chiusura, non mancherà l’intrattenimento musicale e cinematografico: ad aprire le danze il Washout Project, un esperimento unico e particolarissimo, nel quale il duo Stefano Bechini e Cosimo Miorelli creerà un’esperienza che unisce musica e pittura digitale in un live-set capace di forzare i limiti della performance dal vivo in una sinergia di elementi narrativi, musicali e di immagini.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto