Ecco la rassegna delle decisioni e degli appuntamenti da seguire con attenzione:
TORINO: all’UniTo ci si prepara a scegliere un nuovo Rettore che succederà al contestatissimo Ezio Pelizzetti, in carica dall’ottobre 2004 e recentemente raggiunto da un tentativo “sfratto” da parte di quattordici membri del Senato Accademico. In pieno periodo di transizione post adozione del nuovo Statuto, lo stesso Pelizzetti rivendica di diritto un mandato con scadenza nel 2013, mentre per i Senatori “dissidenti” si tratterebbe di un aspetto da chiarire, valutando di fissare le elezioni già per l’autunno, così da scongiurare dodici mesi definiti “di stallo” e, al contempo, favorire un rinnovamento politico ed un ricambio generazionale. Nonostante le polemiche, Pelizzetti resta alla sua poltrona paventando un ritorno alle urne per una data che non cadrà prima di febbraio-marzo 2013, aggiungendo, poi, i consueti sei mesi di affiancamento del futuro neo rettore, a partire dal suo insediamento. In rete, però, niente è dato per impossibile, compresa la probabilità che le elezioni possano tenersi in autunno. Questo aspetto deve ancora essere regolato, ma ciò che è già pronto, per la prossima campagna elettorale, è un documento in dieci punti-linee guida, elaborato dai ricercatori della Rete 29 aprile, dagli Studenti Indipendenti e dal coordinamento precari dell’ateneo. In buona sostanza, essi chiedono di trasparenza e partecipazione: “chiediamo i l contributo di tutti coloro che vorranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, per alimentare un democratico dibattito su questi temi. Questo è un punto di partenza che noi riteniamo importante e sul quale chiediamo che i candidati rettori accettino di discutere con la collettività dell’ateneo”. Proposte concrete che partano dalla centralità della dimensione pubblica della Scuola; dalla Ricerca e dal diritto allo studio che passa attraverso il ripensamento di metodi di insegnamento e valutazione.
PIEMONTE: mentre in lizza per la carica di rettore dell’UniTo i candidati sono già numerosi, non lo stesso può dirsi per i “pretendenti” dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, ateneo con sedi a Vercelli, Alessandria e Novara. Infatti, scaduto il termine per il deposito delle candidature, c’è un solo aspirante: Cesare Emanuel, attuale Prorettore e docente ordinario di Geografia economico-politica a Novara. Le elezioni si svolgeranno in prima votazione il 30 e 31 maggio con eventuale seconda votazione prevista per il 6 e 7 giugno. Nel suo programma di candidatura si possono leggere le strategie partendo dal presupposto che dal prossimo anno accademico l’offerta formativa dell’Ateneo deve essere necessariamente adeguata ai requisiti, qualitativi e quantitativi, previsti dai Decreti Ministeriali. Questo adeguamento deve comunque assicurare una crescita degli iscritti; pertanto la stessa offerta formativa deve tenere maggiormente conto delle propensioni della domanda, delle dimensioni dei bacini territoriali, delle capacità attrattive e di accesso alle sedi, delle complementarità territoriali che si sono realmente generate nell’ambito della tripolarità e, nei limiti del possibile, della distribuzione del personale impiegato.
GENOVA: all’UniGe, intanto, le riforme statutarie in attuazione della c.d. Legge Gelmini sono diventate realtà. In sostituzione alle Facoltà sono state istituite 5 Scuole e 22 Dipartimenti. Il Senato Accademico ha votato il provvedimento, che rende effettivo il riassetto, all’unanimità ed il rettore Giacomo Deferrari si è detto più che soddisfatto. Secondo la sua opinione si tratta di una prova di diligenza, buon andamento e responsabilità virtuosa. Una “svolta epocale”, come lo stesso Rettore l’ha definita, se contiamo anche il prossimo “traguardo”: l’elezione dei direttori, “il primo novembre, all’avvio del nuovo anno accademico saremo pienamente operativi”. Le perplessità legate all’intera manovra sono state superate perché “l’operazione è stata analizzata e capita”, Deferrari assicura, inoltre, che “è fuor di dubbio che si voglia razionalizzare, qui si tagliano i costi senza ridurre le prestazioni”. Anche sulla delicata questione del trattamento del personale tecnico-amministrativo ha le idee chiare, come leggiamo su Repubblica on line (16.05.2012): “bisogna essere particolarmente chiari. Non verrà licenziato alcun dipendente. Quello che invece ci potrà essere, e mi pare comprensibile visto l’impianto che si è definito, è che ci sia della mobilità, intesa come spostamenti da un dipartimento all’altro. Anche questo va nell’ottica di un riequilibrio interno all’università. Non ci sarà più il predominio delle facoltà forti rispetto alle altre più deboli. Ma un progressivo bilanciamento delle forze e delle risorse”
BOLOGNA: all’UniBo, lo scoglio della Riforma, che abbiamo soprannominato Rivoluzione Alma 33, è già stato doppiato e pochi giorni fa è stato ultimato anche il processo di nomina del nuovo CdA d’Ateneo: il Senato Accademico ha scelto i nuovi membri dell’organo di governo dell’Alma Mater che resterà in carica per tre anni. In un’interessante intervista rilasciata alla giornalista Marina Amaduzzi per il Corriere on line (17.05.2012), il rettore Ivano Dionigi ha dichiarato che il CdA si insedierà entro maggio. I componenti rispecchiano “un bilanciamento tra persone sperimentate e persone giovani, all’insegna del ricambio, tra profili amministrarivi e gestionali e profili culturali con forte caratterizzazione per l’internazionalizzazione”, sottolinenado che la media anagrafica del gruppo è di 52 anni. Sul magazine d’ateno sono elencati i nomi dei nuovi eletti: di cinque professori interni e delle tre figure esterne scelte, su queste ultime si legge che: il Rettore ha indicato Isabella Seràgnoli (Presidente di Coesia SpA), la Consulta dei Sostenitori ha indicato Pier Giuseppe Dolcini (avvocato, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì), la Consulta del Personale Tecnico-Amministrativo ha indicato Massimo Mantovani (avvocato, direttore Affari legali dell’Eni SpA e membro del Consiglio di Amministrazione di Snam Rete Gas SpA)”; nell’intervista Dionigi ha voluto precisare che “durante l’approvazione della legge Gelmini si diceva che sarebbero entrate le aziende: non è così, come si può vedere”.
BRESCIA: all’UniBs, il 15 e il 16 maggio si è votato per il rinnovo delle rappresentanze studentesche. Con larga maggioranza, ha vinto una lista di centro-sinistra “Studenti per – Udu Brescia”, coordinata da Federico Micheli, ventiduenne al terzo anno della facoltà di Giurisprudenza. Circa tremila studenti, circa il 20% degli aventi diritto, si sono recati alle urne della Statale bresciana, esprimendo, per il 64%, la propria preferenza per la lista “Studenti per” (che questa volta si è presentata insieme a “Progetto Ingegneria” e che ha superato le divisioni storiche della sinistra universitaria), a detrimento delle altre due candidate, “Ateneo studenti”; “Movimento Universitario Padano”. In una dichiarazione rilasciata al Corriere on line (17.05.2012), Federico Micheli si è detto felice perché “il risultato ottenuto è frutto del lavoro degli ultimi anni. Siamo stati l’unica lista ad opporsi con fermezza ai pesanti tagli all’istruzione della legge 133/2008 e alla riforma Gelmini. E siamo stati i soli a votare contro il nuovo statuto dell’università di Brescia, fortemente riduttivo degli spazi di partecipazione. Importante è anche l’attenzione per il sistema del diritto allo studio (borse, alloggi, mense), denunciandone il sottofinanziamento, e per il sistema di accesso all’università, vincendo un ricordo al tar contro gli errori dei test d’ingresso dello scorso settembre”. La Commissione elettorale, si riunirà in seduta pubblica per l’approvazione dei risultati delle votazioni, lunedì 21 maggio 2012 ore 8.30, presso il Rettorato, Salone Apollo, Piazza Mercato 15, di Brescia.
Tornando, infine, per un momento, all’Alma Mater ci si aspetta che a breve, anche nell’ateneo petroniano, si torni a votare per l’elezione dei rappresentati degli studenti. Quando?