Con gli smartphone a scuola, consentiti per fini strettamente personali: a dirlo è il garante della privacy. Ecco cosa cambia per gli studenti.
Tutti ricorderanno l’ansia che si aveva nel nascondere un telefono cellulare ad ogni entrata del professore in classe, e ogni volta che qualcuno veniva “beccato” era costretto a note o supplementi di compiti per casa.
I primi ad essere richiamati dal preside erano i genitori stessi che permettevano ai loro figli di utilizzare senza limiti i telefonini, per non parlare di tutti coloro che li utilizzavano per aiutarsi nei compiti in classe, e quindi a volte si arrivava a punizioni drastiche come il sequestro dello strumento.
Questo avvenva fino a qualche anno fà,con l’aumento della tecnologia e l’arrivo degli smartphone tutto questo sembra ormai archiviato.
Il Garante della Privacy dopo aver elencato diverse regolo riguardo l’utilizzo dei cellulari a scuola aggiunge: “L’uso di cellulari e smartphone è in genere consentito per fini strettamente personali, ad esempio per registrare le lezioni, e sempre nel rispetto delle persone. Spetta comunque agli istituti scolastici decidere nella loro autonomia come regolamentare o se vietare del tutto l’uso dei cellulari”.
Quello che dovrebbe sorprenderci è il fatto che nemmeno l’istruzione negherà l’utilizzo di questi strumenti,ma come in tutte le cose basta non abusare di esse.Il compromesso dettato dal Garante è questo: “Non si possono diffondere immagini, video o foto sul web se non con il consenso delle persone riprese. È bene ricordare che la diffusione di filmati e foto che ledono la riservatezza e la dignità delle persone può far incorrere lo studente in sanzioni disciplinari e pecuniarie o perfino in veri e propri reati. Stesse cautele vanno previste per l’uso dei tablet, se usati a fini di registrazione e non soltanto per fini didattici o per consultare in classe libri elettronici e testi on line”.
L’unica cosa che manca sono le pagelle elettroniche, i cui lavori di definizione sono ancora in atto e per le quali vige quindi ancora eccessiva confusione.
Il Garante invita ad assumere buon senso e a stare attenzione per qualsiasi trattamento dei dati personali:
“In attesa di poter esprimere il previsto parere sui provvedimenti attuativi del Ministero dell’istruzione riguardo all’iscrizione on line degli studenti, all’adozione dei registri on line e alla consultazione della pagella via web, il Garante auspica l’adozione di adeguate misure di sicurezza a protezione dei dati.”