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Bloccato e rinviato il decreto Diritto allo Studio? – Protesta degli studenti “Diritto allo Studio a Rischio”

Redazione Controcampus 22 Febbraio 2013
R. C.
25/04/2024

Continua a far discutere l’ultima proposta del Ministro dell’Istruzione Profumo.

Protestano gli studenti del sud sul decreto Diritto allo Studio.

La firma al decreto Diritto allo Studio dopo le elezioni

Diritto allo studio azzerato al sud: sarà vero?

A far tremare gli studenti è l’ultima proposta lanciata dal Ministro dell’Istruzione uscente. Francesco Profumo, in procinto di lasciare la sua poltrona, ha in mente un decreto epocale per chiudere il mandato.

Il provvedimento, c’è da scommettere, farà molto discutere. Anzi lo sta già facendo, e non solo nelle aule e negli uffici universitari.

Francesco Profumo

Francesco Profumo

La firma sul decreto relativo al nuovo assetto del diritto allo studio, e questo è uno dei punti più controversi, dovrebbe arrivare ad urne chiuse. Il 28 febbraio, per la precisione, quando i giochi per un eventuale nuovo esecutivo saranno già stati fatti.

A far infuriare gli studenti è la nuova ripartizione dei finanziamenti previsti dalla legge in cantiere: in base ai criteri stabiliti dal Ministro, la distribuzione, su base territoriale, avverrebbe con distinzioni nette tra nord, centro e sud. “Un intollerabile sopruso”, aggiungono i ragazzi, nei confronti di chi studia nel meridione.

Entriamo ora nel merito di ciò che studenti e associazioni lamentano, analizzando i punti salienti del decreto.

Partiamo dalla ridefinizione delle fasce ISEE. La parte più contestata dagli studenti di tutta Italia è quella riguardante gli scaglioni di finanziamento. Che in effetti denotano una certa discrepanza tra le fasce territoriali.

Protesta degli studenti

Protesta degli studenti

In poche parole, viene stabilito un tetto massimo d’ISEE, al di sopra del quale non è possibile accedere alle borse di studio. Il tetto più elevato, è al settentrione. Per Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna è stato infatti fissato a 20.000 euro.

La soglia cala a 17.150 euro per Toscana, Umbria, Marche, Lazio. A chiudere, manco a dirlo, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, il cui tetto è di appena 14.300 euro.

A giudizio della popolazione studentesca, il criterio è altamente discriminatorio e spingerebbe un gran numero di studenti del sud ad andare via.. Magari scegliere un università settentrionale.

La normativa sulle fasce ISEE, peraltro, va integrata con le nuove regole stabilite per i fuori sede ed i cosiddetti pendolari. La ripartizione, infatti, tiene anche conto della “tipologia” di studente.

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Il bando A.DI.SU. 2012-2013 prevedeva di distinguere una fascia A e una fascia B di studenti, entrambe da suddividere ulteriormente tra studenti in sede, pendolari e fuori sede.

Gli studenti in sede di fascia A avrebbero dovuto usufruire di una borsa di studio pari a 1849 euro, contro i 2010 dei pendolari e i 2473 dei fuorisede. Quanto alla fascia B, la somma cala a 1210 euro per i residenti, 1312 per i pendolari, 1635 per i fuori sede.

Diritto allo studio

Diritto allo studio

Vediamo ora come cambierebbero le cose con il decreto Profumo sul diritto allo studio, almeno nella sua prima versione: sia in Fascia A che in Fascia B, a fronte di una lieve riduzione per gli studenti in sede (1800 e 1100), aumentano esponenzialmente le cifre per pendolari (2650 e 1700) e soprattutto fuori sede (5250, 3750).

Altra sottile differenza con il bando A.Di.SU., la regolamentazione dei pendolari: secondo il decreto, saranno considerati tali coloro che impiegano non più di 75 minuti a raggiungere l’ateneo in questione (contro i 65 del bando). In più, viene specificata una distanza massima di 50 chilometri.

Dulcis in fundo, non bastassero le restrizioni territoriali e le distinzioni di tipologia, altri due elementi suscitano perplessità: il primo è l’erogazione preventiva di parte della borsa di studio (il 20% entro il 10 novembre), il cui conseguimento definitivo sarebbe però legato all’acquisizione di un tot di CFU entro un limite di tempo (10 crediti entro il 10 agosto), superato il quale la somma incassata andrà rimborsata. Il secondo è l’ipotesi di un limite di età per l’accesso ai fondi del diritto allo studio: 25 anni per chi frequenta un corso triennale o a ciclo unico, 32 per chi è iscritto ad un corso magistrale/specialistico.

Tutti accorgimenti ritenuti sospetti dalla maggior parte degli studenti, in particolare degli atenei del meridione, che nella redistribuzione geografica e nella revisione dei confini tra le varie tipologie intravedono una trappola volta a favorire un esodo verso nord. È per questo che è scoppiata la protesta di diverse associazioni come Run, Link e Azione Universitaria, nonché di Udu e Cnsu.

Si sente parlare di modifiche che ridurrebbero la distribuzione a tre fasce ISEE cui le Regioni saranno libere di adeguarsi: la prima tra i 15.000 e i 17.000 euro, la seconda tra i 17.001 e i 19.000, la terza tra i 19.001 e i 21.000. Ma i ragazzi non si fidano e i mugugni proseguono.

Ciò che meno va giù ai giovani universitari è il fatto che a molti di loro, idonei al conseguimento della borsa di studio secondo i criteri vigenti, verrebbe chiusa una porta in faccia senza motivo.

Protesta Studenti e Associazioni

Protesta Studenti e Associazioni

Non è solo il decreto sul diritto allo studio a non piacere agli studenti. L’ultima allerta è stata lanciata dai ragazzi di Link, che hanno avvisato i colleghi circa un imminente taglio sulle borse del 92%.

Stando alla previsione del Miur, denunciano gli studenti, si passera da 103 milioni di euro per il 2013 ad appena 13 per il 2014 e 2015. Un crollo drammatico, che fa da corollario a un trend negativo iniziato alcuni anni or sono: nel 2009 lo stanziamento era pari a quasi 250 milioni di euro. Il tutto, nonostante le smentite del Ministro, che aveva scongiurato l’ipotesi di una ulteriore “spending review” nel settore dell’istruzione.

Inevitabile l’esplosione di nuove proteste, che intanto hanno dato un primo frutto: il doppio rinvio della discussione sul decreto, che dovrebbe tenersi in occasione della Conferenza Stato-Regioni: prima dal 7 al 21 febbraio, poi dal 21 al 28.

Ora, però, il Ministro sembrerebbe intenzionato a firmare nonostante la scadenza del suo mandato. Gli studenti, su tutte le furie, hanno avanzato la richiesta di una ulteriore “proroga”, di modo che la questione venga presa in esame dal successore di Profumo. Il quale, sperano gli universitari, potrebbe non essere dello stesso avviso.

Previsione Miur sul Diritto allo studio (pagina 74)

© Riproduzione Riservata
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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto