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Riforma forense fase di attuazione: il punto di Guido Alpa

Redazione Controcampus 20 Febbraio 2013
R. C.
12/10/2024

Il punto di Guido Alpa sulla riforma forense che è entrata in vigore il 2 febbraio 2013.

La legge 247 del 21 dicembre, recante la nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense.

Si tratta di una riforma forense senza precedenti, attesa da oltre ottanta anni e foriera di novità a dir poco emblematiche.

Il Consiglio Nazionale Forense (CNF) ha avviato un grande lavoro per la completa attuazione della riforma forense.

Il CNF, infatti, ha il compito di favorire il passaggio dal vecchio regime, durato 80 anni, al nuovo. 

“Se vogliamo limitarci all’attualità, l’obiettivo principale delle ultime due consiliature del Consiglio nazionale forense è stato quello di lavorare per il rinnovamento dell’ordinamento professionale.

“Parliamo dell’ordinamento del 1933. Dopo anni di tentativi, il percorso di riforma grazie all’impegno di tutta l’Avvocatura è stato premiato. – Dice il Prof. Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense.

“Con il nuovo ordinamento professionale forense, l’Avvocatura può contare adesso su uno statuto normativo di rango primario. Come si conviene ad una professione coessenziale alla giurisdizione, come la magistratura. Uno statuto che garantisce la libertà professionale dell’avvocato. Come richiesto dall’art. 15 della Carta europea dei diritti fondamentali dell’Unione europea.” – Continua Guido Alpa

“D’altra parte, la stessa Unione europea riconosce la specificità della professione forense rispetto alle altre professioni. E per verificarlo basta leggere le numerose Risoluzioni del Parlamento europeo e le direttive della Commissione europea”.

Il punto di Guido Alpa sulla riforma forense e sulla legge 247 del 21 dicembre

Testo completo della riforma della nuova avvocatura e settore forense << scarica

Presidente Alpa, ci parli della riforma del Consiglio Nazionale Forense e dei suoi principali obbiettivi.

“La riforma restituisce a un contesto maggiormente rispettoso della  Costituzione l’attività di difesa degli avvocati. Che proprio dei diritti dei cittadini sono i tutori nei confronti dello Stato e degli altri poteri. Dopo una stagione convulsa nella quale, con uno spirito esclusivamente mercantilistico, si erano confuse le improcrastinabili esigenze di ammodernamento della professione con ingiustificati intenti di liberalizzazioni selvagge.” – Dice e Guido Alpa –

Si è trattato d’interventi di liberalizzazione che, a ben vedere, hanno mortificano in tutti gli aspetti l’attività di difesa. La sua necessaria autonomia e indipendenza.  Rischiavano di mettere in crisi proprio il servizio giustizia che deve necessariamente basarsi sull’indipendenza sia dei magistrati che degli avvocati.”

“Il  nuovo ordinamento professionale si fa ampiamente carico delle esigenze di ammodernamento della professione. In tema di maggiore qualificazione degli avvocati.

“Tirocinio per i giovani adeguatamente ricompensati. Ingresso alla professione dei giovani più meritevoli che potranno contare su un avviamento professionale più garantito con un tirocinio adeguatamente retribuito. Compensi professionali trasparenti e liberamente concordati con il cliente. Controllo disciplinare sulla correttezza degli avvocati. Assicurazione obbligatoria per coprire gli eventuali danni provocati ai clienti. Società tra avvocati, peraltro con una responsabilità rafforzata. E lo fa in un quadro organico che tocca ogni aspetto della vita professionale e istituzionale dell’Avvocatura. Come richiede uno Statuto che aspettava di essere aggiornato da almeno 70 anni”.

Dalla riforma forense alla facoltà di giurisprudenza e viceversa per Alpa

Secondo Lei, l’entrata in vigore della riforma forense servirà a eliminare pregiudizi di chi  considera le Facoltà di Giurisprudenza un Refugium Peccatorum?

Il nuovo ordinamento forense non si occupa, perché non potrebbe, del percorso universitario. Il CNF, in sintonia con i rappresentanti delle Università, ritiene che si possa procedere alla sua revisione solo all’interno di un disegno organico e non frammentario. Studiando le modalità di formazione. L’ingresso sul mercato del lavoro. Le risorse umane e finanziarie effettivamente a disposizione delle Università.”

“In recenti incontri, il Consiglio e la Conferenza dei presidi delle facoltà di giurisprudenza hanno convenuto sulla necessità che gli operatori, avvocatura e Facoltà, siano sempre coinvolti  in ciascuno dei progetti che coinvolgono i corsi di studio. Posto che adesso si imputano compiti  e impegni di cooperazione.”

“Di qui la richiesta d’interlocuzione costante con i ministri competenti dell’istruzione e della giustizia, anche in relazione alla grande preoccupazione circa la situazione precaria in cui versano attualmente le Università.”

“Certo, il nuovo ordinamento forense punta ad un avvocato indipendente, competente, qualificato e specializzato, e dunque disciplina in una serie di norme il percorso professionale per tutta la durata della professione (dall’accesso in poi-formazione continua- specializzazione-esercizio continuativo della professione) in modo che, pur preservando il principio di libertà professionale, e l’impegno dei giovani e delle donne avvocato, negli albi siano iscritti coloro che scelgono convintamente la professione di avvocato, che è una missione prima che un’attività professionale”.

Il nuovo esame di avvocato secondo la riforma forense: cosa cambia

La riforma forense muterà anche i criteri di svolgimento dell’esame per l’abilitazione alla professione forense?

“Il nuovo ordinamento forense contiene molte novità sul tirocinio, che è confermato a 18 mesi. Occorrerà seguire alcuni corsi professionalizzanti ma sarà compatibile con attività di lavoro subordinato; Ai tirocinanti sarà dovuto il rimborso spese e per la prima volta viene stabilita la possibilità del compenso commisurato all’effettivo apporto professionale. Il tirocinio potrà essere svolto contemporaneamente presso due avvocati in modo che il praticante abbia una sufficiente offerta formativa, oppure presso gli uffici giudiziari ed è prevista l’anticipazione per non più di sei mesi durante l’ultimo anno di università. L’esame di abilitazione in sé non cambia poi tanto”.

Secondo Lei, la riforma servirà a plasmare una nuova e diligente generazione di avvocati? 

“Il nuovo ordinamento professionale si fa ampiamente carico delle esigenze di ammodernamento della professione in tema di maggiore qualificazione degli avvocati. Di ingresso alla professione dei giovani più meritevoli. Che potranno contare su un avviamento professionale più garantito con un tirocinio adeguatamente retribuito. Di compensi professionali trasparenti e liberamente concordati con il cliente. Controllo disciplinare sulla correttezza degli avvocati. Di assicurazione obbligatoria per coprire gli eventuali danni provocati ai clienti, di società tra avvocati, peraltro con una responsabilità rafforzata.”

“Il nuovo ordinamento forense chiede effettivamente un impegno agli avvocati, ai giovani e ai meno giovani. Ma prevede anche disposizioni che renderanno il mercato professionale più corretto. Al riparo da una concorrenza non qualificata, e dunque ci si auspica più soddisfacente per tutti. Credo che i giovani potranno affacciarsi con più fiducia alla professione.”

“Ci sono anche delle norme in materia previdenziale, che comunque si fanno carico della situazione più delicata dei giovani avvocati e delle donne avvocato”.

Quali sono le competenz delle Fondazioni del Consiglio Nazionale Forense

“Le Fondazioni sono molto operose e il loro lavoro è molto importante. La Scuola superiore dell’avvocatura si occupa di predisporre progetti di coordinamento delle Scuole forensi alle quali accedono gli aspiranti avvocati. Organizza corsi per i formatori delle Scuole. Promuove corsi presso la Unione europea. Promuove progetti per la formazione anche culturale degli aspiranti avvocati.”

“La Fondazione dell’Avvocatura italiana si occupa di formazione continua. Accredita i corsi a livello nazionale. Sta studiando una piattaforma per la formazione on-line (e-learning) in modo che gli avvocati possano aggiornarsi anche dal proprio studio”. – Conclude Guido Alpa –

La riforma forense, ha il pregio di rinvigorire il ruolo degli avvocati, attribuendo alla funzione di difesa dei diritti il rango di norma primaria.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto