Concerto 1 Maggio 2013 - Festa dei Lavoratori.
L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro anche in un’epoca, come quella odierna, caratterizzata da un tasso di disoccupazione a dir poco deleterio.
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Secondo un’indagine condotta dall’Osservatorio Cig della Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL), dall’inizio del 2013, più di 500.000 lavoratori hanno subito una riduzione del reddito pari a 1.900 euro netti pro capite.
Scaletta e Cantanti Concerto 1 Maggio 2013
Anche quest’anno andrà in scena il consueto appuntamento musicale del Primo Maggio. Dal 1990, il concerto, patrocinato dalle tre confederazioni sindacali italiane (CGIL, CISL e UIL), rappresenta uno spunto di riflessione su tematiche inerenti al mondo del lavoro. Il tema artistico di quest’anno sarà “Musica per il nuovo mondo. Spazi, radici, frontiere”.
Oggi 24 Aprile 2013, nel corso di una conferenza stampa, gli organizzatori del Concertone hanno finalmente annunciato i nomi degli artisti che saliranno sul palco allestito nella suggestiva piazza San Giovanni in Laterano di Roma per il Concerto 1 Maggio 2013.
Erano presenti anche il Direttore di Rai Tre, Andrea Vianello, il Direttore di Radio 2, Flavio Mucciante e la conduttrice Geppi Cucciari.
La maratona musicale del Concerto 1 Maggio 2013 andrà in onda, come ogni anno, il 1° Maggio 2013 su Rai Tre dalle 15:00 alle 19:00 (prima parte) e dalle 20:00 alle 24:00 (seconda parte).
La novità di quest’anno per il Concerto 1 Maggio 2013 sarà la trasformazione del Concerto in un vero e proprio Festival musicale che coinvolgerà diverse città italiane. La Star sarà il Premio Oscar Nicola Piovani.
La notizia, invece, è l’esclusione di Fabri Fibra al Concerto 1 Maggio 2013: il rapper italiano non potrà salire sul palco a causa di alcune sue canzoni non del tutto apprezzate dalle principali correnti di pensiero relative all’organizzazione del Concerto.
Ecco le novità del Concerto 1 Maggio 2013
Al di là della conduzione affidata alla comica Geppi Cucciari, quest’anno, ad edulcorare ed allietare la benemerita manifestazione primaverile saranno la partecipazione di Nicola Piovani, la presenza di una grande orchestra rock che renderà omaggio ai principali cantautori della musica italiana ed, infine, il primo social movie dell’evento artistico. Sul palco, allestito nella suggestiva piazza San Giovanni, saliranno la Nazionale del Rock diretta da Vittorio Cosma e Giovanni Sollima, il quale, insieme a ben cento violoncellisti, eseguirà l’inno di Mameli.
Scaletta e Nomi degli artisti del Concerto 1 Maggio 2013. Ecco i nomi di tutti gli artisti che parteciperanno al Concerto 1° Maggio 2013.
Max Gazzè
Musicisti e Cantanti al Concerto 1 Maggio 2013
Saliranno sul palco:
- Elio e Le Storie Tese,
- Marta sui Tubi,
- Max Gazzè,
- Cristiano De Andrè (figlio del sublime cantautore),
- Enzo Avitabile e i Bottari,
- I Ministri, Africa Unite,
- Motel Connection,
- Management del Dolore Post Operatorio,
- Marco Notari,
- Nicola Piovani
- Nazionale Italiana del Rock.
Nel corso della prima parte del Concertone si esibiranno i giovani vincitori del 1M Festival 2013:
- Almamediterranea,
- Le Metamorfosi,
- Aeguana Way,
- Honeybird and The Birdies,
- Crifiu
- Toromeccanica.
La Nazionale Italiana del Rock sarà diretta da Vittorio Cosma ed eseguirà brani storici della musica italiana edulcorati da un’impronta rock. La band sarà composta da molte star della musica nazionalpopolare: Enzo Avitabile, Federico Poggipollini, Boosta dei Subsonica, Andrea Mariano dei Negramaro, Stefano di Battista, Fabrizio Bosso e Maurizio Solieri.
Ad aprire la fase serale del Concerto 1 Maggio 2013, invece, sarà l’orchestra composta da 100 violoncellisti, diretta da Giovanni Sollima, che eseguirà l’Inno di Mameli e Bella Ciao.
Artisti che reciteranno alcuni testi in tema con la festa dei lavoratori: Riccardo Scamarcio, Valeria Golino ed Emanuela Grimalda.
Non mancheranno al Concerto 1 Maggio 2013 tributi musicali in memoria di Enzo Jannacci e Lucio Dalla interpretati da diversi artisti tra i quali Federico Zampaglione e Niccolò Fabi.
Concerto 1 Maggio 2013: festeggiano i lavoratori di tutto il mondo. Le origini della Festa dei lavoratori affondano le proprie radici nella sanguinosa rivolta di Haymarket del 1° Maggio 1886, durante la quale, a causa dello scoppio di una bomba, persero la vita 8 poliziotti e diversi operai. Quel giorno, nella splendida città di Chicago, i sindacati organizzarono uno sciopero generale finalizzato alla riduzione delle ore lavorative da 12 ad 8. In precedenza, nel 1884, la Federation of Organized Trades and Labor Unions aveva dichiarato che, dal 1° maggio dell’86, i lavoratori di Chicago avrebbero dato vita a scioperi e picchetti, se le fabbriche non avessero accolto di buon grado la proposta di ridurre le ore di lavoro giornaliero. Purtroppo, i padroni non accettarono tali pretese e le conseguenze furono a dir poco nefaste.
Per il Concerto 1 Maggio 2013 Lavoro e Crisi. Sebbene siano trascorsi più di cent’anni, il lavoro continua a rappresentare, in tutto il mondo, uno dei principali argomenti di discussione politica e sociale. La crisi economica e finanziaria degli ultimi quattro anni ha cagionato ingenti danni alle aziende ed ai lavoratori italiani, alimentando aspri dibattiti sul reale ruolo ricoperto dalla politica e dalle istituzioni.
Desiderosi di ampliare i nostri orizzonti conoscitivi in merito alla crisi ed, al contempo, alla festa dei lavoratori, abbiamo deciso di porre qualche domande alla Dott.ssa Elena Lattuada, Segretario Confederale della CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro).
Dott.ssa Lattuada, per la manifestazione nazionale della festa dei lavoratori del primo maggio quest’anno avete scelto Perugia, perché?
“Quella della città umbra è stata una scelta dovuta al dramma del lavoro che si è consumato alcune settimane fa, quando due impiegate sono state uccise da un imprenditore, poi suicida, che vantava crediti dalla Regione. Un dramma del lavoro non dissimile a quelli che registriamo con una triste frequenza, penso a ciò che è accaduto solo qualche giorno fa a Civitanova Marche. Per questo abbiamo scelto Perugia, per il fatto che rappresenti un simbolo della disperazione del Paese e della necessità di restituire centralità”.
Qual è l’opinione della Cgil in merito alla crisi del mondo del lavoro?
“Il mondo del lavoro sta vivendo una crisi drammatica, che ogni giorno di più si avvita su sé stessa rendendo impossibile e insostenibile la vita di centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici. Il Paese intero è in una straordinaria fase di difficoltà, che colpisce con violenza tutti indistintamente ma che soprattutto si accanisce sulle concrete possibilità, nonché sulle legittime aspirazioni, dei giovani. Eppure registriamo nel pubblico dibattito una sorta di sottovalutazione di quanto sta accadendo, un’irresponsabile quiete in attesa che una vera e propria valanga si abbatta sull’Italia. Ma c’è un modo per uscire dal tunnel della crisi, ed è ripartendo dal lavoro. Serve insomma una grande rivoluzione culturale che renda esplicita l’assoluta nostra convinzione, ma dovrebbe essere patrimonio di tutti, che non si aprirà una nuova stagione di crescita e sviluppo se non si riparte dal lavoro e dalla creazione di lavoro”.
Lavoratrice Precaria
Quali sono le frontiere e le speranze che il nuovo mondo riserverà ai giovani italiani?
“Non abbiamo alcuna intenzione di rassegnarci e condannarci al declino e per questo siamo in campo per indicare nuove prospettive e nuovi orizzonti, per ridare ad un Paese letteralmente piegato sul presente un’idea di futuro. Bisogna mettere al centro il lavoro, come sinonimo di cittadinanza, partendo dai soggetti deboli, come lo sono i giovani.
Certo indichiamo quali sono le emergenze da affrontare – come ad esempio il rifinanziamento della cassa in deroga e il complesso tema fiscale – ma bisogna avere uno sguardo di lungo periodo, e porre le basi adesso per costruire il futuro.
Per troppo tempo si è cercato di risolvere il nodo della questione giovanile nel nostro Paese semplicemente prolungando l’età della giovinezza. Ai “giovani” dovremmo innanzitutto dare la possibilità, ad un certo punto, di non essere più tali, di restituirgli cioè l’età adulta invece di continuare ad allungargli l’adolescenza.”
“Invece di colpevolizzarli, deresponsabilizzando allo stesso tempo la classe dirigente che ha invece determinato le condizioni del loro futuro incerto, questa dovrebbe pensare di liberare la scena e far entrare i giovani. Ma prospettive concrete possono arrivare solo attraverso il lavoro, l’unica e sola vera risposta per fornire una prospettiva e un’idea stessa di futuro”.
L’opinione espressa dalla Dott.ssa Lattuada ha il merito di porre l’accento sulla necessità di un cambiamento sociale che possa riaccendere le speranze dei giovani italiani ed, al contempo, rispolverare l’indissolubile legame esistente tra lavoro e civiltà. Il problema dell’Italia, dunque, non è rappresentato dai giovani, ma da coloro che hanno generato l’attuale disordine sociale. Buona festa dei lavoratori a tutti!
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
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