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Part Time Università. Cos’è e come funziona il part time: domanda collaborazioni studentesche

Redazione Controcampus 19 Settembre 2013
R. C.
18/09/2024

In tempi di austerity diventa sempre più dura per lo studente che voglia conciliare attività lavorativa e carriera universitaria trovare un lavoro che gli permetta di tenersi agli studi o, quantomeno, mettere da parte qualche soldo utile.

Ecco in soccorso il part time per studenti

Giovani e Lavoro

Giovani e Lavoro

Ma cos’è il part time universitario e  come funziona la collaborazione studentesche a tempo parziale? Come partecipare al bando part time?

Opinione comune che somiglia sempre più spesso ad una sorta di equazione matematica: chi lavora e studia insieme, prima o poi rimane indietro col libretto, impelagato nelle immancabili rate da fuoricorso.

Un quadro scoraggiante per molti versi, in cui pochi sembrano accorgersi di un’opzione, utilissima, studiata e promossa  dalle università per fornire agli studenti vantaggiose opportunità di lavoro (e quindi di guadagno) perfettamente compatibili con i “sacri” impegni accademici di ognuno: parliamo ovviamente di collaborazioni studentesche a tempo parziale.PART TIME 2013/2014. COS’È – Questo tipo di collaborazione convenzionalmente identificato come “part time” universitario è disciplinata dalla Legge 390 del 1991 che, all’art. 13, fissa le linee generali cui devono attenersi le università per disciplinare queste “forme di collaborazione connesse ai servizi resi”.

La legge stabilisce che l’impiego degli studenti può arrivare ad un massimo di 150 ore e che non possono in nessun caso occuparsi di attività di docenza, svolgimento di esami, né possono assumere responsabilità di ordine amministrativo. La prestazione lavorativa non dà luogo ad alcuna valutazione ai fini dei pubblici concorsi ma il compenso in denaro corrisposto ai ragazzi è esente dall’imposta locale sui redditi e da quella sul reddito delle persone fisiche. La spesa da sostenere è tutta a carico delle università, cui spetta inoltre l’onere di garantire un’adeguata copertura assicurativa.

Un’opportunità, il part time, per migliaia di studenti universitari che desiderano guadagnare qualcosa durante gli anni di studio e, magari, fare un po’ di esperienza, ma anche una possibilità per gli atenei  stessi per riuscire a coprire una vasta pletora di servizi che altrimenti resterebbero chiusi.

Studentessa Part Time

Studentessa Part Time

Ecco come funziona il part time – Ogni anno, gli Atenei Italiani affidano agli studenti, con particolari condizioni di reddito e merito, l’opportunità  di svolgere un’attività di collaborazione a tempo parziale presso le proprie strutture, per un minimo di 50 ed un massimo di 150 ore, ai servizi rivolti alla comunità studentesca (biblioteca, laboratorio, amministrazione, archivio), nella misura (in media) di 8 euro lordi per ogni ora.

Il numero dei posti messi a disposizione dalle università italiane è molto variabile, con una media di alcune centinaia. 

L’articolo 13 della 390/91 dispone, infatti, che l’assegnazione delle borse avviene ” sulla base di graduatorie annuali formulate secondo criteri di merito e reddito”,stabilendo inoltre  che ” i compensi possono essere assegnati a studenti che abbiano superato almeno i 2/5 degli esami previsti dal piano di studio con riferimento all’anno di iscrizione” e aggiungendo che ” a parità di condizioni del curriculum formativo, prevalgono le condizioni di reddito più disagiate“.

Qui si ferma la legge e subentra la discrezione degli atenei, i quali pongono differenti soglie di reddito e requisiti talvolta diversi tra loro.

Possono accedere alle famose “150 ore” tutti gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennali o specialistiche a ciclo unico dal secondo anno in corso al primo fuori corso, calcolando dall’anno di immatricolazione, e quelli iscritti al secondo anno delle lauree specialistiche biennali, che abbiano acquisito entro il i 2/5 dei crediti previsti dal piano di studi, con riferimento agli anni precedenti. Possono partecipare anche le matricole delle lauree specialistiche biennali per le quali saranno considerati il voto di laurea di primo livello conseguito e la media curriculare. Esclusi gli studenti già in possesso di laurea specialistica biennale o specialistica a ciclo unico e i  fuori corso alle lauree specialistiche biennali.

Precedenza agli idonei non vincitori del concorso per le borse di studio che hanno espresso la volontà di prestare lavoro part time barrando l’apposita casella sul modulo predisposto dall’Ente per il Diritto allo Studio dell’università frequentata.
Per concorrere ed usufruire quindi dei benefici  del part time è indispensabile non oltrepassare i limiti reddituali stabiliti dall’apposito bando di concorso.

Studenti Part Time

Studenti Part Time

Tipologie Collaborazioni part time:

  • Part time Ordinario: distinto in collaborazioni che prevedono il possesso di particolari requisiti e in collaborazioni che non lo prevedono;
  • Part time Speciale: collaborazioni che consentono di rispondere ad esigenze particolari delle strutture, quindi con finalità e competenze di norma più mirate rispetto alla tipologia precedente. La loro durata va da un minimo di 50 ore a un massimo di 150 ore.
  • Part time Counselling,  attivato autonomamente dalle Facoltà. Sono collaborazioni destinate a un tutorato di prima accoglienza, di orientamento e a un supporto alle attività di orientamento nelle scuole.

Ecco come partecipare alle domande di selezione part time – Per partecipare alla selezione, gli studenti che possiedono i requisiti previsti (necessarie e preferenziali), devono:

  • presentare domanda entro il termine di scadenza stabilito dal bando che è emanato annualmente dall’Ente per il diritto allo Studio Universitario. Sui portali di tutti gli atenei italiani sono disponibili il bando, il regolamento e le istruzioni per la compilazione della domanda tramite il form automatico della procedura on line.
  • La domanda deve essere compilata on line collegandosi all’indirizzo internet dell’Ente per il diritto allo Studio Universitario oppure inviata in forma cartacea a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno alla sede dell’ente di riferimento, che, sulla scorta delle graduatorie definitive degli studenti idonei e non beneficiari delle borse di studio, individua gli studenti idonei all’assegnazione delle collaborazioni part time.
  • Il beneficio dell’attività a tempo parziale non è esteso, invece, agli studenti già beneficiari di borse di studio o che abbiano già terminato il corso di studi. Al momento dell’iscrizione dovrà essere dichiarata la propria disponibilità a svolgere l’attività presso le diverse sedi dell’Ateneo, selezionando dall’elenco di tutte le sedi quelle prescelte. La scelta espressa comporta l’esclusione dello studente da tutte le graduatorie per attività da svolgersi nelle sedi per le quali non è stata data la disponibilità
  • Gli studenti risultati vincitori ricevono presso la propria residenza, se cittadini italiani, e presso il proprio domicilio, se cittadini stranieri, una comunicazione scritta di autorizzazione a svolgere l’attività a tempo parziale presso una delle strutture dell’Ateneo. La fruizione della stessa avviene, pena la decadenza dal beneficio, subordinatamente ad una formale richiesta di ammissione da parte del beneficiario.
Studenti Part Time

Studenti Part Time

Ecco come si svolge il part time – Attengono ad attività di erogazione di servizi (generali, bibliotecari, museografici e dei laboratori didattici dell’Ateneo), con esclusione di quelle inerenti alla docenza e alla ricerca, e non comportano l’assunzione di responsabilità amministrative né configurano un rapporto di lavoro subordinato e non dà luogo a trattamenti previdenziali e assistenziali né ad alcuna valutazione  ai fini di pubblici concorsi.

Tipologie di part time: le attività previste per la collaborazione a tempo parziale dello studente:

  • informazione e orientamento degli studenti, in sede oppure in strutture dell’Università: consiste in Incontri individuali e di gruppo, Visite guidate alle Facoltà dell’Ateneo, giornate di orientamento Unuversità aperta) rivolte agli studenti delle Scuole Medie Superiori. Gli studenti part time sono a disposizione per colloqui, incontri lezioni per aiutare gli studenti a scoprire le loro attitudini al fine di proseguire gli studi a livello universitario nel modo più proficuo possibile. In tale occasione è possibile visitare le strutture universitarie, le biblioteche, i laboratori, il Centro Linguistico d’Ateneo, i collegi universitari, ecc.;
  •  supporto all’immatricolazione degli studenti;
  • assistenza agli studenti in mobilità internazionale;
  • assistenza a studenti diversamente abili in aula e non per la piena utilizzazione dei principali servizi messi a disposizione degli studenti dall’Ateneo;
  • supporto all’organizzazione ed allo svolgimento di manifestazioni culturali, scientifiche, sportive e di supporto all’area comunicazione;
  •  supporto, documentazione ed assistenza in biblioteche, musei ed archivi universitari, strutture didattiche, scientifiche e di servizi agli studenti ed in altri spazi aperti agli studenti;
  • assistenza per l’agibilità, funzionamento e custodia di strutture informatiche, schedatura, memorizzazione o registrazione di dati.
  • servizi straordinari di pulizia, trasloco di mobili o libri, lavori di archiviazione, manutenzione
  • servizi di reception in occasione di congressi e convegni;
  • tutoraggio: l’università può attribuire allo studente part time compiti di tutorato ed attività didattico-integrative, propedeutiche e di recupero rivolte ad altri studenti. Generalmente, questa attività è svolta da studenti meritevoli e capaci che siano già ad uno stadio piuttosto avanzato degli studi
  • altri servizi non didattici a favore degli studenti, espressamente autorizzati dal Senato Accademico

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© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto