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Imu 2013 / 2014: quando e come pagare l’Imu, calcolo e scadenze

13 Dicembre 2013
.
28/03/2024

Tasse nuove, tasse vecchie e tasse che sostituiscono tasse.

L’Imu è una delle nuove tasse che ha sostituito delle vecchie tasse. Cerchiamo di capire cosa è l’Imu, come calcolarla e quando pagarla.

La nuova tassa Imu. La sigla Imu sta per imposta municipale. Questo nome identifica, in realtà, due tributi diversi: l’imposta municipale propria, la tassa per il possesso di immobili, e l’imposta municipale secondaria, che dovrebbe sostituire a partire dal 2014 alcune forme di prelievo esistenti a livello comunale: la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, il canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche, l’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni, il canone per l’autorizzazione all’installazione dei mezzi pubblicitari.

L’Imu quale tassa sostituisce? L’imu sostituisce, in base al dl 23/2011, l’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) per la parte applicata ai redditi immobiliari, esclusi quelli da locazione, e le relative addizionali, e sostituisce inoltre l’Ici (imposta comunale sugli immobili).

Cerchiamo di capire come calcolare l’importo dell’Imu. L’Imu si applica sul valore dell’immobile, ottenuto applicando alla rendita catastale rivalutata del cinque per cento un moltiplicatore diverso a seconda del tipo di immobile. Per le abitazioni il moltiplicatore è 160. Ad esempio, se la rendita catastale è 800 euro, il valore sarà 800 X 1.05 X 160 = 134.400 euro. Siccome 160 X 1.05 = 168 nei conteggi per brevità si può moltiplicare la rendita catastale direttamente per 168.

Come Calcolare

Come Calcolare

L’Imu come si paga e come funziona? Va di regola pagata in due rate di pari importo il 16 giugno e il 16 dicembre di ciascun anno, termini che slittano in avanti di uno o due giorni se la data cade di domenica o di sabato. L’abolizione della seconda rata dell’Imu per le abitazioni principali (ad esclusione dunque di quelle afferenti alla categoria del “lusso”, le catastali A1, A8 e A9, oltre che delle seconde) è uno dei problemi che sta cercando di risolvere il Governo. Ai cittadini è attualmente lasciato l’onere di una “mini-Imu” per quei residenti in Comuni che hanno innalzato le aliquote nel 2012 (e hanno confermato quest’anno l’aumento precedente) o nel 2013. Questo extra gettito previsto dai sindaci risulta coperto al 60% dallo Stato. In molti Comuni sono aumentate le aliquote oltre la base del 4 per mille. A Milano, per esempio, si è arrivati fino al 6 per mille

L’Imu è data appunto dall’applicazione al valore catastale della nuova aliquota maggiorata.

Ora, bisogna fare la differenza tra l’Imu maggiorata del 2013 e quella “standard”; il 40% di quell’importo, allo stato attuale, spetta ai cittadini che lo dovrebbero versare il 16 gennaio. Ad esempio, se una casa ha rendita catastale di 700 euro (rivalutata del 5% e moltiplicata per il coefficiente dà un valore di 117.600 euro) e il Comune ha posto l’aliquota 2013 allo 0,6%, al cittadino spetterà il pagamento di 94,08 euro. E’ questo il 40% della differenza (235,2 euro) tra i 505,6 euro con aliquota allo 0,6% e i 270,4 con aliquota allo 0,4%, considerando i 200 euro di detrazioni di default e senza includere invece le eventuali detrazioni per i figli a carico.

Scadenza Imu: si paga in tre rate:

  • 16 giugno,
  • 16 settembre
  • 16 dicembre.
Calcolo Imu

Calcolo Imu

Al momento dell’acconto, il 16 giugno, bisogna pagare un terzo di quanto dovuto. Nel 2013 si può pagare fino al 17 giugno, perché il 16 capita di domenica. La seconda rata, entro il 16 settembre, deve essere uguale all’acconto. La terza rata, entro il 16 dicembre, conguaglio che tiene conto dell’aliquota definitiva decisa dal Comune nel quale si trova l’immobile. Volendo, è possibile pagare anche solo in due rate. Il 50% il 16 giugno, calcolato sull’aliquota base del 7,6 per mille; il rimanente entro il 16 dicembre, calcolato tenuto conto dell’aliquota effettiva stabilita dal Comune.

Modalità di pagamento Imu: per la prima bisogna usare il modello F24, tramite il servizio di home banking fornito dalla propria banca, oppure tramite il servizio “F24 Web” sul sito dell’Agenzia delle Entrate, o ancora tramite un intermediario abilitato, come ad esempio il Caf; Il secondo metodo di pagamento dell’Imu è tramite bollettino postale.

Cerchiamo di capire, adesso, chi è tenuto a pagare l’Imu. Il proprietario dell’immobile, oppure chi è titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie, è tenuto a pagare l’imposta Imu; il presupposto dell’imposta è il possesso di qualsiasi immobile compresa l’abitazione principale e le sue pertinenze. L‘abitazione principale è quella in cui il possessore (e la sua famiglia) dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente: questi due concetti non sono più separabili. Inoltre può essere costituita da una sola unità immobiliare, anche nel caso in cui ci siano parti (salvo le pertinenze) accatastate separatamente.

Per cercare di avere il parere di un esperto, ascoltiamo le parole dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) sulla questione Imu.

Anci

Anci

L’Imu, come le imposte precedenti, rappresenta l’entrata maggiore per le casse dei comuni italiani. Cosa pensa dell’abolizione dell’imposta Imu?

“Chi propone l’abolizione ha il dovere di dire in che modo sostituirebbe l’Imu, garantendo ai comuni di avere le stesse risorse. Fino ad oggi questa certezza non è mai stata ancora data.

I comuni italiani non accetteranno decisioni prese sulle loro teste. Il presidente Letta ci ha garantito che saremo consultati e noi prendiamo atto del suo impegno. L’ho già detto: nulla da eccepire, purché si sappia subito come sarà coperto il mancato gettito”

Se l’Imu dovesse essere mantenuta quali sarebbero i vantaggi per i comuni?

“Se l’Imu viene mantenuta, allora il 100 per cento della tassa deve entrare nelle casse comunali, dando contemporaneamente agli Enti locali la piena autonomia nella gestione. E’ giusto che ogni amministratore si assuma la piena responsabilità delle sue scelte, di come e quanto incassa e di come spende. Da ultimo, non accetteremmo altri tagli alle risorse, perché siamo già a un limite sotto il quale non possiamo scendere. In altre parole, qualunque soluzione deve garantirci le stesse entrate complessive di oggi.”

Ecco la tabella sulle aliquote Imu applicate dai Comuni delle città capoluogo di provincia.

 

Regione

Città

Prima Casa

Alti Immobili 

Case Sfitte 

Nord-Ovest

Valle d’Aosta

Aosta

4

7,6

9,6

Piemonte

Torino

5,75

10,6

10,6

 

 

Alessandria

da 5 a 6

10,6

10,6

 

 

Asti

4

9

9

 

 

Biella

3,7

9,6

9,6

 

 

Cuneo

4

8,1

10,6

 

 

Novara

da 3,8 a 5

10,6

10,6

 

 

Varese

4,5

8,3

8,3

 

 

Verbania

5,5

9,6

10,5

 

 

Vercelli

3,8

9

9

 

Liguria

Genova

5

10,6

10,6

 

 

Imperia

4

9,7

9,7

 

 

La Spezia

da 4 a 6

7,6

10,6

 

 

Savona

4

10,6

10,6

 

Lombardia

Milano

da 3,6 a 6

10,6

10,6

 

 

Bergamo

4

10,6

10,6

 

 

Brescia

4

10,6

10,6

 

 

Como

4

9,6

9,6

 

 

Cremona

5

9,3

10

 

 

Lecco

4

9,6

9,6

 

 

Lodi

4

9,7

9,7

 

 

Mantova

3

9,6

10,6

 

 

Monza

4

10

10

 

 

Pavia

5

9,8

10,6

 

 

Sondrio

4

9,8

9,8

 

 

Varese

4,5

8,3

8,3

Nord-Est

Trentino-A.A.

Bolzano

4

7,6

10,6

 

Trento

4

7,83

10,6

 

Friuli V.G.

Trieste

3,9

9,7

10

 

 

Gorizia

4

7,6

7,6

 

 

Pordenone

4

7,6

7,6

 

 

Udine

4

8,6

9,8

 

Veneto

Venezia

da 2 a 4

10,6

10,6

 

 

Belluno

5

7,6

9

 

 

Padova

4

10,2

10,2

 

 

Rovigo

6

10,6

10,6

 

 

Treviso

4

8,3

8,3

 

 

Verona

da 3 a 4,8

10,6

10,6

 

 

Vicenza

da 2 a 4

9,8

10,6

 

Em.-Romagna

Bologna

4

10,6

10,6

 

 

Ferrara

4

9

9

 

 

Forlì

5,5

9,8

9,8

 

 

Modena

5,2

10,6

10,6

 

 

Parma

6

10,6

10,6

 

 

Piacenza

da 4,8 a 6

9,6

10,6

 

 

Ravenna

5

10,6

10,6

 

 

Reggio Emilia

5

9,6

10,6

 

 

Rimini

da 5 a 6

9,9

10,6

Centro

Toscana

Firenze

4

9,9

10,6

 

 

Arezzo

da 4 a 5

9,9

9,9

 

 

Grosseto

4,4

8,6

10,6

 

 

Livorno

5,8

9,6

10,6

 

 

Lucca

4

10,6

10,6

 

 

Massa

4

9

10,6

 

 

Pisa

4

10,6

10,6

 

 

Pistoia

da 4 a 6

9,6

10,6

 

 

Prato

4

7,6

7,6

 

 

Siena

5,5

10,6

10,6

 

Umbria

Perugia

5

10,6

10,6

 

 

Terni

5,5

9,6

9,6

 

Marche

Ancona

5,5

10,6

10,6

 

 

Ascoli Piceno

4

9,6

9,6

 

 

Fermo

4

10,6

10,6

 

 

Macerata

4

10,6

10,6

 

 

Pesaro

4

10,6

10,6

 

Lazio

Roma

5

10,6

10,6

 

 

Frosinone

4

10,6

10,6

 

 

Latina

4

10,6

10,6

 

 

Rieti

6

10,6

10,6

 

 

Viterbo

3,9

9,2

9,2

Sud e Isole

Abruzzo

L’Aquila

3,7

7,6

10,6

 

Chieti

da 2 a 4

10,6

10,6

 

 

Pescara

da 3 a 4

10,6

10,6

 

 

Teramo

da 2,6 a 4,6

10,6

10,6

 

Molise

Campobasso

5

10,6

10,6

 

Campania

Napoli

5

10,6

10,6

 

 

Avellino

5,5

9,5

9,5

 

 

Benevento

5

10

10

 

 

Caserta

6

10,6

10,6

 

 

Salerno

4,7

10,6

10,6

 

Basilicata

Potenza

5

10,6

10,6

 

 

Matera

4

7,6

7,6

 

Puglia

Bari

4

10,6

10,6

 

 

Brindisi

4

7,6

7,6

 

 

Foggia

5,5

10,6

10,6

 

 

Lecce

4

10,6

10,6

 

 

Taranto

4

10,6

10,6

 

Calabria

Cosenza

4

10,4

10,4

 

 

Catanzaro

6

9,6

9,6

 

 

Crotone

4

7,6

10,6

 

 

Vibo Valentia

4

10,2

10,2

 

Sicilia

Palermo

4,8

10,6

10,6

 

 

Agrigento

6

10,6

10,6

 

 

Catania

da 4 a 6

10,6

10,6

 

 

Enna

4

8,6

8,6

 

 

Messina

6

7,6

7,6

 

 

Ragusa

4

7,6

7,6

 

 

Trapani

4

10,6

10,6

 

Sardegna

Cagliari

4,5

9,6

10,6

 

 

Nuoro

3,8

8,6

8,6

 

 

Oristano

4

8,6

10,6

 

 

Sassari

4

8

8

© Riproduzione Riservata
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