Redazione Controcampus 22 Settembre 2014
Crui: Conferenza dei Rettori delle Universita' italiane - Parere CRUI sullo schema del decreto di riparto del fondo di finanziamento ordinario per l'anno 2014
Assemblea Crui
L’Assemblea della CRUI, riunitasi il giorno 11 settembre 2014, preso atto della nota MIUR del 10.
9.2014, esprime il seguente parere avente per oggetto lo schema di decreto di riparto del FFO 2014.
La CRUI sottolinea il fatto che per la prima volta dopo molti anni l’ammontare del FFO non è inferiore a quello dell’anno precedente. Pur riconoscendo in ciò un positivo segnale di inversione di tendenza, dopo anni di tagli cumulati per oltre 800 milioni di euro, la CRUI riafferma l’assoluta insufficienza del finanziamento complessivo al sistema universitario e guarda con grande preoccupazione al taglio di altri 170 milioni di euro (un ulteriore 3%) attualmente previsto per il 2015 rispetto al 2014, di cui chiede con forza il recupero anche vincolandone la destinazione, in particolare, al reclutamento di giovani ricercatori su base pluriennale. Nel 2009 il FFO rappresentava lo 0,49% del PIL; oggi siamo scesi allo 0,43% contro l’1,5% di Francia e Germania.
Si coglie l’occasione del presente parere per sottolineare come riduzioni ancor più drastiche (24%) colpiscano le Università non statali, il cui fondo (L. 243/1990) è stato già falcidiato nel biennio 2009/2011 e ulteriormente ridotto di circa il 25% lo scorso anno. Ciò proprio mentre il numero delle Università partecipanti è stato accresciuto dalla presenza di alcune università telematiche ed i requisiti minimi di docenza delle Università non statali risultano pesantemente aumentati.
In generale, la CRUI prende atto con favore di come lo schema di decreto del FFO introduca per la prima volta nel modello di ripartizione e in modo graduale i “costi standard per studente” e destina alla quota competitiva in base ai risultati di didattica e ricerca il 18% del FFO totale rispetto al 13,5% dello scorso anno.
Con riferimento alla parte competitiva, anche alla luce del suo consistente incremento su base annuale e al fine di produrre effetti virtuosi sugli Atenei, la CRUI ribadisce l’assoluta necessità che questa quota sia di natura aggiuntiva rispetto al finanziamento di base.
La CRUI, inoltre, tenuto conto della contestuale introduzione del costo standard per studente nel modello di ripartizione, esprime condivisione per l’utilizzo dei risultati della VQR per la ripartizione del 90% della quota competitiva e prende atto con favore dell’introduzione di un nuovo indicatore relativo all’internazionalizzazione per il restante 10%. Per la VQR, tuttavia, si sottolinea come il periodo di riferimento (2004-2010) sia ormai remoto rispetto ai cambiamenti intervenuti nel sistema. Per l’internazionalizzazione si chiede, inoltre, l’apertura di un confronto capace di meglio articolare e misurare le molteplici attività svolte dagli Atenei.
In generale, la CRUI riafferma la necessità di un meccanismo generale di aggiornamento dei dati su cui sono costruiti gli indicatori utilizzati per la ripartizione della quota competitiva in un quadro di stabilità intorno a obiettivi ritenuti strategici dal Ministero e coerenti con la programmazione di medio lungo termine delle Università.
La CRUI riconosce il notevole sforzo fatto dal Ministero nel predisporre il modello del costo standard. Ritiene altresì che per la definizione di una metodologia così innovativa, che dipende da molti fattori – basti ricordare, per puro esempio, il tema relativo alle variabili di contesto territoriale e il tema della definizione dello studente regolare – e che impatta così significativamente sulla composizione del FFO, il Ministero non possa non avvalersi del parere della CRUI. Auspica perciò che in materia si apra subito un monitoraggio. La CRUI chiede perciò attenzione, in questa fase di prima applicazione, agli effetti rispetto alla situazione di partenza dei singoli Atenei. Per questo ritiene essenziale il tema della sostenibilità pur in un contesto dinamico che consenta di governare il cambiamento indotto.
La CRUI ritiene inoltre positiva l’applicazione graduale del modello attraverso un periodo transitorio, che può necessitare di una durata anche superiore ai 5 anni attualmente previsti (visto che siamo già alla fine del primo anno di applicazione), durante il quale è necessario monitorarne il comportamento in modo da eliminare i potenziali effetti distorsivi di instabilità e di non virtuosità prodotti sul sistema, anche dalla intrinseca maggiore variabilità del nuovo modello di ripartizione. A tal scopo la CRUI riafferma l’assoluta necessità di introdurre indicatori in grado di valutare anche la qualità dell’output formato dalle Università, in particolare, nell’ambito della didattica per tutto ciò che non viene colto dalla nuova metodologia.
La CRUI valuta positivamente l’introduzione di un limite inferiore (-3,5%) alla riduzione di FFO rispetto all’importo del 2013. Considerato che la conoscenza a priori dell’intervallo di variazione del FFO è fondamentale per evitare squilibri di difficile gestione da un anno all’altro e per un’efficiente programmazione delle risorse degli Atenei su base pluriennale, la CRUI ritiene necessario e opportuno l’inserimento anche di un limite superiore all’incremento di FFO rispetto all’anno precedente. Tale limite dipende naturalmente dalla variazione del FFO totale e per quest’anno si può indicare intorno al 4-6%, in misura sostanzialmente simmetrica (come distanza dalla variazione percentuale del FFO complessivo rispetto al 2013 che è presumibilmente tra 0 e l’1%) rispetto al valore inferiore. Pur nel rispetto di una logica di merito e di differenziazione tra Atenei si individua così un “binario di riferimento” per il sistema.
Inoltre, la CRUI condivide il riconoscimento delle specifiche identità e competenze delle Università per Stranieri. In particolare, in relazione all’attenzione per il tema dell’internazionalizzazione che il decreto in parola ha voluto riservare, ci si riferisce alle aree dell’accoglienza e della formazione linguistica degli studenti stranieri in Italia e al tema della multiculturalità in un contesto globale. Si auspica che, già a partire del prossimo anno, a questo riconoscimento possa seguire una politica di valutazione e incentivazione specifica per tali realtà in funzione dei servizi svolti.
Con riferimento all’art. 4 si apprezza l’intervento che fa emergere gli oneri che il sistema universitario nella sua interezza si trova da tempo a sostenere a favore del SSN e che, tuttavia, dovevano trovare un finanziamento aggiuntivo da parte del Ministero della Salute, anziché una ridistribuzione interna al FFO. Nel dettaglio e diversamente da quanto riportato tra le Finalità dell’Allegato 2, si suggerisce di ripartire la somma prevista in proporzione alle spese effettivamente sostenute per il trattamento economico del personale socio-sanitario a dipendenza universitaria, indipendentemente dalla tipologia di azienda ospedaliera universitaria ospitante la Facoltà/Scuola di Medicina e Chirurgia.
Con riferimento all’art. 5 si rileva come nel titolo si considerino studiosi impegnati all’estero mentre nel testo non si fa riferimento esplicito a tale specificità. Inoltre, si lamenta che, come lo scorso anno, la ripartizione delle chiamate dirette, nel caso di risorse non sufficienti a coprire tutte le richieste, avvenga con logiche non di merito bensì di peso dei soggetti proponenti e, di conseguenza, come ciò rischi di punire Atenei virtuosi ma di piccole dimensioni quanto all’organico.
Con riferimento all’art. 6 si apprezza il rifinanziamento del programma “Rita Levi Montalcini” per giovani ricercatori nelle nuove modalità di impegno per le Università.
Con riferimento all’art. 7 si ritiene positivo l’inserimento di importi destinati alla nuova VQR 2011-2014 ed ai Consorzi interuniversitari di ricerca che hanno partecipato alla VQR 2004-2010. Al contempo, tuttavia, risulta penalizzante la riduzione di finanziamento al Consorzio GARR (- 450.000 euro dal 2013) in contrapposizione all’incremento del finanziamento complessivo dei Consorzi ALMALAUREA e CINECA (+ 2.450.000 euro), al netto di quanto assegnato per la VQR 2011-2014, rispetto al 2013.
Con riferimento all’art. 10, lettera c), nel prendere atto della proposta di ripartizione delle Borse post lauream (assegni di ricerca inclusi) in base ai criteri riportati nell’allegato 5 (si segnala un probabile refuso nell’importo), si auspica
l’apertura di un confronto anche tecnico e si sottolinea la necessità di porre estrema attenzione ad una ripartizione che innova molto rispetto alle distribuzioni effettuate in passato fra gli Atenei dei fondi per borse di dottorato e assegni di ricerca. Essa, infatti, riguarda contemporaneamente Atenei ed Istituzioni a ordinamento speciale, guarda allo stesso tempo a Dottorati singoli e a Dottorati in consorzio/convenzione e giunge quando le università hanno già predisposto nei rispettivi bilanci preventivi un importo probabilmente correlato a dinamiche storiche. Inoltre, sempre con riferimento all’art. 10, lettera c), nel valutare con favore la presenza della quota per l’anno 2014 relativa alla programmazione triennale, richiede una pronta comunicazione della ripartizione della quota dell’anno 2013.
Tutto ciò premesso, nell’esprimere complessivamente parere positivo allo schema di decreto per le parti di competenza, la CRUI ribadisce fortemente come le nuove disposizioni siano compatibili con un FFO almeno costante nei prossimi anni. Questo comporta da subito il recupero del taglio previsto a legislazione vigente per l’anno 2015 e pari a 170 milioni di euro.
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
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