S.N.
Una serie di nuovi organismi affiancheranno soprattutto per quanto riguarda la didattica il Consiglio di Facoltà ed il Presidente.
La Facoltà di Medicina e Chirurgia di Unimore adotta un nuovo Regolamento e ridefinisce i rapporti tra la nuova struttura accademica ed i neonati Dipartimenti, assegnando ad essa due importanti ambiti di intervento che riguardano l’attività di coordinamento e gestione dell’offerta formativa dei corsi studio dell’area medico – sanitaria e la disciplina dei rapporti tra l’Università e le strutture del S.S.N. Nell’espletamento dei compiti relativi alla didattica la Facoltà sarà affiancata dalla Conferenza dei Presidenti di corsi di laurea e laurea magistrale, dalla Conferenza dei Direttori delle Scuole di specializzazione di area medico-sanitaria e dalla Commissione paritetica docenti studenti.
Medicina e chirurgia: novità e nuovo regolamento per organizzazione della facoltà
Questa la serie di novità contenute nel testo del Regolamento di 13 articoli approvato dagli organi accademici e pubblicato con Decreto Rettorale il 5 maggio scorso.
“Questo Regolamento – sottolinea il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano – colma alcune lacune presenti nella normativa in essere riguardo alla riforma universitaria, specialmente relative alle Scuole o Facoltà che riuniscono più Dipartimenti e sulla quale avevo avvertito l’esigenza si intervenisse rispetto al testo originariamente elaborato, in quanto risultava piuttosto generico. E questo avrebbe potuto facilmente prestarsi a diverse modalità applicative. Il lavoro congiunto della Commissione istituita allo scopo e del Consiglio di Facoltà ha consentito di predisporre un testo largamente condiviso che rafforzerà il ruolo e la capacità di intervento della Facoltà sulle problematiche didattico-sanitarie, inserendo anche l’organismo ufficiale di coordinamento didattico costituito dalla Conferenza dei Presidenti dei corsi di studio”.
Il contesto normativo del regolamento di medicina e chirurgia Unimore
L’articolo 44 dello Statuto d’Ateneo prevede l’istituzione di una struttura di raccordo tra i Dipartimenti di area medicochirurgica, previsti ai sensi della Legge 240/2010, cosiddetta Legge Gelmini, denominata Facoltà di Medicina e Chirurgia. Sin da subito è emersa l’esigenza di definire compiti ed attribuzioni della nuova struttura alla luce di disposizioni che riconducevano ad essa solo parzialmente le funzioni precedentemente assolte dalle Facoltà, poiché in parte trasferite ai nuovi Dipartimenti Universitari.
Tali aspetti dovevano essere disciplinati in uno specifico Regolamento, strumento giuridico che rendesse inequivocabili, chiari e trasparenti le relazioni funzionali tra le strutture sopra indicate e quindi fosse un preciso modello organizzativo in ambito accademico nell’area dei rapporti con la salute.
I passi fatti per il nuovo regolamento di medicina e chirurgia Unimore
Il Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia con maggioranza assoluta il 10 marzo 2015 ed i Consigli di Dipartimento raccordati nella Facoltà hanno proposto l’adozione del medesimo testo regolamentare. Il 27 ed il 28 aprile sia il Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo che il Senato Accademico hanno approvato senza modifiche il testo ed il 5 maggio il Rettore ne ha ufficializzato la adozione.
Cosa prende il nuovo regolamento di medicina e chirurgia Unimore
Esso definisce due macro attività attribuite dalla normativa e dallo Statuto alla nuova Facoltà:
- a) attività di coordinamento e gestione dell’offerta formativa dei corsi studio dell’area medico – sanitaria con i Dipartimenti universitari/consigli dei corsi di studio;
- b) la disciplina dei rapporti tra l’Università e le strutture del S.S.N.
Per quanto riguarda il primo aspetto le principali competenze attribuite alla Facoltà sono:
- richiedere al Senato Accademico l’istituzione o l’attivazione o la modifica o soppressione dei relativi corsi di studio su proposta motivata di uno o più Dipartimenti o della Conferenza dei presidenti dei corsi di Laurea e di Laurea magistrale o di un singolo Consiglio di Corso di Studio approva, previo parere della Commissione paritetica docenti-studenti e del Dipartimento di afferenza;
- istruire e sottoporre al Dipartimento di riferimento del corso la proposta di approvazione/modifica dell’ordinamento didattico e del Regolamento Didattico del corso di studio su proposta motivata del Consiglio del corso di studio;
- approvare l’offerta didattica programmata, comprensiva del Manifesto degli Studi, ed erogata con contestuale approvazione degli incarichi didattici affidati a titolo gratuito al personale del S.S.N su proposta motivata della Conferenza dei presidenti dei corsi di laurea e di laurea magistrale;
- trasmettere il Manifesto degli Studi approvato ai Dipartimenti per le conseguenti delibere di affidamento dei compiti didattici al personale docente e ricercatore afferente al Dipartimento, nonché per la delibera del Dipartimento di riferimento del corso sulla richiesta di emanazione bandi ed eventuali rinnovi per attività didattica sostitutiva ed integrativa;
- definire le proposte in merito alla programmazione degli accessi a questi corsi – unitamente al contingente riservato agli studenti stranieri su proposta dei consigli di corso di laurea, laurea magistrale a ciclo unico e laurea magistrale;
- su proposta dei consigli di corso di laurea e laurea magistrale definire le date di inizio e fine dei periodi didattici (semestri) e definisce le disposizioni per domande di trasferimento di studenti iscritti presso altri Atenei;
- esprimere parere obbligatorio non vincolante sui piani di sviluppo dei Dipartimenti, relativamente alle funzioni assistenziali connesse alla didattica e alla ricerca;
- esprimere parere obbligatorio non vincolante sulle richieste dei Dipartimenti di posti di professori e ricercatori universitari che necessitano di integrazione assistenziale.
Per quanto riguarda invece il secondo aspetto il Regolamento stabilisce che la Facoltà deve esprimere parere obbligatorio non vincolante al Rettore in merito:
- all’istituzione/soppressione di strutture complesse a direzione universitaria e sulla modifica di atto aziendale delle Aziende Sanitarie limitatamente alle materie per le quali è prevista l’intesa con il Rettore;
- all’attribuzione a professori/ricercatori universitari del direzione di strutture complesse nonché di programmi assistenziali;
- alla stipula di Protocolli con la Regione e dei relativi Accordi Attuativi con le Aziende del S.S.N. per le attività di formazione degli studenti dei Corsi di laurea delle classi di Lauree Magistrali in Medicina e Chirurgia ed in Odontoiatria e Protesi dentaria, e delle classi di Lauree e Lauree Magistrali in professioni sanitarie, nonché degli iscritti alle scuole di specializzazione e ai corsi di dottorato di ricerca in materie cliniche;
- alla stipula di Protocolli regionali e relativi Accordi Attuativi e/o convenzioni con le Aziende del S.S.R. aventi ad oggetto lo svolgimento di attività assistenziali del personale universitario (docenti e ricercatori, personale tecnico amministrativo e/o altre categorie di personale non dipendente);
- all’istituzione e attivazione dei Dipartimenti ad Attività Integrata con le Aziende Sanitarie.
Inoltre é stata prevista la competenza a deliberare gli schemi tipo di convenzione per attività di tirocinio dei Corsi di Laurea delle Corsi di laurea delle classi di Lauree Magistrali in Medicina e Chirurgia ed in Odontoiatria e Protesi dentaria, e delle classi di Lauree e Lauree Magistrali in professioni sanitarie.
Nuova organizzazione della facoltà
Il Regolamento prevede, ai fini dell’espletamento delle funzioni sopra indicate, l’istituzione dei seguenti organi presso la Facoltà:
- il Presidente;
- Consiglio della Facoltà con la novità della costituzione al fine di rendere più spedita e collegiale la governance di un board di Facoltà finalizzato alla discussione delle complessità, omogeneamente rappresentativo dei 4 dipartimenti e con una rappresentanza dei ricercatori;
- Conferenza dei Presidenti dei corsi di laurea e laurea magistrale con funzioni consultive al fine di permettere un coordinamento più efficace nell’organizzazione dei corsi di laurea e nel loro funzionamento, essendo i docenti prevalentemente distribuiti su 4 Dipartimenti. “Al riguardo – fa notare il prof. Giovanni Pellacani, Presidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Unimore – si è provveduto fin da subito alla nomina di un referente per la didattica, la prof. ssa Anna Iannone, scelta basata sulla eccezionale esperienza dimostrata nella direzione e coordinamento del corso di laurea di Scienze infermieristiche, sede di Modena, corso indicato come modello da parte dell’Ateneo per l’accreditamento ANVUR, che nella sua attività sarà supportata dal personale tecnico-amministrativo della Facoltà. Tale organizzazione ci ha già permesso di identificare le necessità didattiche essenziali al funzionamento dei 15 Corsi di Studio e la pubblicazione dei bandi avvenuta in tempi ottimali per l’avvio regolare dei corsi per il prossimo anno accademico”;
- la Conferenza dei Direttori delle Scuole di Specializzazione di area medico – sanitaria con funzioni consultive;
- la Commissione paritetica docenti – studenti con funzioni consultive e di monitoraggio dell’offerta formativa e della qualità della didattica.
“La struttura di Facoltà che esce da questo nuovo Regolamento ci – commenta il Presidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia prof. Giovanni Pellacani – consente di recuperare una maggiore collegialità, ma soprattutto riconosce ad essa un ruolo di raccordo tra i Dipartimenti e di promozione che ne rafforzano l’azione sia in ambito didattico che rispetto alla interlocuzione col Sistema Sanitario Regionale, che comunque resterà in capo al Rettore. Tuttavia, a noi viene riconosciuto un ruolo consultivo nei confronti del Rettore che è fondamentale per far esprimere a pieno all’Ateneo le sue capacità professionali e la sua partecipazione nella definizione delle politiche per la salute. Sono certo che questo atto segna una svolta nella vita interna e ci permette di concentrarci sulle reali esigenze, dando così un nostro originale contributo per il miglioramento del sistema sanitario