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Endometriosi: cos’è, significato, quali sono sintomi, cause e cura

Flavia de Durante 15 Aprile 2022
F. d. D.
19/04/2024

Cos'è l'endometriosi, come si scopre, quali sono i sintomi, conseguenze e cura, come riconoscere questa malattia e come imparare a conviverci: il punto del ginecologo.

Sono 150 milioni di donne in tutto il mondo; 14 milioni di donne in tutta Europa; 3 milioni di donne in Italia: questi sono i numeri di chi soffre i sintomi dell’endometriosi, cos’è questa patologia però non è chiaro a tutti. Parliamo infatti di un disturbo molto diffuso e che colpisce quotidianamente numerosissime donne, costringendole a vivere in una difficile condizione, caratterizzata da sintomi fastidiosi e forti dolori.

Come si fa a sapere se si soffre di endometriosi quali sono i sintomi? Chi ne soffre può avere figli? Per conoscere questa perfida patologia, bisogna partire innanzitutto dalle sue caratteristiche principali, sintomi e tipologie.

Per capire cos’è bisogna dire in primis che si tratta, dal punto di vista medico, della crescita di tessuto uterino (endometrio) al di fuori dell’utero. Dove? In distretti come ovaie, tube di Falloppio ed anche tratti dell’intestino. Questa presenza anormale in tali aree comporta una perenne infiammazione dei tessuti. E non solo. Purtroppo, chi soffre di questa patologia può andare incontro anche alla formazione di tessuto cicatriziale e aderenze; queste ultime, se non individuate per tempo, possono comportare infertilità.

Ad oggi, come riportato dalla Fondazione Italiana Endometriosi, questa malattia cronica “colpisce circa il 10% (190 milioni) delle donne e delle ragazze in età riproduttiva a livello globale.” Solo in Italia, almeno il 15% della popolazione femminile ne è affetta. Eppure, purtroppo, sembra ancora molto difficile da diagnosticare: in media, per una diagnosi certa in Italia ci vogliono circa 8 anni.

Analizziamo nel dettaglio le caratteristiche, sintomi e possibile cura, cos’è questa grave patologia e come fanno le donne affette a conviverci?

Significato endometriosi: cos’è, sintomi, e come riconoscerla, il parere del ginecologo

Come abbiamo anticipato, questa patologia è una malattia cronica che si verifica quando un tessuto simile all’endometrio (il rivestimento uterino) si trova in una sede anomala. I sintomi della grave condizione sono molteplici e svariati. Ad esempio, in primis, il forte dolore durante il ciclo mestruale. Tra i problemi che causa l’endometriosi, la gravidanza potrebbe essere forse quello più rilevante. Infatti possono insorgere difficoltà di concepimento, ma anche diverse problematiche a livello intestinale.

Al momento, da ciò che emerge dagli studi e dalla ricerca medico-scientifica, nonostante siano molto diffusi i sintomi di endometriosi, cura risolutiva non esiste ancora, quindi non si guarisce. Tuttavia, come vedremo, è possibile trattare le pazienti affette con terapie che riducono (anche nettamente!) i sintomi.

“Questa patologia è stata riconosciuta per lungo tempo una malattia di “serie B”. Questo, “semplicemente” perché sia le pazienti che i medici tendevano a non considerare taluni sintomi tipici; e, spesso, a sottovalutarne l’entità. Per arrivare alla diagnosi, la paziente doveva attendere visite e visite, indagini ed indagini. La causa principale di queste difficoltà? “Fraintendere”, interpretare male i sintomi! Una mestruazione molto dolorosa, per esempio, veniva nel passato “recente”, considerata fisiologica.”- Ci spiega con precisione il dott. Michele D.R, ginecologo in provincia di Napoli.-

“Questa patologia, fortunatamente, viene ad oggi largamente riconosciuta e se ne parla sempre più di frequente. Ed è giusto che sia così! La condizione in cui si trovano le donne che ne soffrono può essere totalmente invalidante.”

“La patologia può presentarsi in diverse forme. Inoltre, in alcuni stadi clinici avanzati quali il “moderato” o “grave” rientra persino nei Livelli essenziali di assistenza del Ministero della Salute.“- chiarisce il medico.-

“Si conoscono diversi tipi di questa patologia. Parliamo di adenomiosi, ad esempio, quando l’endometrio in “sede atipica” è localizzato nello spessore del miometrio. Oppure, di endometriosi esterna quando il tessuto ha sede in altre aree. Quali? Ad esempio ovaie, intestino retto, vagina, vulva. Ed anche vescica, ureteri, tube di Falloppio e colon.”

Come avviene l’infiammazione dell’endometrio: diagnosi

Come si diagnostica l’endometriosi, quali sono i sintomi da riconoscere subito? E perché talvolta per capire che succede se si soffre di questa brutta patologia ci vuole davvero molto tempo?

“Per una diagnosi completa sono fondamentali alcuni passaggi. Innanzitutto, bisogna monitorare con grande attenzione tutti i sintomi e valutare la storia clinica del paziente. Inoltre, va approfondita e studiata anche una ipotetica “familiarità”. Per farla, basta un’indagine nella cerchia di parenti donne della paziente. Sembra che, infatti, con un caso di endo in un parente “stretto”, il rischio di contrarre la patologia sia maggiore di 10 volte.“- spiega il dott.Michele D.R.-

Come ottenere una diagnosi? Attraverso una visita ginecologica accurata e grazie alla diagnostica per immagini. Ad oggi, con questi mezzi, si può infine ottenere una strada certa. E’ necessario che le pazienti trovino il medico giusto, che riesca a capirle completamente. La donna deve sentirsi serena durante la visita e libera di parlare di ogni proprio malessere. Senza sentirsi sminuita mai.”

Ricevere la famosa diagnosi, però, come anticipato risulta spesso più problematico del previsto. Si stima che, di media, ci vogliono tra i sette e gli otto anni. A testimonianza di ciò, le innumerevoli storie di chi ha deciso di raccontare una parte così delicata della propria vita.

“La mia storia inizia a 11 anni, con il mio primo ciclo. Da subito è stato molto abbondante e doloroso, avevo continui svenimenti e crampi fortissimi. Pensavo fosse tutto normale e ho deciso di non dire niente di particolare. A 15-16 anni, poi, ho iniziato ad avere anche delle vere e proprie emorragie esterne. Ho capito che c’era qualcosa che non andava. Da quel momento, dunque, è iniziato il mio “tour” dai ginecologi.”– racconta Erika Frattolillo giovane che, tramite Instagram, con una pagina da 13mila followers, “endo.metriosi”, fa quotidianamente, in un modo allegro ma realistico, informazione su questa patologia.

“Ho iniziato a fare numerose visite, cambiando continuamente ginecologo. Sembrava che nessuno riuscisse a credere ai miei dolori. Tutti mi dicevano che “non avevo niente”! Che, probabilmente, avevo solo una soglia del dolore molto bassa. Per un lungo periodo mi sono anche convinta di questo! Credevo di essere io la “pazza”, quella “esagerata”.”

“A 23 anni, però, ho iniziato ad accusare anche un forte dolore all’altezza dell’ovaio sinistro. Il male non passava mai e, dopo due mesi, ho deciso di indagare nuovamente.”

Dopo un’ennesima visita con un altro medico ginecologo, Erika ha raggiunto, finalmente, un centro specializzato; lì è stata ascoltata e capita. Dopo più di dieci anni ha ricevuto finalmente una diagnosi ufficiale.

Sintomi endometriosi, quali sono e come riconoscerli

Sottolineato che cos’è e il significato di endometriosi, patologia grave e difficile, che colpisce un numero crescente di donne, passiamo ai sintomi, quali sono e come riconoscerli?

Come anticipato, la patologia si contraddistingue per alcuni aspetti. Innanzitutto, spicca tra i campanelli d’allarme il forte dolore, specialmente di alcuni tipi:

  • Pelvico cronico: si articola nella parte inferiore del tronco; (dalla pancia sino a sotto l’ombelico). E’ spesso associato al dolore da mestruazioni;
  • Mestruale (o dismenorrea);
  • Nei rapporti sexxuali. In questo caso sembra si tratti di un segnale d’allarme che indica una endo profonda. Ad esempio, di quella che si può annidare nell’utero basso; oppure quella tra vagina e retto;
  • Durante l’evacuazione intestinale;

Oltre a ciò si possono verificare irregolarità del ciclo mestruale; problematiche a livello intestinale; ma anche gonfiore addominale. Oltre a questo, molto di frequente, difficoltà nel concepimento.

Se molto presenti e forti, i sintomi della patologia cronica possono “bloccare” la vita del soggetto affetto. Si parla infatti di un male così persistente e acuto da alterare in negativo, totalmente, la qualità della vita di chi ne soffre.

Cura endometriosi e la terapia secondo il ginecologo

Esiste una cura per l’endometriosi o una terapia che possa alleviare i sintomi così difficili da tollerare? Ad oggi, purtroppo, al risposta della scienza è negativa. (Ma, per fortuna, numerose sono le ricerche in atto!)

Per trattare la patologia, infatti, i possibili sentieri terapeutici sono due; questi vengono studiati e proposti dal ginecologo a seconda dal tipo di paziente che questi si ritrova davanti. Ad influenzare la tipologia di terapia, infatti, vi sono diversi fattori; tra questi, l’età della donna affetta, la presenza di cisti, livello di crampi e dolori cronici.

Come può essere la terapia, in che modo si può seguire
  • conservativa: si basa, come ci conferma il ginecologo Michele D.R,  su una “terapia di farmaci ad azione ormonale.” Questi possono intervenire direttamente sul ciclo mestruale. Sopprimono le mestruazioni assieme all’attività ovulatoria.
  • chirurgica: si interviene direttamente in sala operatoria. Solitamente, si procede dopo aver già tentato l’approccio conservativo. L’intervento consiste nell’asportazione del tessuto endometriale; nonché delle eventuali cisti. Può essere fatto in laparoscopia, caso può frequente. Oppure, tramite operazione tradizionale.
© Riproduzione Riservata
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Flavia de Durante Laureata in Lettere Moderne con il massimo dei voti all'Università degli studi di Salerno. Da sempre amante della lettura, mi diletto a scrivere sin dalla prima adolescenza. Mi interessa esplorare il mondo circostante in tutte le sue sfumature ed in particolare l'animo umano e i rapporti interpersonali. I temi che maggiormente mi interessano sono quelli legati alla cultura, alla storia, al costume, all'ambiente, all'attualità. Vedo nel settore del giornalismo non solo la possibilità di trasmettere dati ed informazioni, ma anche una grande opportunità di acquisire nuove e varie conoscenze. La curiosità e la voglia di sapere sono i motori principali che mi hanno spinto a intraprendere questo percorso. Leggi tutto