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Studiare in Australia e Ielts: opportunità per ragazzi e studenti

Annamaria Aufierio 20 Aprile 2018
A. A.
19/03/2024

Vuoi studiare all'estero e non sai dove? Ti piacere studiare in un paese diverso dall'Italia per imparare l'inglese? Una valida alternativa è quella di studiare in Australia.

Ecco come!

C’è un crescente interesse per lo studio all’estero da parte dei giovani italiani. Da una parte grazie all’internazionalizzazione delle scuole italiane, nelle cui offerte formative l’inglese gioca un ruolo sempre piu’ importante (tramite il CLIL, diventato obbligatorio dal 2014, le certificazioni internazionali). Dall’altra per la diffusa consapevolezza che i posti di lavoro di domani potrebbero essere all’estero. (Comunque, anche se su suolo italiano, le professioni del futuro saranno “bilingui”). Non a caso gli eventi che presentano le possibilità formative all’estero sono sempre affollati. C’è una vera fame di informazioni. La scuola, la vita e la società nei Paesi anglosassoni sono diversi dalla realtà italiana.

Segnaliamo che in data 12 Maggio 2018 alle ore 15.00 si terrà un incontro gratuito presso lo spazio PIN di Milano (Viale Monte Santo 5 Milano). La lingua ufficiale dell’incontro è l’inglese, perché sarà una docente di origina e australiana a rispondere alle domande degli studenti sull’Australia

Le domande degli studenti che scelgono di studiare in Australia per il trimestre all’estero sono svariate e soprattutto riguardano una società che appare assai più giovane e dinamica di quella italiana.

  • Una società diversa: famiglia, lifestyle, organizzazione della giornata, valori e abitudini
  • Una scuola: gli obiettivi e le modalità di studio, i materiali scolastici, le valutazioni
  • La lingua: l’inglese australiano ha qualche particolarità rispetto a quello britannico, soprattutto nello slang di tutti i giorni

Di tutte queste cose si parlerà nell’ambito dell’evento, che prevedrà anche un quiz finale di “cultura generale australiana” con premi (i premi sono cibarie australiane, introvabili in Italia e forse anche un pochino lontane dal nostro gusto).

Studiare in Australia e IELTS: uno sguardo sull’esame e la certificazione accademica

Nell’ambito dell’evento del 12 maggio, oltre che delle curiosità per sapere come e dove Studiare in Australia, si parlerà anche di IELTS. La certificazione IELTS, ormai la più diffusa in ambito accademico internazionale, è necessaria per chi desidera intraprendere un percorso di studio all’estero (università o master), ma anche per chi desidera emigrare.

Forse non tutti sanno che esistono due tipologie di IELTS (Academic Training e General Trainig: il primo è richiesto come requisito di accesso negli istituti Universitari, il secondo invece è un prerequisito per l’emigrazione professionale in Australia, Nuova Zelanda e Canada, oltre ad essere riconosciuto da migliaia di grandi aziende in tutto il Mondo).

Una altra cosa che non tutti sanno della certificazione IELTS è che il punteggio viene assegnato in “bande” e che ad ogni banda di punteggio corrisponde un livello dello standard linguistico europeo. In altre parole, IELTS è un esame assai versatile, che può essere passato a livello B1, B2, C1 o C2 (ovvero da pre-intermedio a madrelingua).

Nella scelta dell’università, è importante, se si deve dare IELTS come requisito di ammissione a università o master, informarsi sulla banda di punteggio richiesta. C’è molta variabilità al riguardo. Per accedere ad alcune università italiane che lo richiedono (come ad esempio l’Università Bocconi di Milano), basta la banda di punteggio 5.5 (ovvero B1), ma per alcuni corsi universitari dove l’inglese è preponderante può essere richiesta la banda 6,5 (ovvero B2).

Per andare a studiare all’estero, normalmente il minimo richiesto va da 6,5 a 8.00 (da B2 a C1.2), ma anche qui c’è una discreta variabilità da istituto a istituto. La tendenza visibile negli anni è comunque quella di stringere i requisiti e innalzare il punteggio minimo di accesso.

IELTS: uno sguardo sull’esame

L’esame IELTS è un esame con un alto contenuto tecnico. A differenza delle “normali” certificazioni Cambridge, che misurano esclusivamente la capacità di esprimersi in inglese, l’esame IELTS deve prevedere anche la misurazione il più possibile oggettiva della capacità di prendere appunti in inglese, di sapere comprendere e studiare un testo universitario, di sapere comprendere l’organizzazione di una facoltà. I task di listening non a caso prevedono l’ascolto di stralci di vere leizoni universitarie o di dialoghi organizzativi tratti dall’ambito accademico.

L’esame IELTS nascendo come esame “per ingegneri” ha peraltro alcune particolarità che vanno oltre la mera conoscenza della lingua. Per esempio tra le prove del writing c’è la lettura e commento di un grafico.

Per questo la preparazione di questo esame include non solo un alto livello linguistico, ma anche una forte preparazione nell’ambito delle prove specifiche. Lo studente che saprà quali prove aspettarsi e si sarà allenato nel farle nel (breve) tempo concesso ha realistiche chances di superare bene l’esame. Sapere bene l’inglese ma non essere allenato sui task può invece risultare in una bocciatura oppure in un risultato modesto.

Proprio per le particolarità di questo esame, in sede all’evento è possibile prenotarsi per una consulenza gratuita.

© Riproduzione Riservata
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Annamaria Aufierio Dinamismo e determinazione sono i due aggettivi che mi descrivono meglio. Fin dalla giovane età ho imparato ad osservare con occhi lungimiranti, consapevole che ostacoli e differenze esistono e sono parte integrante del quotidiano, così ho imparato ad affrontare la vita giorno per giorno focalizzandomi sulla crescita personale e professionale. Mi sono sempre affacciata a nuove esperienze con passione e voglia di fare; soprattutto ho imparato ad essere abbastanza soddisfatta ma non completamente; ciò mi ha portata ad avere la volontà di migliorare e di sviluppare le mie competenze. A 24 anni studio e lavoro nell’ambito della moda e del design, la creatività è parte integrante delle mie giornate, disegno, creo, scrivo; non mi piace identificare la mia professione in un’unica parola, poiché la capacità della mente di elaborare e creare è sopraffina ma sopratutto senza barriere, confini o dettami. Ho iniziato a scrivere in età molto giovane, dapprima quest’attività rappresentava per me una valvola di sfogo fino a trasformarsi in un’estensione della fantasia nella realtà, quasi un luogo sacro dove rifugiarmi. Oggi per me la scrittura è diventata testimonianza, ricordo, corrispondenza; ammiro la capacità di far vivere luoghi e fatti accaduti attraverso l’espressione del pensiero. Coltivo questa passione, e nono solo, giorno per giorno, leggendo e documentandomi, poiché ritengo che la cultura sia l’insieme di conoscenze che concorrono a formare la personalità ed affinare le capacità di ogni individuo. Leggi tutto