>
  • Baietti
  • Mazzone
  • Algeri
  • Crepet
  • Rossetto
  • Ferrante
  • Bonetti
  • Boschetti
  • Valorzi
  • Bonanni
  • Leone
  • Paleari
  • Chelini
  • Gnudi
  • Pasquino
  • Romano
  • Coniglio
  • Napolitani
  • Califano
  • Tassone
  • Quarta
  • Liguori
  • Scorza
  • Santaniello
  • Buzzatti
  • Miraglia
  • Grassotti
  • Alemanno
  • Casciello
  • Gelisio
  • Falco
  • Meoli
  • De Luca
  • Antonucci
  • Carfagna
  • Ward
  • Andreotti
  • Dalia
  • Catizone
  • De Leo
  • Quaglia
  • de Durante
  • Cocchi
  • Bruzzone
  • Rinaldi
  • Cacciatore
  • Barnaba
  • Romano
  • di Geso

Risultati test Professioni Sanitarie 2019: graduatorie per entrare

Daniela Saraco 11 Settembre 2019
D. S.
17/04/2024

Ecco come sapere quali sono i risultati dei test Professioni Sanitarie 2019: date di pubblicazioni sul sito del MIUR e come conoscere le graduatorie per entrare.

Sostenuti i test, non resta altro che attenderne i risultati. Ma come saranno assegnati i posti disponibili? Quando saranno pubblicate le  graduatorie delle prove d’ingresso e come conoscere i  risultati dei test di professioni sanitarie?  Ecco tutte le informazioni utili.

Ricordiamo che il MIUR stabilisce soltanto le linee guida per la somministrazione della prova, che viene gestita autonomamente dai singoli atenei. Le Università, quindi,  decidono anche le procedure di iscrizione, le graduatorie e i successivi scorrimenti. Gli Atenei provvedono autonomamente alla somministrazione del test di ammissione, pertanto, le domande della prova sono  diverse da ateneo a ateneo.

Il bando nazionale, però,  stabilisce che la prova deve essere composta da sessanta domande a scelta multipla con cinque  opzioni di risposta cadauna e che il tempo a disposizione è pari a cento minuti. Le domande sono poi divise in :

  • 18  di biologia;
  • 12  di cultura generale;
  • 12  di chimica;
  • 10  di logica;
  • 8  di fisica e matematica

Anche le graduatorie  sono organizzate dalle Università, che stabiliscono se compilarle  per preferenze o per punteggio. Difatti, la particolarità di questo concorso è data dalla possibilità per le università di scegliere tra due diversi criteri di composizione delle graduatorie. Al momento dell’iscrizione ogni candidato può indicare tre preferenze. In caso di graduatoria per preferenze, sono prese in considerazione prima le scelte degli studenti e poi il punteggio. L’Università stila, infatti,  una graduatoria per ogni corso di laurea, secondo l’ordine di preferenze indicate dagli studenti. In caso di graduatoria per punteggio, invece,  vale  prima il punteggio ottenuto al test e  poi le preferenze. Quindi è  premiato chi raggiunge un punteggio alto.

Quando escono i risultati test professioni sanitarie 2019: date graduatorie delle prove

Per professioni sanitarie le graduatorie per singolo ateneo  sono pubblicate con tempi e su siti  diversi  a seconda della sede di svolgimento dei test. Consultando il bando di concorso di ogni università, si può capire  il meccanismo adottato dall’ateneo prescelto.

Di seguito, sono indicate le pagine web specifiche del corso di Laurea in Professioni Sanitarie, selezionate per città,  dove attingere maggiori informazioni per le date di pubblicazione.

Come funzionano le graduatorie del test d’ingresso per ogni facoltà

Le soluzioni alle domande del test e i risultati  sono pubblicati dopo l’undici settembre sul sito di ogni ateneo ,così che le future matricole possono farsi un’idea sull’esito della prova. Il punteggio minimo per entrare nella graduatoria, stabilito dal Miur,  è di venti  punti.
La graduatoria test professioni sanitarie 2019 viene stabilita dai singoli atenei, quindi per saperne di più bisogna attendere le indicazioni dei bandi di ogni ateneo. Coloro che ottengono un buon punteggio hanno diritto ad essere inseriti nella graduatoria dell’università scelta e possono procedere con l’immatricolazione.

Il Professore Persico, Presidente di Commissione a UNISA, ricorda: “La platea dei pretendenti ai posti di Medicina in italiano e di Professioni Sanitarie cresce, così come  il numero dei posti messi a bando. In leggero calo solo  il numero di iscrizioni al test di Veterinaria. Il Ministero, da quest’anno, ha reso tutto ancora più trasparente evitando così ricorsi successivi . Le future matricole hanno, pertanto, come unico obiettivo lo studio e l’esercitazione per raggiungere punteggi quanto più alti possibile!”

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto