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Scioperi dicembre 2019 DSGA, DSGA FF e Assistenti amministrativi

Daniela Saraco 6 Dicembre 2019
D. S.
28/03/2024

Il perché degli scioperi personale ATA  del giorno 11 dicembre 2019 e ANQUAP, 11 e 12 dicembre: orari e modalità scioperi scuola che mettono a rischio le lezioni degli studenti.

Il nuovo anno scolastico si apre con tanti posti vacanti negli uffici amministrativi e con tante proteste: dal mese di  settembre ad oggi  i DSGA e gli assistenti amministrativi si astengono  dal lavoro per due giorni. Blocco generale per l’11 e 12 Dicembre.

Ma perchè si manifesta? Che scopo ha il blocco generale? Scopriamolo subito!

L’ANQUAP ha proclamato le  azioni di sciopero riguardanti i DSGA, i DSGA FF e gli Assistenti Amministrativi con la  sospensione di qualsiasi prestazione eccedente l’orario d’obbligo per tutto l mese di dicembre 2019.

Difatti, nelle giornate del 11 e 12 dicembre 2019 l’attività lavorativa è limitata alle funzioni essenziali.

Inoltre la Feder. A.T.A., la Federazione del personale Amministrativo Tecnico e Ausiliario, ha proclamato lo sciopero nazionale del personale Ata della scuola per il giorno 11 dicembre 2019.

Nel mese di dicembre, quindi, nuove agitazioni, causate dagli scioperi che coinvolgono il mondo della scuola. Blocco generale per gli operatori scolastici del  comparto del personale tecnico, amministrativo e ausiliario.Tra i punti principali delle proteste ci sono sicuramente le assunzioni dei dipendenti delle cooperative in qualità di collaboratore scolastico, saltando di fatto le graduatorie formate negli anni di prima, seconda e terza fascia. A causa degli scioperi proclamati  per le giornate di mercoledì 11 e giovedì 12 Dicembre, potrebbero verificarsi disservizi tali da non garantire l’assistenza agli alunni. Di conseguenza è a rischio  il regolare svolgimento dell’attività scolastica, compreso il servizio mensa . I genitori devono, quindi, accompagnare i figli a scuola e accertarsi della presenza del personale non scioperante.

Motivi scioperi dicembre 2019 di DSGA, i DSGA FF e Assistenti amministrativi > DOC MIUR

Continuano le proteste nel mondo della scuola. Non solo i docenti, ma anche il personale amministrativo si batte per i propri diritti. Tra i motivi degli scioperi indicati dalle Associazioni c’è  l’urgenza di provvedere alla copertura di 2.907 posti per DSGA, vacanti e disponibili, ma anche la necessità di una corretta definizione di ruoli e profili. Nello specifico, urge l’immissione in ruolo degli assistenti amministrativi prima del concorso ordinario. Si lotta, inoltre, contro la violazione dell’art. 36. della Costituzione che prevede una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro. Si necessita la previsione della figura dell’assistente tecnico negli Istituti Comprensivi e la valorizzazione degli assistenti tecnici nella didattica laboratoriale.

Inoltre, nelle scuola  le pressioni subite dai collaboratori scolastici sono ormai insostenibili. Questo perchè le diminuzioni di organico sono elevate  e esiste il  divieto di nomina supplenti. Di conseguenza c’è un  aumento dei carichi di lavoro, turni iper flessibili e orario di lavoro spezzato, spostamento da un plesso ad un altro e/o, addirittura, da un comune all’altro, ore di straordinario assegnate d’ufficio. Per non parlare delle azioni di pulizia e cambio dei pannollini da parte dei collaboratori scolastici senza una adeguata formazione. I sindacati chiedono anche una distinzione chiara  dei ruoli tra DS e DSGA.

Servizi minimi essenziali garantiti nella giornata di sciopero di dicembre

I servizi indispensabili da assicurare in caso di sciopero sono previsti e individuati dal contratto nazionale. Il Dirigente scolastico non può prevederne altri. Pertanto, in occasione di manifestazioni di protesta, i docenti e gli amministrativi, ne devono assicurare l’espletamento. Nel mese di Dicembre saranno, quindi, assicurati i servizi minimi da parte dei DSGA, DSGA FF E ATA, ovvero:

  • un assistente amministrativo per le attività di natura amministrativa
  • un collaboratore scolastico per l’apertura e chiusura dei locali scolastici
  • vigilanza per il servizio mensa e i servizi igienici
  • un collaboratore scolastico per il funzionamento dell’Impianto di riscaldamento, nel periodo invernale.

Inoltre, in particolari momenti dell’anno come gli scrutini ed esami finali, occorre formare il contingente. Cioè una squadra di persone che garantiscono il regolare svolgimento dei servizi minimi. Difatti,  è prestazione indispensabile l’apertura della scuola, la generica vigilanza all’ingresso o all’interno della scuola o di tutti i plessi. In tali occasioni, inoltre, è  previsto l’obbligo di svolgimento di attività di segreteria.

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto