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Scioperi scuola dicembre 2019: scuole e lezioni a rischio sospensione

Daniela Saraco 10 Dicembre 2019
D. S.
25/04/2024

Tutte le news sugli scioperi generali del personale amministrativo e personale ATA della scuola a  dicembre  2019: calendario con giorni di sciopero e modalità blocchi.

A dicembre arrivano altri scioperi da parte del personale scolastico. Sono numerose le manifestazioni previste anche per il mese in corso.  Partendo da fine  Novembre con quello degli studenti che hanno partecipato al  Friday for Future a finire con quelli del personale scuola. Dicembre, infatti, si prepara a essere un mese ricco di scioperi nazionali nel comparto scuola. Previsti già disagi per genitori e studenti con  la possibile sospensione delle lezioni. Gli scioperi annunciati arrivano, inoltre,  dopo un mese in cui le lezioni sono state sospese spesso anche a causa del maltempo.

Di conseguenza, per gli alunni è opportuno andare a scuola, onde evitare il conteggio della giornata come assenza.

Ci sono in programma le manifestazioni  di FEDER ATA e di ANQUAP per le giornate dell’undici e dodici dicembre 2019. La protesta  scolastica dell’11 dicembre è stata, infatti, proclamata dall’associazione sindacale FEDER ATA e riguarda tutto il personale ATA. Le lezioni saranno quindi a rischio per tutta la giornata dell’11 dicembre. Inoltre sia per l’11 che per il 12 Dicembre il blocco parte dall’ANQUAP  per tutto il personale amministrativo,nonché DSGA, DSGA FF  e ATA.

Gli alunni, pertanto, potrebbero non trovare personale amministrativo e anche insegnanti che aderiranno allo sciopero. I maggiori disagi dovrebbero verificarsi nella giornata dell’11 dicembre, essendo proclamate due manifestazioni, e le scuole  potrebbero non assicurare il normale svolgimento delle lezioni. Per il 12 invece sono previsti disagi nelle scuole, ma in misura minore, essendo comunque assicurati i servizi essenziali. Il personale amministrativo scende in piazza per protestare contro i continui tagli a scuola, il precariato , gli stipendi bassi e per chiedere al Governo di investire su questi. Scopriamo nel dettaglio chi e perché sciopera a Dicembre.

Motivi degli scioperi scuola dicembre 2019: assunzioni dei dipendenti e immissioni in ruolo

Le motivazioni delle proteste sono molte. Si parte dalle assunzioni di dipendenti attraverso le cooperative per quanto riguarda i profili di collaboratore scolastico. Si prosegue  poi con la questione riguardante l’immissione in ruolo su  posti disponibili e vacanti in organico di diritto. Una scuola che continua la sua protesta anche i giorni 11 e 12 Dicembre . C’è da risolvere lo stanziamento di apposite risorse finanziarie per il  riconoscimento economico delle funzioni  svolte dai Direttori SGA e dagli Assistenti Amministrativi.

C’è poi urgenza di provvedere alla copertura di oltre 3.000 posti di Direttore SGA. Per i Sindacati  è inoltre indispensabile che le assunzioni a tempo indeterminato avvengano su tutti i posti vacanti e disponibili. C’è, inoltre, la necessità di una corretta definizione dell’organico dei Direttori SGA. Così come definire  la mancata corresponsione dell’indennità mensile ai Direttori SGA che lavorano in due scuole. E’ urgente  l’esigenza di rivedere l’organico complessivo del personale ATA sulla base dei fabbisogni effettivi. 

Date manifestazioni scuola dicembre 2019: chi partecipa

Il calendario degli scioperi della scuola prosegue  con altre date: l’ undici e il docidi dicembre 2019. Già quello di novembre è stato un mese piuttosto ricco dal punto di vista degli scioperi. Ad oggi  le lezioni potrebbero essere nuovamente  interrotte . A partecipare alle manifestazioni di protesta, questa volta, sono il personale ATA, gli assistenti amministrativi, i DSGA e i DSGA FF. Vediamo nel dettaglio chi e quando:

  • FEDER ATA : blocco dell’undici dicembre con sospensione delle attività e servizi minimi garantiti;
  • ANQUAP : blocco dell’undici e dodici Dicembre con sospensione delle attività e servizi minimi garantiti.

Quest’ultimo sindacato, inoltre, ha proclamato l’interruzione delle ore in esubero dichiarando che per tutto il mese in corso saranno svolte le sole attività urgenti.

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto