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Decreto Legge Coronavirus per crisi sanitaria ed economica

Daniela Saraco 26 Febbraio 2020
D. S.
15/05/2024

Ecco cosa prevede il decreto legge Coronavirus per contenere la crisi sanitaria ed economica che ha scatenato il Covid-19, le misure prese dal governo Conte.

Ultimi aggiornamenti per la crisi economica in Italia per Coronavirus: quali sono le misure adotatte dal Governo, il decreto d’emergenza, danni economici, stop a tasse e mutui nella zona rossa, bloccate le scadenze fiscali nei comuni di Lombardia e Veneto fino al 31 marzo 2020. L’imprenditore Giuseppe Reina parla del blocco della sua attività.

L’Italia è al terzo posto nel mondo per i casi accertati di Coronavirus. Prima di noi solo la  Cina e la Corea Del Sud. Il Nord Italia è in quarantena per provare a bloccare il Covid-19. Nelle così dette zone rosse, i territori dove il contagio è più elevato, c’è il divieto di spostamento.  C’è, inoltre, l’obbligo di dispositivi di protezione individuale per l’accesso ai servizi pubblici e agli esercizi commerciali.

Sono chiusi i musei, i teatri, le palestre e le scuole. Limitate le aperture di tutti i locali pubblici come bar, pub e locali notturni. Ma quanto incide questa epidemia sull’economia italiana?

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha firmato il decreto ministeriale che interviene sugli adempimenti dei contribuenti residenti nelle zone interessate dal Decreto della Presidenza del Consiglio. Il DM prevede  misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza dal virus Covid-19.

Sono  sospesi i versamenti delle tasse, delle ritenute e gli adempimenti tributari per i contribuenti  residenti negli undici comuni interessati dalle misure di contenimento del  Coronavirus. La sospensione riguarda anche le cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione e quelli conseguenti ad accertamenti esecutivi. Il DM riguarda i versamenti e gli adempimenti scadenti tra  il 21 febbraio e il 31 marzo 2020.

Vediamo nel dettaglio cosa dice il decreto legge Covid 19, a chi è rivolto e cosa stabilisce.

Decreto Legge Coronavirus per crisi sanitaria ed economica: cosa prevede e a chi è rivolto

Decreto Ministeriale Proroga Termini Zone Rosse per CORVID-19 << SCARICA PDF

Il Decreto Legge Coronavirus prevede lo stop temporaneo nei termini dei versamenti e degli adempimenti tributari.  I comuni coinvolti sono:

  •  Bertonico (LO)
  • Casalpusterlengo (LO)
  • Castelgerundo (LO)
  • Castiglione D’Adda (LO)
  • Codogno (LO)
  • Fombio (LO)
  • Maleo (LO)
  • San Fiorano (LO)
  • Somaglia (LO)
  • Terranova dei Passerini (LO)
  • Vo’ (PD).

Queste disposizioni riguardano anche le aziende che hanno sede legale o operativa negli undici comuni interessati dal decreto legge Covid 19. E’ il  primo intervento per cittadini ed imprese, al quale seguiranno le ulteriori misure allo studio della task force istituita al MEF per affrontare le conseguenze economiche del contagio. Dunque, il governo considera il Coronavirus come una calamità naturale e  decreta le stesse misure di sostegno economico che si applicano in caso di terremoti e alluvioni.

Gli imprenditori e i danni economici dell’epidemia del Covid-19

L’emergenza epidemica che sta colpendo l’Italia, in particolare quella settentrionale, sta portando  una serie di conseguenze non solo sulla vita quotidiana degli italiani, ma anche sull’economia. Ad oggi, i decreti emanati per l’emergenza riguardano solo le zone rosse, identificate come le più pericolose. Per le zone gialle invece, come l’intera regione Lombardia, non è prevista per ora alcuna sospensione.

L’imprenditore Giuseppe Reina ci parla della sua difficoltà a lavorare a Milano: “ Sono un imprenditore del Sud e svolgo la mia attività nell’Italia Settentrionale da oltre vent’anni. Realizzo insegne luminose per la grande distribuzione. In particolare, nel mese di Marzo avevo in programma una serie di installazioni in punti vendita di prossima apertura. Purtroppo i provvedimenti di quarantena collettiva, con chiusura di esercizi pubblici e privati, disposti ai fini sanitari per scongiurare il diffondersi del virus, hanno bloccato tutti i montaggi previsti. Di conseguenza, oltre al danno economico, ai ritardi previsti, alla difficoltà oggettiva di raggiungere molte zone di Milano, il Governo non assicura misure speciali per noi imprenditori. Difatti, io e i miei colleghi siamo comunque costretti a pagare le tasse “

Il Governo, però, sta  anche lavorando su un Decreto Legge Coronavirus per sostenere le piccole e medie imprese delle zone colpite dall’epidemia. Il ministro allo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, incontrerà, infatti, le categorie produttive, in modo da esaminare insieme le necessità rispetto alle ulteriori misure da adottare per tutelare gli imprenditori italiani.

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto