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Elicottero che disinfetta tutto contro Coronavirus: notizia smentita

Daniela Saraco 10 Marzo 2020
D. S.
24/04/2024

Non è vera, è stata dichiarata falsa la news elicottero che disinfetta tutto contro coronavirus: la notizia è stata smentita direttamente dai sindaci di molti comuni.

Oltre al virus Covid-19, si propagano nelle ultime ore anche fake news, tra le altre, una che avvisa di un elicottero disinfestante.

Pervengono, infatti, segnalazioni di un messaggio audio riguardante un elicottero che disinfetta spargendo sale nei comuni, da Napoli, Salerno, Matera, Palermo, a Bari in Puglia fino a Milano, Torino e tutto Piemonte e Lombardia.

Questo elicottero avrebbe la funzione di disinfettare il territorio e quindi di uccidere i microbi da coronavirus, la notizia è smentita. Difatti non vi è alcuna nota né del Premier Conte né del Ministro della Salute Speranza che avvisi la cittadinanza di una disinfestazione aerea.

Vi ricordiamo, dunque, l’esigenza di consultare solo i canali istituzionali per le informazioni circa l’emergenza. Le  notizie che in questi giorni di estrema difficoltà per il nostro sistema sanitario vengono veicolate online e sui social non aiutano la situazione già difficile.

La cittadinanza e i media sono invitati a non contribuire alla diffusione di messaggi fake. Tutti, dunque, devono affidarsi esclusivamente a quanto comunicato dalle fonti ufficiali del Governo e del Ministero delle Salute. Ma come si fa dunque a non credere alla notizia dell’elicottero che disinfetta? Come non farsi prendere dal panico? Come bloccare le catene di messaggi su Whatsapp? Facciamo il punto della situazione.

Elicottero che disinfetta la città dal coronavirus: fake news smentita dai sindaci dei comuni

Il Governo combatte per contenere l’emergenza Covid-19 con misure di prevenzione. L’ultimo DPCM “Io resto a casa”, tra le altre cose, prevede la chiusura di scuola e università. Il Premier ha emanato un nuovo decreto con misure di contenimento più severe in tutto il territorio nazionale. Nonostante, dunque, i tentativi di informazione ufficiali, qualcuno continua a diffondere sulle chat Whatsapp e simili, messaggi falsi. E’ di oggi l’annuncio dell’elicottero che disinfetta le città dalle ore 23 del 10 marzo 2020, eliminando i batteri del coronavirus, ma si tratta di una vera e propria fake news.

Il messaggio, infatti, segnala una disinfestazione notturna aerea. L’elicottero, spargendo del sale o del detergente disinfettante, sarebbe in grado di contenere la diffusione del virus. Questo messaggio ha creato panico e speranza da parte dei cittadini che hanno creduto alla notizia. Per contrastare questa catena di fake news, molti sindaci hanno pubblicato sui canali istituzionali messaggi di smentita. Le autorità, inoltre, hanno avviato le dovute indagini per risalire alla fonte della fake news che ha creato molta preoccupazione anche tra gli animalisti. La fake, difatti, cita testualmente “Dalle 23 di stasera fino alle 5 di domani mattina passerà un elicottero che disinfetterà tutto. Mi raccomando non rimanete i panni scarpe e altre cose fuori, soprattutto attenti ai cani“. I responsabili, qualora individuati, saranno denunciati per procurato allarme. 

Coronavirus e fake news: la parola all’ingegnere Donnarumma

Nei momenti difficili, le bufale rimbalzano velocemente, approfittando anche delle speranze degli utenti della rete. Le fake news sono pericolose perchè alterano la percezione della realtà. Ma è possibile disinnescarle? Lo abbiamo chiesto all’ingegnere Donnarumma: In riferimento alla notizia falsa dell’elicottero che disinfetta, tengo a precisare che i comuni sono tenuti a comunicare opere di igienizzazione tramite manifesti o sui canali istituzionali.” Gli chiediamo, allora, perchè le fake diventano virali e soprattutto chi c’è dietro.

Dipende. In molti casi chi diffonde fake è  interessato ad aumentare le visualizzazioni oppure la propaganda ideologica e politica. Spesso, invece, c’è chi diffonde bufale per divertimento. Si creano così enormi problemi. Individuano, infatti, un argomento e diffondono contenuti che  creano panico.” Ma perchè le persone credono alle fake? “Io credo che  le persone tendono a informarsi scegliendo fonti e notizie che assecondino la loro visione del mondo. Nello specifico, se c’è un elicottero che può distruggere il virus, facciamolo volare così che l’emergenza possa passare.”

Anche Facebook ha lanciato una battaglia contro le notizie false. Gli utenti, possono segnalare le  notizie sospette e penalizzare così chi sfrutta le bufale per portare traffico sul proprio sito.

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto