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Chi è Olindo Romano, storia di cosa ha fatto nella strage di Erba

Redazione Controcampus 26 Giugno 2020
R. C.
28/03/2024

È stato condannato all'ergastolo con la moglie Rosa Bazzi, chi è Olindo Romano oggi, identikit dell'assassino della Strage di Erba, biografia, età, vita privata, moglie e figli.

Dopo tanti processi, condanne, e testimonianze, ci sono ancora diversi punti oscuri e misteri intorno alla cosiddetta Strage di Erba, una delle stragi più atroci degli ultimi anni.

Una sentenza definitiva della Cassazione ha condannato alla pena dell’ergastolo i coniugi Olindo e Rosa Bazzi ritenuti gli autori materiali di questo efferato delitto in cui fu sterminata quasi un’intera famiglia e fu uccisa anche una vicina di casa.

Una vita tranquilla in un condominio. Un lavoro come netturbino. Poi il suo nome si è ritrovato su tutti i quotidiani, in tutti i tg per questo fatto di cronaca che suscita ancora orrore e incredulità per quanto sia stato brutale.

Si è detto che fosse morto, poi l’intervista de Le Iene che pongono un dubbio sulla sua colpevolezza, e che si potrebbe trattare di innocenti all’ergastolo, ma se fosse così perchè hanno confessato e chi è Olindo Romano oggi?

Cerchiamo di tracciare l’identikit del mostro della strage di Erba, cosi come è stato definito dalla cronaca: quanti anni ha, dove è nato, e cosa faceva prima di finire in prigione.

Chi è Olindo Romano: curriculum, biografia, età, moglie e figli dell’assassino della Strage di Erba

Non abbiamo un curriculum che può tracciare la sua biografia, ne possiamo servirci del suo profilo Instagram e Facebook, chi è Olindo Romano, sono le sentenze di condanna a suo carico a raccontarcelo e un’ intervista video a Le Iene.

E’ nato ad Albaredo per San Marco, in provincia di Sondrio il 10 febbraio 1962. Ha 58 anni ed è del segno zodiacale dell’Acquario.

Il padre era originario della Puglia, la madre era del paese natio. “Il mostro di Erba” è il primogenito di tre fratelli e una sorella. I suoi genitori gli hanno messo il nome di un suo zio scomparso nel 1943 al fronte Russo. Nel 1980 ha conseguito il diploma da geometra presso l’istituto “Dante Alighieri” di Lecco.

Quando se ne va di casa, si trasferisce prima sul lago del Segrino, poi a Proserpio. Qui conosce una ragazza che poi diventerà sua moglie, Olindo Romano e Rosa si sposano nella chiesa di San Maurizio di Mevate.

Rosa Bazzi è Brianzola, fa le pulizie in ospedale, ma vorrebbe studiare per diventare infermiera.

Chi era Olindo prima della strage di Erba: cosa faceva, lavoro

Per tracciare l’identikit dell’autore e protagonista della strage di Erba, preferiamo conoscerlo prima dei fatti di cronaca che lo hanno visto come protagonista. Sapere chi era Olindo Romano prima degli omicidi confessati, che lavoro faceva e di cosa si occupava, ci aiuterà a realizzare una biografia personale.

Partiamo dalla sua infanzia, da quando era un bambino e viveva con la sua famiglia in provincia di Sondrio.

Alle elementari amava disegnare e gli piaceva in particolare l’aritmetica. Si divertiva a giocare prendendo spunto dalle avventure raccontate nei fumetti che leggeva. Non parlava tanto, a volte balbettava anche.

A scuola era molto timido, ma se la cavava. Dopo il diploma, conosce la donna che poi diventerà sua moglie e nel frattempo cerca lavoro come geometra.

Intanto si manteneva facendo il manovale in un’impresa edile. Dopo sette anni in questa impresa edile, nel 1989 trova lavoro in una ditta per lo smaltimento dei rifiuti.

Lui e la moglie riescono così ad acquistare la casa dei loro sogni proprio nel centro del suo paese, comune in provincia di Como divenuto noto per essere stato il luogo in cui è avvenuta la strage di Erba.

E’ stato descritto nel corso dei vari processi come una persona molto isolata e chiusa che ha un attaccamento morboso a sua moglie e che da anni non parlava più neanche con i familiari più stretti.

Intervista de Le Iene: chi è Olindo Romano oggi in carcere, è innocente?

A svelare una nuova identità dell’assassino della strage di Erba, è una video intervista de Le Iene che pongono dubbi sulla sua colpevolezza e raccontano chi è Olindo Romano oggi in carcere.

La trasmissione Le Iene ha realizzato una serie di speciali sulla Strage di Erba in cui vengono messi in luce i punti oscuri della terribile vicenda, in particolare i dubbi circa le prove che incastrerebbero i due coniugi.

Dopo dodici anni di silenzio, Olindo Romano a Le Iene con Rosa Bazzi per la prima volta ha parlato in TV. L’uomo ha rilasciato una lunga intervista dal carcere dove sta scontando l’ergastolo a cui è stato condannato in via definitiva insieme a sua moglie.

Ai microfoni di Antonino Monteleone che ha realizzato insieme a Marco Occhipinti le inchieste su questo orrendo fatto di cronaca, ha ribadito la sua innocenza dichiarando di non essere il mostro della Strage di Erba ed ha affrontato i vari punti della vicenda.

Dai continui litigi con la famiglia Marzouk, alla confessione in cui ha ammesso gli atroci delitti. Non sono mancati alcuni aneddoti sulla sua vita in carcere. Si è iscritto alla facoltà di Biologia, lavora nelle cucine, una volta al mese vede la moglie Rosa che sta scontando la pena in un altro istituto penitenziario.

Storia strage di Erba: cosa è successo, chi è Olindo Romano, identikit

Ma cosa è successo nella strage di Erba quella sera dell’11 dicembre 2006, verso le 20, 20, in un appartamento in via Diaz?

In una delle palazzine divampa un incendio. Vedendo il fumo, due vicini di casa accorrono. Salendo le scale trovano un uomo ferito. Si tratta di Mario Fregerio, l’unico testimone sopravvissuto alla strage. La porta dell’abitazione è socchiusa. Quando i soccorritori entrano trovano il corpo di una donna. È Raffaella Castagna, una delle quattro vittime.

Il fumo è troppo denso, e bisogna uscire. Quando finalmente sopraggiungono i pompieri e spengono l’incendio, quello che vedono è agghiacciante. Ci sono quattro persone senza vita. Una donna di trent’anni, la Castagna, con il suo bambino di soli due anni. Poi c’è la madre della Castagna, Paola Galli, e la quarta vittima è la vicina del piano di sopra: si tratta di Valeria Cherubini, moglie di Fregerio. Gli esami effettuati dal medico legale evidenziarono tutta la brutalità e l’efferatezza degli omicidi.

I sospetti ricaddero sul marito di Raffaella Castagna Azouz Marzouk

In un primo momento i sospetti ricaddero sul marito di Raffaella Castagna Azouz Marzouk che aveva già precedenti per droga ed era uscito dal carcere nel 2006 grazie all’indulto. L’uomo però si trovava in Tunisia dai genitori e il suo alibi viene confermato dagli inquirenti.

Si comincia così a seguire un’altra pista. Nel mirino finiscono i vicini di casa, Olindo Romano e Rosa Bazzi. Il loro comportamento è piuttosto anomalo e tra le altre cose in passato avevano già avuto diversi screzi e contenziosi legali con la Castagna.

Nel 2007 dopo un lungo interrogatorio, entrambi confessarono ammettendo di essere gli autori della Strage. I due coniugi descrissero con minuzia dei dettagli i tremendi omicidi. Poi, successivamente lui ha ritrattato la sua intera deposizione.

L’unico testimone oculare è Mario Fregerio che è riuscito a salvarsi grazie ad una malformazione della carotide e perché creduto morto dagli assassini.

Fregerio, riconobbe nel “Mostro” Olindo, il suo aggressore.

Il 26 novembre 2008, Olindo e Rosa vengono condannati all’ergastolo. Sentenza confermata anche in secondo grado il 20 aprile 2010.

Il 3 maggio 2011 è stata resa definitiva dalla Corte Suprema di Cassazione di Roma. La richiesta di revisione del processo è stata dichiarata non ammissibile per manifesta infondatezza del ricorso.

Anagrafica Principale
Condannato all'ergastolo perché accusato di essere l'autore materiale insieme a sua moglie Rosa Bazzi della Strage di Erba, una delle stragi più efferate degli ultimi anni. Una vita apparentemente tranquilla, un lavoro come netturbino, poi la condanna per questo fatto di cronaca che suscita ancora oggi orrore e incredulità per quanto sia stato brutale.
Nome e CognomeOlindo Romano
Data di nascita10/02/1962
Luogo di nascitaAlbaredo per San Marco
ProfessioneNetturbino
Anagrafica Principale
Condannato all'ergastolo perché accusato di essere l'autore materiale insieme a sua moglie Rosa Bazzi della Strage di Erba, una delle stragi più efferate degli ultimi anni. Una vita apparentemente tranquilla, un lavoro come netturbino, poi la condanna per questo fatto di cronaca che suscita ancora oggi orrore e incredulità per quanto sia stato brutale.
Nome e CognomeOlindo Romano
Data di nascita10/02/1962
Luogo di nascitaAlbaredo per San Marco
ProfessioneNetturbino
© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto