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Chi è Rosa Bazzi, storia di cosa ha fatto nella strage di Erba

Redazione Controcampus 29 Giugno 2020
R. C.
20/04/2024

Condannata all'ergastolo con il marito Olindo Romano, chi è Rosa Bazzi oggi in carcere, identikit dell'assassina della Strage di Erba, biografia, età, moglie e figli.

Sta scontando l’ergastolo perché ritenuta colpevole di una delle stragi più efferate e brutali degli ultimi anni, in cui persero la vita in maniera spietata quattro persone, tra cui un bambino di soli due anni.

Una vita apparentemente tranquilla, in un condominio quella di Rosa e Olindo Romano. Poi, questa terribile vicenda che ha sconvolto tutti e ancora oggi suscita orrore. Diversi i punti oscuri e i misteri intorno l’accaduto, anche se una sentenza definitiva ha dichiarato colpevoli i due coniugi.

Si è detto che era finita con il marito e che avesse un nuovo fidanzato poi le smentite dal carcere e ancora l’intervista de Le Iene con una nuova confessione a Rosa Bazzi, innocente secondo le sue dichiarazioni.

Cerchiamo di tracciare l’identikit di colei che è ritenuta l’autrice materiale della strage di Erba: quanti anni ha, dove è nata, e cosa faceva prima di finire in prigione.

Chi è Rosa Bazzi oggi in carcere: biografia, età, marito e figli dell’assassina della Strage di Erba

Come per Olino Romano, non abbiamo un curriculum che può tracciare la sua biografia, ne ci sono di aiuto Instagram e Facebook, chi è Rosa Bazzi, sono, confessioni, sentenze di condanna e un’ intervista video a Le Iene.

E’ nata ad Erba, nel quartiere San Maurizio, il 12 settembre 1963. Ha 57 anni ed è del segno zodiacale della Vergine. I suoi genitori, Lorenzo e Lisa erano entrambi originari del paese dove è nata. Suo padre lavorava in un cementificio, la madre era una casalinga. Lei era la terza di tre sorelle.

All’età di ventiquattro anni, nel 1987 Rosa Bazzi fidanzata con Olindo Romano convola a nozze nella chiesa di San Maurizio di Mevate, sposata, con il marito acquista la casa tanto desiderata proprio in centro del paese

Chi era la Bazzi prima della strage di Erba: cosa faceva

Per tracciare l’identikit della protagonista della strage di Erba, preferiamo conoscerla prima dei fatti di cronaca e delle sue più volte confuse confessioni. Sapere chi era Rosa Bazzi prima degli omicidi, che lavoro faceva e di cosa si occupava, ci aiuterà a realizzare una biografia personale.

Era la più piccola di tre sorelle. Da bambina parlava tantissimo. Le piaceva giocare con le bambole, inventare personaggi, disegnare pupazzi e soprattutto raccontare un sacco di storie e anche qualche bugia. Passava le domeniche davanti alla televisione e a leggere settimanali. Un’altra cosa che le piaceva molto fare era cucinare e rimettere in ordine la casa. Passava ore ai fornelli e a riassettare.

Dopo la quinta elementare non è più voluta andare a scuola. Dopo anni trascorsi in casa, all’età di sedici anni aveva pensato di frequentare le scuole medie e poi iscriversi ad un istituto serale per diventare infermiera. Nel frattempo faceva le pulizie ad ore. Non aveva molte amiche.

Non aveva un buon rapporto con i suoi genitori. Già da bambina litigava spesso con la madre che in un’intervista ha dichiarato: “Rosa è venuta su storta, cattiva come l’aglio. Anzi peggio, piena di veleno”. Negli ultimi anni la madre non ha più voluto vederla. Suo padre poco prima di morire disse: “Era cattiva, non voleva bene a nessuno. Quando sono stato male è venuta una sola volta in ospedale, si è fermata lì sulla porta perché aveva fretta e mi ha detto: stai bene?”.  

L’intervista a Le Iene: chi è Rosa Bazzi oggi in carcere, nuove confessioni

Le nuove confessioni rilasciate in una intervista a Le Iene svelano chi è Rosa Bazzi oggi, che rapporto ha con il marito Olindo Romano e chi è mil suo nuovo fidanzato chiacchierato.

E’ diventata nota alle cronache per gli efferati omicidi nel comasco che hanno devastato un’intera famiglia. Tutto è avvenuto la sera dell’11 dicembre 2006, in un appartamento in via Diaz, ad Erba. In una delle palazzine divampa un incendio. Dei vicini di casa vedendo il fumo accorrono. Salendo le scale trovano un uomo ferito. Si tratta di Mario Frigerio, l’unico testimone sopravvissuto alla strage. Quando i soccorritori entrano trovano il corpo di una donna. È Raffaella Castagna, una delle quattro vittime.

Il fumo è troppo denso, e bisogna uscire dall’abitazione. Quando finalmente sopraggiungono i pompieri e spengono l’incendio, quello che vedono è agghiacciante. Ci sono quattro persone senza vita. Una donna di trent’anni, la Castagna, con il suo bambino di soli due anni. Poi la madre e una vicina, moglie di Frigerio, Valeria Cherubini.

In un primo momento i sospetti ricadono sul marito della vittima Azouz Marzouk. Quel giorno però ha un’alibi di ferro. Si trovava infatti dalla sua famiglia in Tunisia.

I sospetti iniziano così a concentrarsi sui due coniugi che in passato avevano avuto degli screzi con la Castagna. Nel 2007, dopo un lungo interrogatorio entrambi confessarono gli omicidi, anche se successivamente hanno ritrattato la loro deposizione.

Il 26 novembre 2008, Olindo e Rosa vengono condannati all’ergastolo. Sentenza confermata anche in secondo grado il 20 aprile 2010. Il 3 maggio 2011 è stata resa definitiva dalla Corte Suprema di Cassazione di Roma. La richiesta di revisione del processo è stata dichiarata non ammissibile per manifesta infondatezza del ricorso.

A svelare una nuova identità dell’assassina della strage di Erba, è una video intervista de Le Iene, che pongono dubbi sulla sua colpevolezza e raccontano chi è Rosa Bazzi oggi in carcere.

La trasmissione Le Iene ha realizzato una serie di speciali sulla Strage di Erba in cui vengono messi in luce i punti oscuri della terribile vicenda, in particolare i dubbi circa le prove che incastrerebbero i due coniugi.

Dopo dodici anni di silenzio, i coniugi Rosa e Olindo hanno deciso di rilasciare una lunga intervista ai microfoni di Antonino Monteleone che ha realizzato insieme a Marco Occhipinti le inchieste su questo orrendo fatto di cronaca.

Spesso in lacrime, ha ribadito la sua innocenza, dichiarando di trovarsi in carcere da dodici anni per qualcosa che non ha commesso.

Anagrafica Principale
Rosa Bazzi è stata condannata all'ergastolo perché ritenuta colpevole di una delle stragi più efferate e brutali degli ultimi anni, la cosiddetta "Strage di Erba" in cui furono uccise in maniera spietata quattro persone, tra cui un bambino di soli due anni.
Nome e CognomeRosa Bazzi
Data di nascita12/09/1963
Luogo di nascitaErba
ProfessioneDonna delle pulizie
Anagrafica Principale
Rosa Bazzi è stata condannata all'ergastolo perché ritenuta colpevole di una delle stragi più efferate e brutali degli ultimi anni, la cosiddetta "Strage di Erba" in cui furono uccise in maniera spietata quattro persone, tra cui un bambino di soli due anni.
Nome e CognomeRosa Bazzi
Data di nascita12/09/1963
Luogo di nascitaErba
ProfessioneDonna delle pulizie
© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto