
Concorso magistratura
Parliamo di uno concorso, tra i più discussi in Italia. Sia per la sua difficoltà e complessità. Sia perché da sempre si parla di candidati raccomandati.
Nel mese di giugno vennero corrette le prove del concorso bandito nel 2018.
Al termine della correzione, si è visto che c’erano dei grossi orrori giuridici e delle grosse anomalie. C’è stata, quindi, subito un’ inchiesta che ha coinvolto il CSM e alcuni vertici della politica.
Il concorso viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale ogni anno. Per accedere è necessario avere determinati requisiti contenuti nel bando.
In particolare, l’esame è diviso in due parti. La prima parte consiste in tre prove scritte e la seconda in una prova orale. Nello specifico, le prove scritte consistono in un elaborato teorico (temi) su alcune materie.
Ma vediamo insieme cosa è successo durante la correzione delle prove del concorso magistratura: è da rifare? Le prove erano truccate?
Perchè il concorso in magistratura sarebbe truccato: cosa è successo, la denuncia dei magistrati
La commissione che corregge le prove del concorso in magistratura, è composta da magistrati avvocati e professori universitari. I nomi vengono suggeriti dal Consiglio Superiore della Magistratura, attraverso un sorteggio.
La correzione dei temi è terminata a giugno. Alcuni bocciati hanno fatto la richiesta di accesso agli atti. Cioè hanno richiesto di poter visionare i compiti svolti. Questo per verificare la correzione dei temi. Molti, infatti, erano stati giudicati idonei ma presentavano errori di diritto. Erano anche presenti diverse indicazioni grafiche che potevano essere viste come simboli identificativi. Quindi, i candidati bocciati, hanno chiesto di annullare il concorso.
Il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in merito a tela vicenda non si è esposto molto. Ha solo affermato che Il Ministero, fornisce solo un supporto tecnico. Per quanto riguarda le decisioni della Commissione, trattandosi di provvedimenti amministrativi, sono sindacabili dal giudice amministrativo. La vigilanza affidata al ministro sul concorso consiste quindi nel verificare la regolarità del rispetto delle procedure. Ma non entra nel merito delle decisioni della Commissione. Quindi l’esame per il concorso magistratura è da ripetere? Il Tar cosa ha deciso?
Concorso per magistrati da rifare: la decisione del Tar
Dopo aver fatto la richiesta di accesso agli atti, molti hanno presentato ricorso al Tar Lazio. Ma il giudice respinge la richiesta. Perché: “la discrezionalità tecnica, per quanto opinabile, non appare palesemente irragionevole, immotivata o disarticolata dai criteri di valutazione predisposti dalla Commissione”. Queste sono le parole utilizzate dal Tribunale a fondamento della propria decisione. Dimenticando però, il particolare che la commissione viene nominata a sorteggio dal CSM. Questo fa ben pensare che le anomalie riscontrate da alcuni candidati sono fondate.
Ma, allo stato dei fatti, le prove non si ripeteranno. Bisognerà attendere il prossimo bando per partecipare al concorso per diventare magistrati, nonostante le anomalie e truffe nei concorsi per magistrati abbiano creato scandalo in diverse occasioni.