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Vaccino Covid bambini 5 – 11 anni: pro, contro e quando non farlo

Flavia de Durante 2 Febbraio 2022
F. d. D.
16/04/2024

Pro e contro sul vaccino Covid nei bambini 5-11 anni: via libera dell'AIFA, ma quando farlo e a chi, quali vantaggi e controindicazioni secondo la pediatra.

“Vaccino covid ai bambini, l’ok dell’Aifa. Si parte il 16 dicembre”; “Pfizer è adatto anche ai più piccoli”; “Coronavirus e bambini 5-11 anni: il vaccino può proteggere anche loro?”

Nell’ultimo periodo, la somministrazione della vaccinazione anti-Covid nei bambini al di sotto dei 12 anni è stata numerose volte oggetto di discussione. Le preoccupazioni più profonde sono state da sempre legati agli effetti che il vaccino anti Covid sui bambini potesse avere.

Molti i genitori che, in pieno stato di emergenza, si sono trovati nel bel mezzo di una scelta. Da una parte, il timore dell’infezione da Covid. Dall’altra, la paura degli effetti collaterali causati dalla immunizzazione.“Vaccino covid nei bambini è sicuro?”: questo il dubbio che affligge la maggior parte dei genitori.

Una risposta sembra essere arrivata al termine del 2021. L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha dato l’ok alla somministrazione per la fascia di età 5-11 anni. La somministrazione avviene con il farmaco Pfizer. Sarà diviso in due dosi somministrate a tre settimane di distanza l’una dall’altra. Trattandosi di bambini, la dose sarà ridotta di un terzo rispetto agli adulti.

La conferma arriva dopo il parere già noto dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema). Questa, da novembre, aveva approvato l’uso dell’anti-Covid di Pfizer-BioNtech per i bambini tra i 5 e gli 11 anni.

Dagli studi del vaccino Pfizer basato su circa duemila bambini di età compresa tra 5 e 11 anni ha mostrato che l‘efficacia nel prevenire il covid sintomatico del v.Pfizer si attesta al 90,7%. Inoltre, sembra che la risposta immunitaria del bambino non sia inferiore a quella di un soggetto di 16-25 anni. Gli effetti indesiderati registrati sono lievi e non gravi.

Approfondiamo pro e contro dell’immunoprofilassi Pfizer covid nei bambini 5-11 anni dopo il via libera dell’Aifa, quando farlo e perché. A parlarcene, anche un medico pediatra di Napoli.

Vaccino Covid bambini 5 – 11 anni: a cosa serve vaccinare i piccoli per l’intera comunità

Il Covid colpisce proprio tutti. Ad oggi, per via delle mutazioni accumulate nel tempo, s’infettano di Sars-Cov-2 e in egual modo adulti e bambini. Negli Stati Uniti, ad esempio, i casi di COVID-19 nella fascia 5-11 anni rappresentano il 39% di tutti i casi di età inferiore ai 18 anni. Per questo motivo, tutte le Società scientifiche dei pediatri, raccomandano la vaccinazione anche dei più piccoli. Sia in sede internazionale che in Italia.

Gli studi condotti finora hanno portato le Autorità regolatorie sui farmaci ad approvare i vaccini negli Stati Uniti, in Europa e in Italia in questa fascia di età.

“La Struttura Commissariale ha programmato la distribuzione a dicembre di 1,5 milioni di dosi pediatriche di vaccino mRna-Pfizer”, fa sapere il Commissario Figliuolo.

Dai dati FDA, pubblicati il 29 ottobre 2021, e ricavati dallo studio effettuato su oltre 3000 bambini 5-11 anni con il vaccino covid a mRNA prodotto da Pfizer, si ricava che la vaccinazione consente di prevenire il 90,7% delle infezioni.

“Sappiamo che l’infezione da Covid-19 comporta rischi inversamente proporzionali all’età. In Italia, i dati disponibili ci dicono che fino ad oggi abbiamo avuto circa 40 decessi in bambini e adolescenti causati da Covid-19 in 18 mesi.  E 206 ricoverati minorenni in Terapia Intensiva. Di cui 39 nella fascia 5-11 anni.”- Afferma l’esperto, medico pediatra.-

“E’ di fondamentale importanza vaccinare i più piccoli. Innanzitutto per tutelare la loro salute e quella delle loro famiglie. E poi, dato che i piccoli fungono spesse volte da veicolo di contagio, anche per tutelare l’intera società. Gli immunizzati, tutti, adulti e bambini, hanno meno probabilità di infettarsi. E’ per questo che si riduce il contagio.”

Perché vaccinare i bambini, 5 e 11 anni, quali sono i vantaggi

Le ASL nazionali, dalla Lombardia alla Campania, hanno finalmente messo a disposizione le dosi anti covid per i più piccoli, dando vita a veri e propri “hub vaccinali” dedicati esclusivamente ai bambini.

Come affermato dal Ministero della Salute, secondo il parere della Commissione Tecnico Scientifica di AIFA (CTS), “sebbene l’infezione da SARS-CoV-2 sia sicuramente più benigna nei bambini, in alcuni casi essa può essere associata a conseguenze gravi. Come il rischio di sviluppare la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-c). Questa può richiedere anche il ricovero in terapia intensiva.

Quali sono dunque i vantaggi, i pro per i bambini di età 5-11 anni, perché vaccinare i piccoli?

“Perché fare il vaccino covid ai bambini di età 5-10 anni? Beh, l’immunoprofilassi è fondamentale, innanzitutto, per proteggere i piccoli (e gli adulti che li accudiscono quotidianamente) dall’infezione. Scegliere la strada della immunizzazione indotta significa dare loro uno strumento per prevenire e combattere la malattia. Come detto pocanzi, ci sono i numeri che parlano chiaramente dei bambini ricoverati e dei, purtroppo, deceduti a causa del Coronavirus. E’ necessario intervenire, salvo problematiche individuali, procedendo col vaccinare i più piccoli a seconda della loro età. Rispettando, ovviamente, le linee guida del Ministero della Salute.”- Afferma il pediatra.-

“Inoltre, le restrizioni nei rapporti sociali e scolastici dati dalla pandemia hanno particolarmente segnato i bambini sul piano psicologico. Le conseguenze si concretizzano in una vera e propria epidemia di disturbi d’ansia e disturbi del sonno. Questo è quanto emerge da studi condotti in Italia e in altri Paesi.”– Ci dice il medico pediatra, facendo riferimento ad un articolo condotto dalla Società Italiana di Pediatria.-

“E ancora, si devono considerare gli effetti a lungo termine sia dell’infezione naturale che della immunoprofilassi. Certamente non conosciamo gli effetti a “lungo termine” della immunizzazione. Tuttavia, conosciamo tristemente quelli dell’infezione da Covid-19. Parliamo di problematiche a carico di molti organi e sistemi. In particolare quello cardiovascolare e quello neurologico. Questo quanto riportato dalla Fed.Italiana Medici Pediatri.”

Sempre più professionisti concordano sulla sicurezza della vaccinazione nei bambini 5-11 anni. La sperimentazione che ha portato all’approvazione della immunoprofilassi ha coinvolto 2.268 bambini. Tra questi, 1.517 hanno ricevuto il vaccino (due dosi da 10 microgrammi a distanza di 21 giorni) e 751 il placebo. Dalle analisi è emerso che il vaccino è sicuro. E ha avuto un’efficacia nell’evitare di sviluppare sintomi da Covid-19 del 90,7%.

“I dati raccolti sino ad oggi parlano chiaro. La probabilità di avere qualche sintomo non grave è di circa 3-10 su 100 (dolore locale, febbre, malessere) per uno o due giorni. Mentre siamo sull’ 1 o 2 su 100.000 di avere un effetto collaterale di maggiore entità, ma del tutto curabile.”- Conferma il dottor A.-

“Grazie alla immunoprofilassi, i bambini (e i genitori!) sono più liberi di muoversi serenamente. Sempre rispettando le norme ministeriali, potranno partecipare ad attività di gruppo, scolastiche e non. E questo è davvero indispensabile per loro. Durante degli anni cruciali dal punto di vista di formazione personale e sociale, hanno bisogno di vivere realtà “normali”. Anche di aggregazione con loro coetanei.”

Quando non fare il vaccino Covid ai bambini 5 – 11 anni

Il Ministero della Salute ha pubblicato alcuni documenti inerenti alla controindicazioni del vaccino covid. Queste restano sostanzialmente le stesse tra adulti e bambini. Tuttavia le controindicazioni sono inferiori numericamente rispetto ai benefici.

Come affermato da numerosi pediatri, tra cui il Dott.Castelli dell’Ospedale Bambino Gesù, “Milioni di bambini sono stati già vaccinati negli Stati Uniti e in America e in Israele. Non sono emersi effetti collaterali gravi.” 

La principale controindicazione resta l’Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel liquido inoculato. Ovviamente, qualora dovessero esserci delle condizioni di salute particolari (o patologie) del minore che non gli permettono di ricevere la vaccinazione, i medici pediatri che operano presso i lab vaccinali non procedono con l’inoculazione dell’anti Covid.

Ad ogni modo, l’esenzione dal vaccino contro il Covid può essere rilasciata dal medico. Ma soltanto nei pochissimi casi di controindicazioni indicati dal Ministero della Salute.

Infatti, così come negli adulti, anche per i bambini è previsto un fascicolo da compilare prima di ricevere l’immunoprofilassi. In questo documento vi sono alcune domande inerenti allo stato di salute del minore attraverso le quali il medico può valutare la possibilità di procedere con il vaccino.

Ricordiamo, comunque, che dopo aver effettuato il vaccino si possono avere alcuni effetti collaterali non gravi. I più comuni sono dolore, arrossamento e gonfiore al braccio in cui si è fatta l’iniezione. Nonché stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, brividi, febbre e nausea.

© Riproduzione Riservata
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Flavia de Durante Laureata in Lettere Moderne con il massimo dei voti all'Università degli studi di Salerno. Da sempre amante della lettura, mi diletto a scrivere sin dalla prima adolescenza. Mi interessa esplorare il mondo circostante in tutte le sue sfumature ed in particolare l'animo umano e i rapporti interpersonali. I temi che maggiormente mi interessano sono quelli legati alla cultura, alla storia, al costume, all'ambiente, all'attualità. Vedo nel settore del giornalismo non solo la possibilità di trasmettere dati ed informazioni, ma anche una grande opportunità di acquisire nuove e varie conoscenze. La curiosità e la voglia di sapere sono i motori principali che mi hanno spinto a intraprendere questo percorso. Leggi tutto